Algoritmi: 5 consigli per sfruttarli a favore del business

La rottura che sta avvenendo nel mondo che ci circonda è legata proprio a questi algoritmi, che ora sono anche di tipo intuitivo.

Quando la scorsa settimana l’algoritmo AlphaGo di Google ha sconfitto il Lee Se-dol di Go Grandmaster per 4-1, questa vittoria ha rappresentato un evento significativo per il mondo degli algoritmi e dell’intelligenza artificiale: l’introduzione dell’intelligenza artificiale intuitiva. La rottura che sta avvenendo nel mondo che ci circonda è legata proprio a questi algoritmi, ora anche di tipo intuitivo.

Uber, la più grande compagnia di taxi al mondo, non possiede taxi, ma utilizza algoritmi di tipo smart per connettere tra loro autisti e passeggeri. Whatsapp, la più grande compagnia telefonica al mondo, non ha infrastrutture di telecomunicazioni, ma invia e fa ricevere una cosa come 35 miliardi di messaggi al giorno.
Alibaba, non ha alcun magazzino, ma utilizza gli algoritmi per aiutare terze parti a vendere i propri prodotti.
Uber, WhatsApp e Alibaba dimostrano a pieno come gli algoritmi possano diventare il cuore di un business, che in molti definiscono già come “Business Algoritmico”.

Con l’avanzare della tecnologia, le società e i consumatori stanno generando sempre più dati. Alcune società, come Walmart, creano e immagazzinano decine di petabyte al giorno. Eppure, raccogliere e immagazzinare quantitativi ingenti di dati non garantisce alcun tipo di vantaggio competitivo. Per avere la meglio sui rivali occorre capire quali siano le azioni che possono scaturire da questi dati per dare loro un valore maggiore.

Gli algoritmi definiscono le azioni e sono pezzi di software efficacissimi in un compito specifico e sono spesso nettamente migliori di noi umani nello svolgerlo; tale premessa comporterà un’inevitabile riduzione dei posti di lavoro in futuro. Solo in UK, secondo uno studio tra l’Università di Oxford e Deloitte, più del 35% dei lavori attuali sono a rischio a causa della computerizzazione. Ma il Regno Unito non è un caso sporadico. Negli Stati Uniti la percentuale stimata si aggira attorno al 47% entro un paio di decenni. Scenario apocalittico? No se ci si prepara adeguatamente formando chi dovrà sviluppare, gestire e migliorare questi sistemi, quindi creando nuovi posti di lavoro e nuove figure professionali. Di certo porteranno un vantaggio netto una volta che i miglioramenti di cui sono portatori vedranno la loro applicazione nella quotidianità di tutti, accrescendo la qualità della vita.

Altri esempi dell’uso quotidiano degli algoritmi, sono portati dall’uso che ne fanno le agenzie di stampa nello stilare i report finanziari, avvalendosi di sistemi che scrivono 2000 storie al minuto, storie per la stesura delle quali un tempo occorrevano giornalisti.

Un altro esempio finanziario ce lo propone la Deep Knowledge Ventures di Venture Capital. Nel 2014 un algoritmo si è unito al consiglio di amministrazione della VC di Hong Kong in quanto risulta essere in grado di esprimere un voto favorevole o contrario sulla base dell’esame di dati di tipo scientifico. L’algoritmo si chiama Vital e analizza dati multipli, come quelli finanziari, i proventi di alcune forme di investimento anche la proprietà intellettuale.

Un altro algoritmo fondamentale è Chef Watson, il supercomputer di IBM che fa da personal chef. L’algoritmo è in grado di creare ricette uniche sulla base di alimenti e ingredienti chimici, preferenze di gusto e migliaia di ricette che prende da Bon Appetit. L’utente deve soltanto inserire gli ingredienti che desidera, oppure che ha a disposizione, e lo Chef Watson proporrà ricette che vanno da quelle più tradizionali a quelle gourmet.

Ma come si applica un algoritmo al proprio business rendendolo proficuo?

Ecco cinque azioni da compiere se volete automatizzare il vostro business:
1. Cercate di definire quali siano gli ambiti del vostro business che possano essere automatizzati.
2. Raccogliete e immagazzinate dati. Gli algoritmi ne richiedono molti affinché possano prendere decisioni valide. Cercate di rilevare quali siano le fonti utili da usare per rendere l’ambiente del vostro business smart, anche avvalendovi dell’Internet delle Cose.
3. Assicuratevi di aver raccolto dati ad alta qualità perché nutrire gli algoritmi di dati incompleti, imprecisi e scarsi vi ricambierà con risultati miseri.
4. Sviluppate i vostri algoritmi e testateli, allenateli, validateli e migliorateli per creare l’algoritmo fatto si misura per le vostre necessità di business.
5. Ripetete i primi quattro passaggi per ogni ambito del vostro business che volete automatizzare.


Algoritmi: 5 consigli per sfruttarli a favore del business - Ultima modifica: 2016-10-26T08:30:14+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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