Dateci campo e il mobile salverà il mondo

Punto G In futuro la tecnologia darà il suo contributo nel rendere la vita sul pianeta più giusta e sostenibile, secondo modalità mobili che non erano immaginabili anche solo fino a pochi anni fa di Antonella Tagliabue Ci sono persone nel mondo che possiedono un cellulare ma non hanno accesso diretto all’acqua o persino all’elettricità […]

Punto G

In futuro la tecnologia darà il suo contributo nel rendere la vita sul pianeta più giusta e sostenibile, secondo modalità mobili che non erano immaginabili anche solo fino a pochi anni fa

di Antonella Tagliabue

Ci sono persone nel mondo che possiedono un cellulare ma non hanno accesso diretto all’acqua o persino all’elettricità che serve per ricaricare il telefonino o qualsiasi altro dispositivo mobile. Eppure grazie agli smartphone oggi milioni di persone in paesi poveri possono – ad esempio – usare denaro elettronico senza avere un conto corrente, perché la scheda Sim viene utilizzata per pagare, risparmiare, inviare soldi. Era il 2014 quando i leader riuniti al World Economic Forum si chiedevano se la tecnologia potesse salvare l’ambiente e quale contributo avrebbero dato i dispositivi mobili. Da allora la realtà ha superato di gran lunga le previsioni. I presupposti, i contenuti e i vantaggi del “mobile” hanno a che fare con il facilitare l’accesso a servizi, conoscenza, esperienza e con il semplificare la vita delle persone. Concetti che si amplificano se applicati ai temi della green economy e di uno sviluppo sostenibile. Le tecnologie mobile hanno trasformato il modo in cui viviamo, lavoriamo, impariamo, viaggiamo, compriamo, gestiamo le relazioni.
Secondo Chris Fabian dell’Unicef Innovation Lab il mobile “per la prima volta darà a persone che si trovano a vivere in una sorta di nulla un senso di futuro, informazione, opportunità e scelta”. Inoltre un cellulare ci accomuna più di quanto possiamo immaginare. Il tasso di diffusione dei telefonini è lo stesso negli Stati Uniti e in Nigeria.

Il mobile fa bene
Gli esempi di come il mobile stia già facendo bene alle persone e all’ambiente sono tanti.
Uno per tutti riguarda la produzione del cotone, una coltura minacciata da diversi fattori quali i cambiamenti climatici, la competizione di nuove fibre e la migrazione dei lavoratori verso le città. Si è scoperto che – attraverso una tecnologia semplice come quella degli sms e l’utilizzo dei social network – è possibile condividere expertise e informazioni che si traducono in un miglioramento della produzione e in una più efficace ricerca di personale in una logica “ondemand”.
Inoltre il connubio tra mobile e green genera circoli virtuosi per tutti.
A inizio maggio dal Mit arriva la conferma della scoperta di un principio energetico che consente di creare batterie che funzionano a zucchero. Durata infinita ed energia a basso costo.
L’idea ha già qualche anno ma oggi, grazie al principio noto come Thermo Power Wave, si può generare una potenza paragonabile alle batterie in commercio.
Oltre a nanotubi in carbonio la soluzione utilizza saccarosio e in futuro non è escluso che si possa ricorrere ad altri materiali naturali.
Si sa che la vita oggi è ciò che succede tra la ricerca di una presa per il telefonino e quell’altra, ma in futuro avremo a disposizione materiali economici la cui efficienza non decade nel tempo.
La batteria allo zucchero del Mit consentirebbe di ridurre le dimensioni delle unità energetiche; potrebbe quindi essere usata anche per i dispositivi indossabili.
Certo, rimane da risolvere il problema di come rendere agibile la ricarica di zucchero, ma potrebbe tradursi in una nuova opportunità di business per i baristi.
Intanto le applicazioni che più velocemente stanno cambiando la vita delle persone hanno a che fare con i pagamenti e il mobile banking.
Se da un lato si eliminano strumenti come la carta di credito, dall’altro si disintermedia la catena dei pagamenti. Anche se è proprio sui cellulari che alcuni operatori stanno puntando per risolvere i problemi di quelli che vengono identificati come deserti finanziari, dove la povertà e le condizioni delle comunità non permettono l’accesso a servizi avanzati, in Africa come negli Stati Uniti. La conferma migliore del potenziale di queste tecnologie applicate alla vita e alle abitudini quotidiane è legata al fatto che in Somalia il gruppo terrorista Al Shabaab ha dichiarato fuori legge il mobile banking sul territorio sotto il suo controllo (fonte: Internazionale).
Attualmente nel mondo le tecnologie da usare in mobilità permettono già a cittadini di esprimere il loro consenso in paesi con istituzioni democratiche fragili, a contadini di paesi poveri di diventare protagonisti della contrattazione del loro prodotto sul mercato, di migliorare i sistemi educativi, di prevenire la diffusione di malattie ed epidemie.
Il problema dell’infrastruttura e quindi della quantità e qualità della connessione rimane uno snodo fondamentale, in tutti i paesi. La sfida in questo campo è per i governi e, laddove esistono, comunità come l’Unione Europea dovrebbero forse dare il buon esempio di reti e grid internazionali.
Perché, come dice Phil Darby di Afh Financial Group, “dateci campo e il mobile salverà il mondo”.

*Amministratore delegato della società di consulenza strategica di Un-Guru, esperta di sviluppo sostenibile. Laureata in Scienze Politiche, con specializzazione in Storia e Istituzioni dell’America Latina. Si è occupata di comunicazione e marketing per multinazionali e gruppi italiani. Da anni si occupa di Green Economy e di responsabilità sociale e ambientale d’impresa, insegna in corsi e master. “Penso che la sostenibilità debba essere una scelta, prima che un dovere, ma che debba essere strategica e, quindi, responsabile. Quando parlo del Pianeta lo faccio con la P maiuscola e credo che il rispetto per la vita in senso biologico debba essere un istinto”. Leggo, viaggio e scrivo per passione. Camus diceva: “Sono contro tutti coloro che credono di avere assolutamente ragione. Per questo pratico il dubbio, coltivo i miei difetti, cerco di sbagliare sulla base di ragionevoli certezze e mantengo un ottimismo ostinato”.
Mobile salverà il mondo


Dateci campo e il mobile salverà il mondo - Ultima modifica: 2016-06-21T07:51:18+00:00 da Francesco Marino
e-book guida ecm

Non rimanere indietro, iscriviti ora

Ricevi in tempo reale le notizie del digitale

Iscrizione alla Newsletter

controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy

Grazie! Ora fai parte di Digitalic!