Twitter inserisce (finalmente) il filtro anti stalking e molestie

Era da tempo che si aspettavano degli strumenti che aiutassero a combattere abusi, molestie e persecuzioni in atto via social.

Twitter ha appena introdotto un filtro multiplo, attraverso il quale sarà possibile silenziare una conversazione, un thread e segnalare un utente per stalking e molestie.
Sono trascorsi mesi dalle prime avvisaglie di malcontento da parte degli utenti, ma anche da parte di gruppi di attivisti. Twitter sta rilasciando una nuova policy di utilizzo della piattaforma al fine di contrastare l’incitazione dall’odio, le molestie e il trolling, fenomeni dilaganti in lungo e in largo sulla piattaforma da più di una decina d’anni ormai.

Sono stati potenziati i filtri per silenziare determinate espressioni, parole chiave oppure hashtag, un po’ come già avviene su Instagram che – lo scorso settembre – ha aggiunto tra le funzioni disponibili la possibilità di filtrare le chiavi di ricerca. Ma il filtro di Twitter farà qualcosa in più, infatti, si potranno interrompere le notifiche da parte di thread, senza che sia necessario bloccare un utente o rimuovere una discussione dalla propria timeline.

Al momento l’aggiornamento sembrerebbe essere incentrato sull’esperienza relativa alle notifiche che ha reso numerosissimi utenti le vittime di persecuzioni via social. Ma forse, per alcuni, si tratta di un provvedimento di tipo “cosmetico” perché alcune forme di abuso vengono sì coperte, ma non risolte o eliminate.

Una condotta che incita all’odio potrà essere segnalata come offensiva o come un abuso, con la possibilità di specificare se si tratti di odio nei confronti di una razza, una religione, un genere oppure un orientamento.

Il team di supporto alla sicurezza terrà delle sessioni in cui verranno illustrate le condotte che hanno portato a manifestazioni di odio sia in termini culturali che storici. Di pari passo un programma individuerà l’evoluzione degli abusi sulla piattaforma.
Per quanto riguarda le vittime di abusi e molestie, sarà possibile che un utente segnali a nome di un altro utente – in questo caso indicato come oggetto di abuso – contestualizzando la segnalazione, in modo da preservare non solo la sicurezza personale, ma una condotta pubblica rispettosa.

Questi cambiamenti avvengono a seguito di critiche determinate, mosse nei confronti del social da parte di utenti affezionati alla piattaforma che si sono sentiti marginalizzati dalla mancanza di risposte ufficiali.
Lo scorso settembre a seguito di un sondaggio condotto da BuzzFeed News si è scoperto che tra 2.700 intervistati, almeno il 90% di loro dichiarava che Twitter non facesse nulla a seguito della segnalazione di un abuso, sebbene le linee guida venissero violate insistentemente. Spesso, a seguito di segnalazioni a fronte di episodi toccanti, Twitter rispondeva – dopo svariate ore – con un messaggio automatico che diceva “Non riteniamo che questo contenuto sia sufficientemente offensivo”. Ciò succedeva in particolare quando si trattava di utenti non vip, ovvero celebrità, figure pubbliche o anche blogger e giornalisti.
I troll, dal canto loro, lavorano alacremente e senza sosta, ma forse proprio questa insistenza malsana ha fatto sì che Twitter prendesse provvedimenti seri e decisi.

twitter filtro anti stalking troll e molestie

Twitter da mesi si ritrova in condizioni di stagnazione finanziaria, con le azioni in ribasso e un esodo da parte dei vertici del consiglio di amministrazione della società, l’ultimo a lasciare la scrivania è stato il COO Adam Bain proprio la scorsa settimana.
L’incapacità da parte della società di arginare il fenomeno dilagante degli abusi ha fatto desistere i potenziali acquirenti dal proporsi in modo concreto e definito come candidati all’acquisto del social. Inoltre, durante la Corsa alla Casa Bianca, Twitter si è trasformato nel palco di misogini, razzisti e antisemiti. Tra i Tweet presi in esame con una ricerca attraverso hashtag e parole chiave, ben 2.6 milioni erano espressamente antisemiti, a fronte di altri 10 milioni di tweet – tra agosto 2015 e luglio 2016 – in cui primeggiavano questi termini: Trump, nazionalista, conservatore, americano e bianco. Il nuovo corso della presidenza americana – che ha spaccato in due la nazione – potrebbe portare Twitter a dover affrontare un test senza precedenti in termini di abusi e incitamento all’odio. È in corso una guerra ideologica, che si combatte a colpi di informazioni false e minacce aggressive.

La domanda che viene spontaneo porsi è: Twitter sarà in grado di recuperare i danni avvenuti per mano dei troll sulla piattaforma, anche in virtù delle notizie più recenti di politica internazionale e nazionale?

Secondo un post sul blog ufficiale di Twitter la società sta migliorando a vista d’occhio, sebbene nessuno si aspetti un‘interruzione immediata dei comportamenti più condannabili, ma ci si è posti in modo deciso e ogni azione punta alla rimozione di contenuti che non dovrebbero poter stare sulla piattaforma.


Twitter inserisce (finalmente) il filtro anti stalking e molestie - Ultima modifica: 2016-11-16T19:53:22+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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