Niente sesso, meglio il tablet (che ti cambia la vita)

Per il 25% delle donne è meglio continuare a usare il tablet, piuttosto che fare sesso. Lo rivela una ricerca su tablet e vita quotidiana.

by Il Testardo

 

Twitter: @IlTestardoBlog

Alzarsi e fare colazione, ascoltare le news per radio mentre si va al lavoro, fare la pausa caffè con i colleghi… gesti quotidiani che vengono affiancati giornalmente dalla consultazione del proprio profilo Facebook, dal controllo delle e-mail o dalla lettura delle ultime notizie sportive.

Operazioni rese facili e immediate grazie ai tablet

Il primo tablet è stato presentato da Steve Jobs il 27 gennaio 2010 e, a distanza di soli tre anni , molti scenari della nostra vita quotidiana si sono popolati e colorati di schermi brillanti e rilucenti.
Liberare internet da un cavo, da una sedia e un tavolo fisso e da un desktop e portarlo in mobilità su un tablet, insieme alla vastità delle applicazioni ed il loro continuo aggiornamento, hanno fatto di questi device, strumenti indispensabili di lavoro, di studio e divertimento, diventando in brevissimo tempo l’oggetto di cui sentiremmo più la mancanza se venissero a mancare. Vi è mai capitato di soffermarvi sulle attività, le azioni e gli oggetti che gli smartphone ed i tablet hanno sostituito nella nostra vita quotidiana?
▪ Macchina fotografica;
▪ Registratore;
▪ Videocamera digitale;
▪ Navigatore;
▪ Mappe delle città;
▪ scanner;
▪ 15 Kg di libri;
▪ Giornale quotidiano e settimanale;
▪ Dizionario linguistico;
▪ Enciclopedia;
▪ Sportello bancario per pagamenti;
▪ Blocchetto per appunti;
▪ Agenda;
▪ Console di videogiochi;
▪ Radio;
▪ iPod per ascolto musica;
▪ Elenco telefonico e pagine gialle;
▪ Televisore (la possibilità di vedere i programmi in mobilità);
▪ Impianto stereo.

e la lista potrebbe proseguire , per questo il tablet è sempre più pervasivo e ubiquo nella vita personale di un numero crescente di persone.
I numeri indicano tassi di crescita impressionanti: le vendite mondiali previste per il 2016 parlano di 369 milioni di pezzi contro i 60 milioni venduti nel 2011; è stato calcolato che negli Stati Uniti si utilizza il tablet in media 2,5 ore al giorno.

Ciò di cui si è ancora abbastanza all’oscuro è l’uso che del tablet viene fatto tra le quattro mura domestiche ed allora proviamo a scoprirlo;
Molte ricerche di mercato stanno facendo emergere nuovi comportamenti e abitudini che definiscono nuovi stili di vita.
L’indagine più recente è stata compiuta da YAHOO ed ha coinvolto più di 2000 consumatori americani ed ha evidenziato alcuni comportamenti preferibili interessanti. Ad esempio il 15% degli intervistati si è dichiarato disponibile a rinunciare alla proprio auto per un anno pur di poter continuare ad usare il proprio tablet.
Se la volontà espressa si traducesse in comportamenti, diminuirebbero drasticamente le vendite di auto e si ridurrebbero altrettanto drasticamente le emissioni di gas e CO2.
Anche la differenza tra sessi è evidente :
Le donne ad esempio usano prevalentemente i tablet a casa, molte semplicemente per momenti di gioco e relax.
Se la scelta è tra qualche sana attività sessuale e il tablet, il 25% delle donne preferirebbe continuare a manipolare il proprio tablet, mentre per maschietti la percentuale si riduce ad un misero 13%.
Un numero ancora più alto di donne si dichiara disposto a spegnere la TV in cambio del tablet (38%), per i maschi la scelta è meno semplice. La domanda è stata probabilmente mal posta perchè con il tablet, quel 38% potrebbe tranquillamente continuare a guardare la televisione. Sicuramente però la percentuale è molto più alta di quella dei maschietti.
Mentre gli uomini sono abituati a giocare con il tablet anche quando sono in bagno, il 50% delle donne dichiara che non lo farebbe mai.
Ma la battaglia tra i generi si inasprisce notevolmente in salotto e sui divani di casa. Il tablet è ormai al secondo posto nella classifica dei dispositivi più usati in casa dopo il personal computer nella sua versione desktop o notebook.
La televisione rimane lontana e sembra quasi dimenticata.
Il momento della giornata che sembra essere maggiormente più adatto per l’utilizzo del tablet è la sera, e ben il 91% degli intervistati va a letto con il tablet.

In famiglia ci si può riunire “intorno” ad un tablet su un divano per scegliere e organizzare le proprie vacanze sapendo di poter cambiare programmi e itinerari con l’iPad o il tablet appresso. Il tablet durante un viaggio può diventare uno strumento indispensabile per verificare la bontà e la qualità delle fotografie fatte e per condividerle immediatamente con amici e conoscenti o sul web.

Il tablet permette un’esperienza di shopping infinita grazie anche alla opzione 3G/LTE che permette la lettura dei codici a barre (QR code) dei prodotti ed il loro acquisto immediato.
Grazie ad applicazioni come Dropbox, favorisce l’organizzazione delle proprie attività lavorative e di accedere in modalità sicura ad informazioni e contenuti anche quando si è in viaggio e lontano dal proprio ufficio e computer da lavoro. Con il tablet si può essere meglio organizzati ma si può anche giocare e divertirsi.
Quanto descritto sopra non è solo uno spaccato dei nuovi comportamenti e abitudini emergenti a livello individuale e sociale, ma anche l’affermarsi di nuovi stili di vita, che non sarebbero possibili senza uno strumento mobile e trasportabile.
Tutto ciò, che ci piaccia o meno, ha cambiato le nostre più antiche abitudini in fatto di intrattenimento, lettura, informazione, gioco, scrittura e molto altro ancora della nostra vita. Prenderà una forma diversa, prenderà forma un mondo nuovo, nel quale noi dovremo abituarci a vivere.

Benvenuti nell’era della “mobility” benvenuti nell’era dei Tablet.
Steve ne sarà fiero.


Niente sesso, meglio il tablet (che ti cambia la vita) - Ultima modifica: 2013-03-05T18:16:02+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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