HPE e la trasformazione delle imprese italiane

Per Hpe la trasformazione digitale non è una materia da follower. Le imprese italiane devono intraprendere un percorso di innovazione

La trasformazione digitale non è una materia da follower. Le imprese italiane devono intraprendere un percorso di innovazione, a partire dalla digitalizzazione del prodotto, arrivando a cambiare l’organizzazione e i processi

Efficienza e competitività: sono queste le ragioni primarie per cui la trasformazione digitale è il perno su cui le aziende incardinano la crescita. Quali sfide si trovano ad affrontare le imprese italiane? Da dove cominciare a intraprendere il percorso di trasformazione? Come Hewlett Packard Enterprise supporta il canale e le aziende in questo cammino? Lo spiegano Paolo Delgrosso – HPE Channel, Service Provider, Smb Sales Director – e Sergio Crippa – IoT & Industry 4.0 Program Manager di Hewlett Packard Enterprise.

Digital Transformation: da dove cominciare
La digitalizzazione deve partire dal bene primario di una azienda, ossia dal proprio prodotto e/o servizio. “La ragione principale dell’esistenza di una azienda, nonché la misura del proprio successo, è unicamente correlata alla capacità di realizzare prodotti o servizi utili e innovativi. La digital transformation, quindi, può essere abilitata dalla digitalizzazione del prodotto, che possiamo realizzare attraverso le tecnologie applicate all’Industria 4.0 e all’IoT. Un prodotto digitale sarà poi l’elemento da cui partire per realizzare la trasformazione digitale anche nei processi e nelle organizzazioni”, spiega Sergio Crippa. “La trasformazione è un processo delicato ma che offre molte opportunità: oggi, unitamente alla tecnologia, sono messi a disposizione delle aziende anche delle leve fiscali e di incentivazione come ad esempio le politiche di incentivazione per l’Industria 4.0, che sono decisamente efficaci nel supportare le aziende negli investimenti e che deve essere colta immediatamente”, spiega Paolo Delgrosso. “L’elemento più critico va ricercato nel change management, nella conoscenza, nelle competenze che devono essere aggiornate e, successivamente, anche nell’ottimizzazione secondo nuovi standard di processi e organizzazione”.

Sergio Crippa HPE
Quali sono gli elementi che spingono le aziende a intraprendere un percorso di trasformazione digitale?

Secondo i manager di HPE, due sono i driver principali. Il primo di natura economica, che viene incentivato dalla riduzione della complessità, dall’efficienza del flusso informativo e dal ridisegno dei processi in ottica predittiva. L’altro è qualitativo, incentivato dalla maggior competitività e dallo sviluppo di nuove funzionalità e connettività utili a migliorare l’esperienza del cliente finale.

Industry 4.0: a che punto siamo?

Industria 4.0, Digital Manufacturing, Industrial Internet, Internet delle Cose sono tutti neologismi che caratterizzano alcune opportunità di crescita delle aziende in un mercato che negli ultimi anni ha visto forti cambiamenti nel mondo industrializzato in ogni suo settore. Queste parole sono l’eredità del periodo che ancora oggi stiamo vivendo, in cui il successo dipende dal riuscire a creare nuovi manufatti che potranno cambiare il modo di vivere, di “fare” e quindi l’industria. “Penso che una fra le caratteristiche che contraddistingue l’essere umano (quando effettivamente applicata) sia la capacità di migliorare se stessi. Non c’è nulla di più concreto come l’arte della manifattura e della realizzazione di strumenti e utensili. Rappresentare l’uomo e il suo progresso è stato da sempre l’elemento chiave della trasformazione e dell’evoluzione, in ogni epoca della vita umana”, dice Paolo Delgrosso. “Ecco quindi che l’uscita da un momento di trasformazione del mercato trova il suo canale preferenziale in una profonda rivisitazione delle politiche industriali. Tale trasformazione trova la sua naturale evoluzione nell’adozione delle tecnologie digitali che negli ultimi 50 anni hanno rappresentato lo strumento principale di ammodernamento ed efficientamento”. La quarta rivoluzione industriale è favorita da un ecosistema che spinge politiche, tecnologie, processi, formazione, organizzazioni. “Il mercato è in fermento, ci sono tante eccellenze, c’è tantissima voglia di fare, forte è la percezione della necessità di innovare il Paese. HPE è molto attenta a questo processo di trasformazione, abbiamo la stessa motivazione che vediamo nelle aziende di tutte le dimensioni, lavoriamo per creare un ecosistema. È questa la strada che tutti quanti dobbiamo intraprendere, senza dubbio e con la volontà di creare un nuovo futuro di benessere per i nostri figli”.

Quali sono le tecnologie più importanti per abilitare l’Industry 4.0?

Il paradigma di base dell’Industria 4.0 è l’insieme delle tecnologie digitali dell’Information Technology e dell’Operational Technology. Questi sono gli strumenti tramite i quali perseguire la rivoluzione 4.0. “Parliamo di strumenti e sistemi iperconnessi, in cui ogni oggetto può essere dotato di elementi digitali con capacità di elaborazione e trasmissione di informazioni, quali identificazione, localizzazione, diagnosi di stato nonché con la capacità di interazione e comunicazione con l’ambiente circostante (con altri sistemi o con l’uomo)”, racconta Sergio Crippa. “La lista delle tecnologie abilitanti è veramente ampia e tocca vari aspetti: connettività, smart object, Intelligent Edge, Hybrid Infrastructure, Cybersecurity, Augmented Reality, Digital platforms e, ancora, Additive Manufacturing, Advanced Automation, Human-Machine Interface, Cloud Manufacturing Industrial Analytics”.

Paolo DeGrosso HPE
Quali sono le unicità dell’offerta HPE per l’Industry 4.0?
HPE è l’interlocutore naturale per tutti i clienti e gli attori che operano nella trasformazione digitale. Ha un portfolio esteso capace di supportare integralmente un percorso di digitalizzazione in ambito Industria 4.0. “HPE è in grado di offrire architetture di Intelligent Edge atte a gestire e governare con capacità di computazione, archiviazione, trasporto ed analitica i dati che vengono generati in quantità massive nell’edge dell’Operational Technology. Le architetture di connettività sono capaci di trasportare il dato con performance e sicurezza dall’edge verso le Hybrid Infrastructure dei datacenter. Le competenze e soluzioni di cybersecurity danno garanzia ai nostri clienti di mantenere una compliancy e governance della sicurezza e responsabilità lungo l’intero ciclo di vita del prodotto digitale. Le piattaforme di IoT garantiscono la dorsale su cui sostenere l’intero progetto di digitalizzazione. Infine, offriamo servizi su supporto e integrazione per realizzare l’execution dei progetti. Il tutto, ovviamente, integrato da una naturale e chiara strategia Open, di partnership ed alleanze con gli attori dell’Operation technology e i partner di sistema”, spiega Crippa.

In un tessuto economico fatto da molte aziende medie e piccole, la tecnologia di HPE e dei suoi partner tecnologici può aiutare anche queste realtà?
“La tecnologia digitale non è una esclusiva delle grandi aziende. Anzi, al contrario, il tessuto industriale italiano ha sempre dimostrato la dinamicità e la capacità di innovare grazie alle tante eccellenze di settore. Siamo il Popolo di Leonardo!”, dice Paolo Delgrosso. HPE opera con i propri partner di territorio, capaci di avere una capillarità e un’efficacia direttamente connessa con il tessuto regionale e di distretto industriale in cui sono presenti, interfacciandosi con realtà di tutte le dimensioni.
In che modo i partner di HPE portano la digital transformation nel tessuto imprenditoriale italiano?
Hewlett Packard Enterprise ha fatto una scelta precisa in termini di strategia goto- market: aprirsi e coinvolgere sempre di più i partner per portare la propria offerta in modo capillare ed estesa sul territorio. Dopo tanti anni di forte collaborazione con HPE, i partner stessi hanno percepito l’importanza della digital transformation e hanno cominciato a investire in persone e competenze, sia tecniche che commerciali. “Lo strumento principale che stiamo utilizzando è quello della diffusione capillare di innovazione tecnologica sul territorio”, racconta Delgrosso. “Molti nostri partner a maggior specializzazione sono oggi operativi con gli Innovation Lab, luoghi di innovazione in cui si possono toccare con mano le tecnologie e le soluzioni al servizio della trasformazione digitale. Sono laboratori aperti e disponibili per tutti coloro che vogliono accedere alle nuove tecnologie. Abbiamo scelto di investire nel canale per incidere davvero e accompagnare le imprese e gli utenti finali nella loro digital transformation. I partner saranno i nostri alleati per portare la vera innovazione sul territorio”.

Cosa fa HPE per supportare i partner in questo percorso?
“HPE ha una chiara strategia di partner collaboration. La trasformazione digitale, per definizione, può essere realizzata solo grazie alla collaborazione tra i diversi attori, capaci di condividere il meglio delle proprie tecnologie per il raggiungimento di uno scopo comune. Da soli non si può trasformare, insieme sì”, concludono i manager.

Sergio Crippa HPE Paolo Delgrosso HPE


HPE e la trasformazione delle imprese italiane - Ultima modifica: 2017-03-21T08:01:42+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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