Presentazioni: 4 errori da evitare per essere coinvolgenti e interessanti

4 consigli per presentazioni di successo: grafica impeccabile, scelta dei termini e uapparenza visiva pulita non sono sufficienti per catturare l’attenzione

Molte presentazioni sono costruite male. Potremmo girarci attorno ed essere meno bruschi, ma forse è meglio mettere in chiaro il nocciolo della questione fin da subito. Una grafica impeccabile, una scelta accurata dei termini e un’apparenza visiva pulita non sono sufficienti per catturare l’attenzione. Diventare coinvolgenti deriva quindi dalla giusta miscela di arte e scienza, secondo Peter Arvai, Ceo e fondatore di Prezi.
Ecco alcune delle insidie che emergono comunemente nelle presentazioni. Queste considerazioni sono emerse sulla base di dati scientifici e dello studio di come gli esseri umani siano in grado di elaborare le informazioni.

Quattro linee guida per perfezionare la vostra arte di presentare:

1. STATE ILLUSTRANDO LE PAROLE, MA NON FATE VISUALIZZARE LE IDEE
A prescindere dal messaggio che vogliate trasmettere, quando sarete i relatori di una presentazione dovrete assicurarvi di essere al centro dell’attenzione: e non è facile. Dovrete essere presenti in modo da informare e intrattenere, ma allo stesso tempo dimostrare una comprensione immediata di quello che il pubblico è in grado di apprendere, e sulla base degli interlocutori ai quali vi rivolgerete, costruirete il vostro progetto espositivo.
I ricercatori indicano che più dell’80% delle informazioni che il nostro cervello è in grado di elaborare sono visuali, infatti è solo grazie alle immagini che registriamo che riusciamo a ricordare.
La chiave non sta soltanto nel giusto aspetto visivo, ma nel supportare la giusta linea narrativa. In questo modo sarete in grado di mantenere l’attenzione di chi vi ascolta, raccontando una storia in modo visuale e rendendo la vostra presentazione memorabile.

2. IL VOSTRO PUBBLICO NON SA LEGGERE O SE ASCOLTARVI
Molte presentazioni sono piene di testi e di slide con numerosissimi dati, e ciò impone che il pubblico le legga e – contemporaneamente – cerchi di ascoltarvi cercando di capire che cosa stiate raccontando. Non funziona questo metodo. Non bisogna pretendere che un pubblico diventi multitasking, perché con lo sforzo che si richiede non sarà possibile consentire loro di ricordare i messaggi che vorrete trasmettere. Una buona presentazione non divide l’attenzione del pubblico, ma dirige l’attenzione verso un messaggio chiave per tutto il tempo. Siate concisi, sebbene possiate temere di esserlo troppo, a favore di un aiuto visuale che supporti quello che state dicendo. Aiuterete il vostro pubblico ad assorbire i vostri contenuti e a ricordarli.

3. PRESENTAZIONI TROPPO SINTETICHE E POCO NARRATIVE
Affinché si possa ricordare, il cervello sviluppa in modo naturale delle associazione tra un concetto e il successivo. Metafore, parole descrittive e immagini, tutto concorre a creare una correlazione in grado di attivare la corteccia sensoriale del cervello. In altre parole, questi elementi fantasiosi possono aiutare le persone a venire coinvolte in modo profondo, completo e cognitivo.
Quando consegnate una presentazione sotto forma di storia, questa diventa molto più identificativa e il vostro pubblico è in grado di sviluppare una connessione di tipo emotivo con il vostro materiale. Ma c’è di più. Utilizzare immagini per supportare la vostra storia metaforicamente potrà rinforzare quell’effetto ulteriormente. Quando i vostri ascoltatori sentiranno una connessione con quel che proporrete, ricorderanno più facilmente e agiranno conseguentemente.

4. PRESENTAZIONI UNIDIREZIONALi
Molti relatori tendono a parlare al proprio audience invece di intrecciare i propri unti di vista alla presentazione. I vostri discorsi devono diventare comprensivi e ciò significa offrire opportunità di collaborazione.
Le conversazioni bidirezionali aiutano a sincronizzare il nostro cervello in un processo chiamato “accoppiamento neurale”, che si riferisce al processo cognitivo in atto nella mente di due persone che cercano di trovare un terreno comune sulla base di un determinato concetto. Questa sinergia aiuta a costruire sia un rapporto che la fiducia; se si è in grado di dar vita ad un tale meccanismo sarà possibile catturare e mantenere l’attenzione del pubblico. E non sarete mai in grado di farlo attraverso elenchi numerati o puntati proiettati su uno schermo. Ponete delle domande, valutate le risposte del pubblico, non abbiate paura di tuffarvi negli argomenti di loro interesse, anche se ciò significa andare fuori dal vostro copione.

In conclusione, la creazione di una presentazione coinvolgente si basa sulla capacità di fornire informazioni nel modo più naturale possibile, così che il coinvolgimento e l’apprendimento seguano alla concentrazione. Ciò che è visivo, narrativo e dialogico giocherà un ruolo importante nell’indurre le persone a smettere di fissare i propri telefoni e dedicare tutta la loro attenzione proprio a voi.

prezi presentazioni efficaci e interessanti


Presentazioni: 4 errori da evitare per essere coinvolgenti e interessanti - Ultima modifica: 2016-10-24T17:57:05+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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