Facebook fatturato alle stelle grazie al mobile e ai video

I risultati del Q2 di Facebook sono letteralmente stellari, grazie alle ads mobile e alla capacità di attrarre nuovi user

I risultati del Q2 di Facebook sono letteralmente stellari, grazie alla solida pubblicità via mobile (le ads mobile) e alla capacità di attrarre nuovi user da parte delle sue applicazioni. A mercati chiusi le ultime quotazioni mostravano un +8%, a seguito dell’annuncio dei guadagni del Q2 2016, che lo rendono il “primo della classe” tra i social.

La società, lo scorso aprile, aveva illustrato la propria crescita, nonostante i massicci investimenti in progetti a lungo termine: realtà virtuale, Intelligenza Artificiale, espansione dei collegamenti Internet su scala globale, assunzione di migliaia di nuovi dipendenti.
Le rendite che si riferivano al periodo fino al 30 di giugno, sono decollate del 59%, pari a 6.4 miliardi, dati incredibili se si pensa a quanto fossero positivi già un anno fa, quando nello stesso periodo si annunciavano i 4.04 miliardi. Le ads per il mobile hanno rappresentato l’84% delle vendite totali dell’ultimo trimestre, nonostante l’aumento le loro tariffe che avrebbe potuto comprometterne le rendite. Secondo le stime di eMarketer, i guadagni di Facebook raggiungeranno i 23.31 miliardi quest’anno, che diverrà il più grande fornitore di pubblicità dopo Google. Sempre secondo eMarketer, ogni singolo utente Facebook, genererà 15.83 USD alla compagnia.

Facebook Q2 alle stelle grazie a video e ads mobile

La società ha registrato un utile di $ 2.1 miliardi (71 centesimi ad azione), battendo le stime degli analisti che prevedevano 57 centesimi: il 186% rispetto agli utili dell’anno precedente di 719.000.000 dollari (25 centesimi ad azione).

Il successo delle pubblicità su Facebook sta nell’averle integrate in modo da dare continuità ai post, senza interrompere la fruizione dei contenuti, ma sarà opportuno che si tenga conto di un maggiore equilibrio necessario tra i post dei contatti o delle pagine di nostro interesse, rispetto a quelli imposti per garantire la gratuità del servizio. Attualmente ci sono 3 milioni di inserzionisti attivi mensili, alla fine del 2015 la media era di 2.5 milioni. Tra i boom di inserzionisti attesi dalla società di Menlo Park, spiccano le elezioni presidenziali americane e le Olimpiadi di Rio, i cavalli vincenti sui quali punteranno.

I video sono sempre di più una fonte di guadagno, e i live tool sono stati resi disponibili per tutti gli utenti già dall’inizio di quest’anno. L’hosting dei video in diretta non è però una materia semplice da gestire, bisogna tener conto dei contenuti sensibili, quelli che potrebbero causare controversie, quelli etici che in caso di live potrebbero non essere appropriati ad una trasissione a livello mondiale, o anche solo di adeguatezza dell’orario. Le tecnologie necessarie a garantire il migliore dei risultati e delle prestazioni sono in continuo sviluppo, perché sarebbe folle non tutelare e far rendere al meglio la gallina dalle uova d’oro della società di Zuckerberg. I Videolive, così come Snapchat, Instagram, Twitter e YouTube renderanno circa 70 miliardi.

Confrontando le ore di visualizzazione dei video da parte degli utenti si è passati da 8 miliardi di ore al giorno dell’anno scorso, ai 100 miliardi di gennaio di quest’anno.
“Il momentum di Facebook si fonda sul business pubblicitario” secondo le previsioni di Debra Aho Williamson, la più importante analista di eMarketer “per quanto riguarda l’aspetto di branding, i video pubblicitari stanno accrescendo la loro popolarità. Prodotti come i Dynamic ads, che lasciano che i pubblicitari carichino i vari cataloghi di prodotti su Facebook e che appaiano selettivamente a target rilevanti sta dimostrando l’assoluta efficacia di un tale metodo per indurre agli acquisti”.

Instagram, così come la realtà virtuale, genererà guadagni significativi per Facebook, che lo possiede. Sulla piattaforma Instagram sono stati introdotti i video fino a 60 secondi sia per pubblicità che user. Nel 2016 IG dovrebbe vendere pubblicità per mobile per 1.3 miliardi negli USA e 1.53 miliardi su scala mondiale. Anche la messaggistica di Facebook (Messenger, WhatsApp) porterà a casa 10 miliardi entro il 2020, rendendo più del 10% rispetto ai guadagni totali della compagnia.

Un ex dirigente di PayPal, David Marcus, che si è unito alla società un paio di anni fa, sta evolvendo le funzionalità di Messenger. Nuove caratteristiche stanno implementando l’app, come ad esempio i messaggi vocali e le videochiamate, i pagamenti peer-to-peer, giochi, GIF animate e adesivi, come i cuoricini fluttuanti per tutto lo schermo non appena inviati. Più di recente sono state migliorate le prestazioni per il business. Sono stati lanciati 18.000 bot e più di 23.000 sviluppatori hanno utilizzato i bot engine di Facebook. C’è inoltre un servizio, il concierge tool M”, disponibile in beta in una zona della Bay Area di San Francisco, che aiuta gli utenti a completare compiti e incarichi, come ad esempio: acquisto di abbigliamenti, prenotazioni nei ristoranti, ordini di fiori e recupero di informazioni.
La crescita di utenti attivi è stata impattante, il 15% anno dopo anno fino a raggiungere l’1.71 miliardi un anno fa. Gli utenti attivi giornalmente sono accresciuti del 17%, e sono 1.13 miliardi.
Snapchat cerca di fare concorrenza a Facebook, ma ha una media di utenti molto giovani. Messenger e WhatsApp si assestano sul miliardo di utenti attivi mensili, Instagram ne ha 500 milioni. Facebook Groups ha raggiunto il miliardo di utenti. Ogni giorno vengono creati 1 miliardo di post sull’intera piattaforma.
In termini di spese, Facebook ha comunicato la loro crescita del 33%, pari a 3.69 miliardi di dollari.

Zuckerberg ha dichiarato “La nostra community e il nostro business hanno visto un nuovo ottimo trimestre, siamo veramente compiaciuti della resa dei nostri video, tenuto conto di quanto essi rappresentino il fulcro delle nostre attività”.


Facebook fatturato alle stelle grazie al mobile e ai video - Ultima modifica: 2016-07-28T16:59:59+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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