Artificial Intelligence Software, cos’è? E ne abbiamo bisogno?

Iniziamo a parlare di Artificial Intelligence Software. Il timing è perfetto, considerando la domanda crescente dell’intelligenza artificiale (AI).

Iniziamo a parlare di Artificial Intelligence Software. Il timing è perfetto, considerando la domanda sempre più crescente dell’intelligenza artificiale (AI). Il mercato dell’AI raggiungerà i 70 miliardi entro il 2020 secondo BofA Merrill Lynch. Ed entro il 2025 l’AI avrà il merito di aver raddoppiato i dati riferiti alla crescita, dando un’accelerata alla produttività di circa il 40%.

Che cosa è l’intelligenza artificiale? E l’Artificial Intelligence Software?

Come per ogni altra tecnologia emergente, la risposta fa suscitare paperi discordanti. Secondo Nathan Benaich, un investitore della Playfair Capital “Distillare una definizione che sia accettata universalmente di ciò che si qualifica come l’intelligenza artificiale è diventato un argomento spesso dibattuto negli ultimi tempi. L’AI non è una tecnologia, ma un campo molto ampio costituito da varie discipline che vanno dalla robotica al machine learning.”
AI è un termine generico che indica quella tecnologia che ha a che fare con l’elaborazione non-in-memoria, ovvero, qualcosa che solo gli esseri umani sanno fare attualmente. Al giorno d’oggi i computer fanno quello che sono programmati per fare, né più né meno. I computer AI sono in grado di fare ben di più rispetto a quello che riescono a fare gli umani che li hanno programmati.
All’interno del concetto di AI ci sono diverse categorie, che si sovrappongono o si distinguono in sottocategorie e queste comprendono: l’apprendimento automatico, l’apprendimento approfondito e le reti neurali.
In questo momento l’attività principale dell’intelligenza artificiale è incentrata intorno al machine learning. Si parla di apprendimento automatico quando l’algoritmo di computer è in grado di migliorarsi autonomamente. Un algoritmo è soltanto una formula complessa composta da input e output.
Un algoritmo di apprendimento automatico prende gli input, eroga una potenza e poi si regola in base al tipo di output.

Che cos’è un Artificial Intelligence software?

Ci sono due tipi principali di software di intelligenza artificiale: uno è di tipo “applicato” e l’altro è “puro”. Il software di AI puro è sostanzialmente l’algoritmo stesso. In base ai data set nei quali trova applicazione verrà addestrato. L’ Artificial Intelligence Software applicato, utilizza l’intelligenza artificiale per automatizzare i lavori esistenti e per fare nuovi lavori e diventa redditizio attraverso la forma di AI più economica e più potente.
L’Elaborazione del Linguaggio Naturale (Natural Language Processing – NLP) consente all’AI di rispondere in modo appropriato al parlato umano. Siri, Cortana e Alexa sono chatbot potenziati dall’AI NPL. L’apprendimento automatico entra in causa quando gli assistenti mettono a punto i loro algoritmi in risposta ad un vostro comportamento.
Nel mondo B2B, il NPL applicato assume generalmente la forma di un chatbot o di un operatore telefonico automatico, alimentato da un algoritmo di apprendimento automatico. Queste macchine guidano gli utenti verso i dati giusti o verso alcuni operatori del vostro team.
In futuro si pensa di poter automatizzare lo smistamento sia delle chiamate che delle email, processo che intanto non fa che migliorare autonomamente.
Ma ci sono altre applicazioni aziendali per chatbot. Facebook ha lanciato la piattaforma Messenger nel mese di aprile 2016, nella quale i brand possono costruire bot alimentati da NPL appositamente per le loro esigenze via Messenger.
Anche il software CRM è sempre più ad intelligenza artificiale. Einstein di Salesforce utilizza la posta elettronica, il calendario e dati social per prevedere il vostro follow up della posta elettronica, ad esempio.

Qual è il futuro dei software di AI?

Secondo la Condliffe, nel corso del 2017 le società aggiungeranno l’AI NPL in più parti possibili di hardware.
La Gartner prevede che entro il 2019 le startup domineranno Amazon, Google, IBM e Microsoft nel mercato dei software di AI, offrendo alle industrie dei chatbot su misura in grado di eccellere nei compiti di nicchia. Per quanto riguarda i customer service dell’IT, più del 10% dei dipendenti impiegherà il proprio tempo a scrivere gli script per i robot. Mentre un terzo delle compagnie leader dovrà far fronte all’AI che gli farà perdere terreno in termini di guadagni.
Entro il 2020, le aziende saranno in grado di migliorare le proprie possibilità di successo almeno più di quattro volte incorporando le migliori pratiche ottenute da fattori umani ai loro progetti di AI. Anche in quel momento almeno un quinto delle aziende avrà dipendenti il cui lavoro consisterà nel monitorare le reti neurali.

Una checklist dedicata alle imprese sull’AI

Ecco alcune cose da fare per prepararsi all’avvento dell’AI:
1. Guardate attorno al vostro business e sondate le opportunità di utilizzare AI per ridurre i costi o per trovare modi per fornire ancora più valore ai vostri clienti. Chiedetevi se un bot possa valere il costo sostenuto e verificate di quanto ridurreste il tempo medio per la risoluzione di un problema o anche solo per aiutare i vostri clienti.
2. La funzione “Just Ask” (Chiedi, semplicemente) i Amazon su Echo è un esempio di upselling sulla base di dati del cliente. Alexa offre agli utenti promozioni quotidiane e offerte speciali in base allo storico delle loro preferenze di ricerca, ma anche gli acquisti fatti in precedenza, e in più l’indirizzo di consegna, le spedizioni e il pagamento utilizzati di frequente.
3. Una volta individuati alcuni casi specifici di possibile applicazione dell’AI, richiedete a piccoli rivenditori di sistemi di AI un preventivo su misura per le vostre esigenze.
4. Nel momento in cui assumete qualcuno, anteponete le competenze delle quali avrete bisogno come la capacità di creare, aggiornare, testare, allenare e riallenare le reti neurali. Cercate candidati che vogliono imparare gli script specifici per i bot, in grado di poter sviluppare una buona predisposizione alla comunicazione interna e all’articolazione dei processi. Fate in modo che i vostri dipendenti si possano allenare con test di tipo algoritmico, acquisizione di contenuti e impiego nei progetti di intelligenza artificiale.

E quindi: vi serve un Artificial Intelligence Software?

La risposta, ovviamente, dipende da quali tipi di business potreste automatizzare, quanto costerà un tale passaggio di automazione e quanto profitto otterrete a seguito dell’automazione.

Una cosa è certa, i bot stanno imparando a gestire sempre più operazioni di business giorno dopo giorno. E anno dopo anno i software di intelligenza artificiale diventano sempre più economici e sempre più ampiamente disponibili. Adesso è il momento di iniziare a guardarsi in giro e a cercare quegli aspetti della vostra azienda che potrebbero essere automatizzati, ricevere offerte e preventivi, ma ancor di più iniziare a formare i vostri dipendenti a imparare ad usare l’AI.

Artificial Intelligence Software


Artificial Intelligence Software, cos’è? E ne abbiamo bisogno? - Ultima modifica: 2017-02-03T10:00:57+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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