Steve Wozniak investe in Ripcord: robot per ordinare e digitalizzare la carta

Ripcord è un piccola rivoluzione nella gestione dei documenti di carta: un robot in grado di ordinare e scansionare il contenuto di uno scatolone

Ripcord è un piccola rivoluzione nella gestione dei documenti di carta.
Ci sono aziende che memorizzano scatoloni e scatoloni di carta per conto di altre società, e ci sono altri che ingaggiano persone per eseguire la scansione manuale di tutto quello che un’azienda voglia che diventi digitalizzato. Ma in generale, la scansione intelligente e di facile utilizzo non è scalabile e nemmeno tanto abbordabile quando si tratta della gestione dei documenti cartacei.
È per questo che Steve Wozniak e le società Kleiner, Perkins, Caufield & Byers si sono dedicati allo sviluppo di Ripcord, che ha brevettato un robot in grado di ordinare e scansionare il contenuto di uno scatolone di carta e inserirne i contenuti in un database ricercabile sul cloud.
Probabilmente non sembrerà una tecnologia poi così rivoluzionaria, soprattutto in epoca di AI, ma il fondatore e CEO di Ripcord, Alex Fielding, ci illustra i vantaggi di questo sistema, 10 volte più economico e veloce rispetto ai competitor, nel dettaglio:
“La macchina Ripcord è in grado di gestire contenuto misti che vanno da quelli dalle dimensioni di un biglietto da visita al foglio legale, può scansionare dalla carta di riso fino allo spessore del cartoncino”

Ma c’è di più, Ripchord rimuove anche graffette. Si può sottoporre a Ripcord una scatola piena di moduli HR, biglietti da visita e bolle di spedizione, e il sistema non sa solo riconoscere la differenza tra loro, ma li scansionerà con una risoluzione da 600 dpi e li ordinerà nel database del cloud di Amazon nel giro di poche ore. E cosa accade alla carta? Viene triturata e poi riciclata.
Ripcord sarà anche in grado di fornire ai clienti dei modi per collegare tutti i dati nuovamente all’interno del software aziendale esistente. Fielding stima che grazie alla sua società si renderà possibile la digitalizzazione di 2,5 milioni di documenti in una sola giornata entro la fine del 2017.

Alcuni competitor offrono sistemi per la digitalizzazione ed è ovvio che Ripcord non abbia inventato lo scanner industriale o i software per la conversione digitale dei documenti. Aziende come Kodak e Xerox offrono soluzioni che sono progettate per una situazione in cui gli esseri umani hanno documenti pre-ordinati e dai quali sono state rimosse le graffette. Questa differenza di processo potrebbe tradursi con un notevole risparmio di ore per ogni singola scatola da scansionare.

Le società come Iron, che si occupano di storage dei documenti, offrono servizi per la digitalizzazione, ma secondo un portavoce della Iron stessa, occorrono almeno 6-8 settimane prima che un cliente possa accedere al contenuto digitalizzato di circa 20 scatole, contenuto che – solitamente – viene salvato su hard media come i CD o i DVD anziché sul cloud. E non lo fanno perché ritengano quest’ultimo poco sicuro, ma perché gli hard media sono decisamente più economici.

“Noi chiediamo un compenso per ogni immagine registrata mensilmente” racconta Fielding “E non addebitiamo il resto dei lavori, cosa che invece fanno i nostri competitor. I clienti di Ripcord non pagheranno il trasporto degli scatoloni, la digitalizzazione, la distruzione del cartaceo e dello storage, pagheranno soltanto l’accesso al cloud”.

Se Fielding riuscirà a scalare in modo significativo questo progetto, Ripcord potrà farsi largo nel mercato dello storage di documenti. Una volta ancora l’AI e la robotica hanno trovato il modo di sostituire gli esseri umani nel mondo del lavoro, ma – almeno per ora – gli esseri umani rimarranno coinvolti nei processi.

Ripcord prevede avvalersi di uno staff di oltre 100 dipendenti già entro la fine di quest’anno. La maggior parte del lavoro sarà concentrato sulla preparazione della carta da scansionare, sostanzialmente trasferendo il contenuto della scatola di un’azienda a uno più adatto per la macchina. Ma Ripcord sta anche assumendo per posizioni più tecniche al fine di aiutare l’azienda ad espandersi.
“Se ci pensate bene, stiamo parlando di sensori e di ottiche avanzatissimi, di robot guidati dalle macchine e di una miriade di diversi sensori” dice Fielding. “Si tratta di una tecnologia molto simile a quella per le auto a guida autonoma o i droni, applicate per trovare persino i punti metallici di una pagina”.

Fielding è convincente con la sua società incentrata sulla scansione della carta, ma sostiene anche che Ripcord possa diventare realmente redditizia perché sa come far risparmiare tempo e denaro.


Steve Wozniak investe in Ripcord: robot per ordinare e digitalizzare la carta - Ultima modifica: 2017-03-27T10:41:22+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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