Futurap: What (digital) women do

Questo articolo non si chiama “Quello che le donne vogliono” (come il celebre film), ma quello che le donne fanno, nello specifico sul digitale

Futurap

Questo articolo non si chiama “Quello che le donne vogliono” (come il celebre divertentissimo film), ma quello che le donne fanno, nello specifico sul digitale

>di Futura Pagano*

/ Devo confessarvi una cosa: quando si parla di “donne” come categoria di appartenenza mi chiudo a riccio. Una reazione più che difensiva di auto moderazione di fronte a un argomento (o meglio, un modo di trattarlo) su cui leggo troppo spesso pareri e posizioni che ritengo, personalmente, per lo più semplicistici. Ci sono norme, tipo le quote rose, che reputo più anacronistiche e dannose rispetto al problema che si prefiggono di “combattere”. È per questo che vorrei evitare di affrontare le istanze della “categoria” con un articolo di “forma” ed “empatico” sull’universo femminile, e lo farò rimanendo ben ancorata alla più salda delle interpretazioni: quella numerica. Che le differenze di genere contino ancora qualcosa, al di là delle disquisizioni etiche, è sicuramente vero.

Lo è nel marketing e quindi nel mio lavoro di strategist, ad esempio. Le ricerche di mercato partono da parametri demografici, quali anche il genere sessuale del target, per fotografare comportamenti, fenomeni, trend, su cui basare scelte e strategie (e quindi altri comportamenti, fenomeni e trend). Come saprete uno dei plus del digital marketing è l’elevata possibilità di targettizzazione.

Essere costantemente aggiornati su come gli utenti online interagiscono con i contenuti, le piattaforme e i device può essere l’indice di successo o insuccesso di una campagna. Ecco, oggi vorrei sottoporvi alcuni dati sul comportamento digitale delle donne rispetto agli uomini, ottenute da Finances online mixando i risultati di interessanti ricerche pubblicate nel 2013 e 2014. Nello specifico Nielsen Global Surveye Cross Platform Report Q1 e Q4 2013, Mobile behavior report 2014 di Exact Target e Social Networking di Pew Research Center.

– DONNE E SOCIAL MEDIA

Secondo lo studio le donne usano i social media di più rispetto agli uomini e per raggiungere differenti obiettivi. Nello specifico i social media “visuali” sono per lo più di interesse femminile: Pinterest fra tutti, seguito da Tumblr e Instagram. Oltre a questo le donne usano maggiormente e gli uomini i social media per interagire con i brand, e nello specifico: mostrare il loro supporto, cercare offerte, rimanere aggiornate e partecipare a delle conversazioni.

Un dato interessante lo abbiamo su Facebook: anche qui la presenza delle donne supera quella degli uomini, e non solo sui dati statunitensi che troviamo nella ricerca, ma anche in Italia. L’unico social media in cui si registra una contro tendenza è LinkedIn: il social professionale è usato soprattutto da uomini, ed è l’unico ad avere la percentuale degli utenti nella fascia d’età 50-64 superiore a quella degli utenti in fascia 18-29.

– DONNE E MOBILITÀ

In un mondo commerciale in cui il mobile si attesta non più come un comportamento di consumo, ma sempre più come un modo d’essere (noi italiani possediamo di media 3,3 device mobile a testa, in un panorama globale dominato da 6.8 miliardi di mobile phone in circolazione), le differenze di genere hanno un ruolo fondamentale.

Stando ai dati delle ricerche sembrano essere le donne, almeno negli USA, a guidare lo spostamento verso l’uso dei dispositivi in mobilità: sono loro infatti ad accedere maggiormente ai social media tramite applicazioni e sono i top buyer e user di dispositivi tablet. Vengono evidenziate poi importanti differenze nella ragione d’uso:le donne sembrano utilizzare gli smartphone maggiormente per le funzioni di condivisione, gioco, fotografia e messaggistica, mentre gli uomini per quelle di video, gps e per la ricerca di notizie.

– DONNE E ADVERTISING

Uomini e donne sembrano divergere anche nell’interazione con la pubblicità e la promozione digitale: gli uomini, con una percentuale del 56% contro un 39% si collegano a Qr Code e scaricano coupon, dimostrando di prediligere una connessione veloce e senza step intermedi a quello che è il prodotto in promozione.

Al contrario le donne dichiarano nella percentuale del 71% di cercare le promozioni (e informazioni a riguardo) sulle pagine e i profili social dei brand. Un atteggiamento che sembra prediligere una predisposizione al consumo più ragionata e basata sul trust e sull’interazione, che fa il paio con un’ elevata predisposizione delle donne ad ignorare gli annunci pubblicitari sui social media e sotto forma di messaggio di testo sul mobile.

* Futurap è Futura Pagano, salentina amante della buona cucina, della rete e del pensiero laterale. Mi occupo di comunicazione e di social collaboration, aiutando le aziende a scoprire e a cogliere tutte le opportunità del digitale e del web 2.0. Sono consulente per agenzie di social media marketing, redattrice per testate di settore hi-tech, con un passato in Egorego, Coldiretti, Wunderman - network di agenzie internazionali specializzate in digital marketing. Oggi freelance, docente e project manager di una scuola di formazione sulle discipline del digitale.

Futurap: What (digital) women do - Ultima modifica: 2014-09-19T10:41:26+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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