Il chip che si autodistrugge per proteggere i dati top secret

Il chip per computer che si autodistrugge fa parte delle novità tecnologiche sviluppate dagli ingegneri Xerox per il progetto Vanishing Programmable Resources

Non siamo in un film di fantascienza ma nella vita reale: il chip per computer che si autodistrugge fa parte delle novità tecnologiche sviluppate dagli ingegneri Xerox (Palo Alto Research Center o PARC). Il chip che esplode in tanti piccoli pezzi fa parte del progetto di Darpa “Vanishing Programmable Resources”. Il chip è stato realizzato in Gorilla Glass anziché in plastica e metallo, lo stesso vetro usato per gli smartphone. Il vetro sottoposto a stress si rompe in mille pezze e si disintegra. La sua autodistruzione può essere attivata da impulsi laser, segnali radio o con switch meccanici.
Il team ha mostrato la tecnologia all’evento “Wait, What?” di Darpa con una dimostrazione live durante la quale un laser ha attivato il processo di autodistruzione.
Questo chip può essere usato per contenere dati sensibili.


Il chip che si autodistrugge per proteggere i dati top secret - Ultima modifica: 2015-09-16T08:05:15+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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