#DigiSocialTrip, viaggio nei Social Media: il monitoring

Partiamo dalle basi. Cosa si intende per Social Media Monitoring? Potremmo definirlo come l’insieme delle attività di analisi effettuate – attraverso piattaforme di analisi.

di Emanuela Zaccone*

Regola numero 1: i Social non sono frutto dell’improvvisazione

È la differenza che passa tra dilettanti e professionisti, tra “una pagina Facebook la sa aprire anche mio nipote” e saper pianificare strategie e attività su canali potenti per la costruzione della reputazione online di un brand.

Il problema è che si fa a presto a dire strategie, ma come elaborarle? Non bastano l’idea brillante o il copy perfetto, serve capacità di strutturare contenuti efficaci coerenti con le caratteristiche e la mission del proprio cliente o dell’azienda per cui si lavora, serve stabilire obiettivi definiti e soprattutto serve misurare l’efficacia delle azioni compiute.
Il Social Media Monitoring in questo senso è vostro alleato.

Cominciamo da qui il nostro viaggio nei Social Media per capire cosa sono gli analytics, a cosa serve il Crisis Management, cos’è il Social CRM e quale sia l’utilità dell’influencer marketing.
Quattro aspetti chiave per fare strategia sui Social in modo efficace, quattro punti di forza da analizzare in dettaglio.

Partiamo dalle basi. Cosa si intende per Social Media Monitoring?
Potremmo definirlo come l’insieme delle attività di analisi effettuate – attraverso piattaforme di analisi e con il contributo fondamentale del Social Media Analyst – allo scopo di controllare l’andamento delle performance del proprio cliente sui Social Media, individuare e analizzare le conversazioni degli utenti online (anche quando avvengono al di fuori dei canali – pagine Facebook e account Twitter ufficiali, etc. – direttamente controllati dal brand) e realizzare attività di benchmark sui competitor allo scopo di pianificare e ottimizzare strategie volte a costruire (o migliorare) la reputazione online di un brand, azienda, personaggio pubblico.

3 cose da fare…

1)    Ricordarsi di monitorare non solo le pagine o gli account da noi direttamente gestiti ma anche di “ascoltare” le conversazioni degli utenti negli altri luoghi della rete, ad esempio forum, blog, siti di news, etc.
Esistono piattaforme ad hoc (Talkwalker, Brandwatch, Brand24 solo per citarne alcune) che consentono, a partire dall’inserimento di set di parole chiave, di individuare fonti contenenti le keyword.

2)    Trasformare i dati in azione: il monitoring non serve a nulla se i dati osservati non vengono convertiti in attività concrete volte, ad esempio, ad ottimizzare le strategie.

3)    Cercare i migliori indicatori da monitorare: capire quali sono i KPI più adatti a misurare performance e attività dei clienti, non collezionate analytics come fossero figurine!

 

…e 3 cose da non fare!

1)    Fermarsi alle statistiche: il vostro lavoro di analisi non consiste nel fare copia e incolla di numeri su un foglio di calcolo o una presentazione. Dovete riaggregare i dati.

2)    Fare monitoring a posteriori: certo i dati a consuntivo sono importanti, ma il lavoro di analisi deve essere costante. Non vorrete accorgervi di aver investito malamente i vostri soldi solo dopo aver concluso un’attività Social, vero?

3)    Non presidiare costantemente i canali Social: è l’attività alla base del monitoring stesso ed è propedeutica alla creazione di un’attività di Crisis Management.

Il Social Media Monitoring insomma è un approccio al mondo Social, più che una semplice attività ed è solo una delle armi da usare per costruire strategie Social efficaci.

Pronti dunque per la successiva tappa del viaggio? Prossima fermata: il Crisis Management!

E se intanto volete approfondire questi temi, ho scritto il libro che fa per voi: “Social Media Monitoring: dalle conversazioni alla strategia”.

Potete scaricare gratis da qui le prime 32 pagine!

 

* Emanuela Zaccone, Digital Entrepreneur, Co-founder e Social Media Strategist di TOK.tv Ha oltre 7 anni di esperienza come consulente e docente in ambito Social Media Analysis e Strategy per grandi aziende, startup e università. Nel 2011 ha completato un Dottorato di Ricerca tra le università di Bologna e Nottingham con una tesi su Social Media Marketing e Social TV.

 

 

 


#DigiSocialTrip, viaggio nei Social Media: il monitoring - Ultima modifica: 2015-06-23T11:34:41+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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