Industry 4.0: dove vola la #Socialorg

#SocialOrg Parlare di Industry 4.0 non è facilissimo, lo confesso. Non tanto perché non ne si colga la continuità evolutiva rispetto alle rivoluzioni industriali precedenti, piuttosto perché non è sempre chiaro a che ampiezza dei processi industriali oggi si possa immaginare questa rivoluzione già in atto. di Alessandro Donadio* INDUSTRY 4.0: I PONTI CON LA […]

#SocialOrg

Parlare di Industry 4.0 non è facilissimo, lo confesso. Non tanto perché non ne si colga la continuità evolutiva rispetto alle rivoluzioni industriali precedenti, piuttosto perché non è sempre chiaro a che ampiezza dei processi industriali oggi si possa immaginare questa rivoluzione già in atto.

di Alessandro Donadio*

INDUSTRY 4.0: I PONTI CON LA #SOCIALORG
Per capire quali possano essere le interazioni di valore fra la Industry 4.0 e la socialorg cominciamo con il ridurre il fenomeno della prima ad alcuni elementi di base. Di fatto da che cosa è composta? Innanzitutto torna meravigliosamente la forza degli oggetti fisici: le macchine, le linee di produzione, i nastri, i motori, i ganci e le catene. Il tutto già abbondantemente digitalizzato e controllato da pc e software avanzatissimi. Sono infrastrutture, in questo nuovo contesto, centrali e potenziate anche come vere e proprie produttrici di dati. La fisicità dell’Industry 4.0: è un primo elemento comune con la ritrovata centralità della persona nella socialorg, in quanto questo modello organizzativo chiede forme di relazione diretta che vanno oltre il contesto digitale. Ciò consente l’abbattimento della separazione fra il mondo fisico e quello digitale per guadagnare un ecosistema in cui relazioni, produzioni di dati, flussi e conversazioni passano dal digitale al fisico senza nessuna soluzione di continuità; altro punto di connessione più che concettuale fra i due mondi. Ad esempio: un meeting può essere preceduto da una discussione online che poi continua in modalità fisica durante la quale, con strumenti di chat o video conferenza, si possono ospitare anche persone lontane, per poi finire su un documento wiki scritto a più mani sul quale discutere online ancora. La separazione fra questi due mondi oggi è superata. Per fortuna! L’altro elemento ponte è il network. La rete ha abilitato una dimensione di connessione pervasiva e ampia. Questo abbiamo detto spesso essere il cuore del modello organizzativo di base della socialorg: le persone sono connesse oltre (e insieme) lo spazio ed il tempo. Questa “opzione” è il fondamento delle migliori interazioni che poi generano del valore organizzativo tangibile. Nell’Industry 4.0 l’elemento del network è altrettanto centrale: macchine, server, persone, dati sono tutti nodi di un sistema di sapere organizzativo nuovo e potentissimo. L’IoT (Internet of Things) ha accelerato la costruzione di una sorta di grande cervello che analizza, computa, per poi aggiustare, risolvere e migliorare.

IL GRANDE CERVELLO PRODUCE SAPERE
Quale possiamo ritenere essere, quindi, il grande vantaggio prodotto da questa nuova rivoluzione industriale? Io ritengo sia la capacità di prendere decisioni. In che senso? Le macchine non sono più solo strumenti inerti di trasporto o di trasformazione di materia prima in oggetto ma, attraverso i rilevatori posti sulle stesse, sono veri e propri sistemi di raccolta dati, costante e spesso illimitata. Questi dati si trasformano in informazioni circa la linearità del processo di trasformazione specifico, ma anche in analisi del contesto circostante e possono evidenziare eventuali disfunzioni, o migliorare i modelli di flusso e di organizzazione del lavoro. Sono anche in grado di analizzare emissioni e produrre indicatori circa la vivibilità degli ambienti lavorativi. Si potrebbe andare avanti ancora con ulteriori esempi – dicevo all’inizio che è difficile capire l’ampiezza di questa rivoluzione – ma il fatto rilevante è che le macchine, in parte come le persone, diventano recettori in grado di catturare elementi aspecifici – non solo funzionali – e di mettere nelle mani degli owner organizzativi informazioni utili per prendere decisioni, contingenti e strutturali. Certo, non possiamo immaginare nessun sistema, per quanto intelligente, che possa interpretare quei dati e infine prendere decisioni senza la presenza umana: attività, questa, non solo di processo ma anche di presa di responsabilità manageriale!

LA SOCIALORG PER L’INDUSTRY 4.0 È CONVERSAZIONI E MODELLO MANAGERIALE
Considero la socialorg un fattore ulteriormente abilitante per questa nuova rivoluzione industriale così affascinante. La forza della socialorg è quella di fornire contesti fatti di community, Intranet, Crm, ecc., in cui così questi dati vengono esplorati, compresi e utilizzati attraverso le conversazioni operative. Inoltre il modello manageriale alla base della socialorg, orientando agli obiettivi e non ai task, promuovendo logiche di scambio continuo delle informazioni, generando modelli decisionali collaborativi e Lean, offre il contesto culturale entro il quale l’Industry 4.0 può diventare, appunto, un elemento di quello che abbiamo chiamato cervello organizzativo.

INDUSTRY 4.0… SI STA GIÀ FACENDO
Lo scorso 28 gennaio sono stato al convegno #CIOmeeting16 in cui si è provato a rispondere alla domanda: come la digital disruption impatterà sulle funzioni IT? In quell’occasione ho potuto ascoltare l’intervista al Ceo Italia e Israele di General Electric, Sandro de Poli. Poche sue parole mi hanno fatto capire bene la portata di questa rivoluzione industriale.Ve le propongo qui in chiusura: “… i dati raccolti dai sensori posti su una macchina, non rispondono solo alla domanda funzionale specifica (il carburante del mio aereo è sufficiente?), ma anche ad altre di ordine produttivo (ma se piloto l’aero in modo diverso, quanto carburante risparmio?)…” “…producevamo software di controllo delle singole macchine che vendevamo, ma ci siamo accorti che a ogni progetto sviluppavamo un pezzo di un sistema di sapere ampio e con potenzialità di analisi illimitate…” “…General Electric vuole diventare una digital industrial company”. Un bel laboratorio di Industry 4.0!

*Ha iniziato a lavorare in azienda in ambito organizzazione e HR per poi passare alla consulenza. Appassionato dell’approccio etnologico, affronta l’azienda con un occhio attento alle sue “tribù”: le community. Esperto di Social business e SocialHR è founder del noto HashBrand #socialorg, con cui segue progetti complessi di digital transformation. Il suo blog “Metaloghi organizzativi 2.0” è punto di riferimento di divulgazione sul tema della Social Enterprise.


Industry 4.0: dove vola la #Socialorg - Ultima modifica: 2016-03-15T09:00:55+00:00 da Francesco Marino
e-book guida ecm

Non rimanere indietro, iscriviti ora

Ricevi in tempo reale le notizie del digitale

Iscrizione alla Newsletter

controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy

Grazie! Ora fai parte di Digitalic!