HP, le nuove dimensioni della Mobility

La mobility ha trasformato i concetti di spazio e tempo, rivoluzionando i processi delle imprese. Hp, presenta i nuovi dispositivi

“La mobility ha trasformato i concetti di spazio e tempo, rivoluzionando i processi delle imprese. Possiamo lavorare dovunque e sempre, gestendo allo stesso tempo gli impegni personali. I dispositivi mobili sono sempre più numerosi, le tecnologie sono sempre più diffuse e gli oggetti diventano intelligenti e connessi con l’Internet of Things. Questo contesto, così flessibile, porta però a grandi sfide, richiede presidio sui processi e disciplina” esordisce Carlo Alberto Carnevale-Maffé parlando di tecnologie mobili. HP sta vivendo direttamente questa fase di trasformazione: “A gennaio 2015 abbiamo annunciato otto nuovi prodotti, puntando su tre aspetti: affidabilità, design e sicurezza. Il nostro obiettivo è quello di aiutare le imprese nell’adozione di questi strumenti” spiega Giampiero Savorelli, PPS Category Director di HP Italy. “Sono dispositivi dotati di sistema operativo sia Windows che Android, di software per gestire i contenuti e la geolocalizzazione, di soluzioni di sicurezza proprietarie”.

Giampiero Savorelli HP Mobility Nel mondo enterprise, la mobility deve semplificare e migliorare i processi aziendali. In questa logica HP ha creato soluzioni personalizzate rivolte a settori verticali come l’education e la sanità. “Abbiamo lanciato due device per il mondo education, un tablet per la sanità, soluzioni robuste con certificato di resistenza per il settore manifatturiero e logistica” sintetizza Savorelli. Il mondo dell’education, ad esempio, è uno dei settori in cui nell’ultimo anno HP ha lavorato di più, in forte espansione dal punto di vista dell’infrastruttura informatica, sia back che front end. È nato così il tablet HP Pro 10 EE, che supporta il doppio sistema operativo Windows e Android; ha un case rinforzato, può cadere da 1,5 metri da terra senza danneggiarsi ed è resistente ai liquidi. Ha una sua tastiera e può essere usato come notebook. Si abbina al software HP School Pack, che aiuta a gestire le lezioni, a imparare l’inglese, ad affrontare le interrogazioni, a esercitarsi con i quiz, ecc… tutto in wireless. “Le scuole sono pronte a migrare verso dispositivi di questo tipo. Abbiamo stretto accordi con Intel e Microsoft per proporre soluzioni complete integrate, in grado di adattarsi ad ogni esigenza” spiega Giampiero Savorelli.

Tra i prodotti di punta della mobility c’è anche HP Elite X2 1011, tablet 10 pollici “due in uno” con Windows 8 e tastiera. Ha un’autonomia fino a 16 ore e risponde alle esigenze diverse di chi ha bisogno di tablet con penna e di chi preferisce invece un notebook. Completamente in alluminio, pesa solo un chilo e 50 grammi e la sua resistenza è certificata con standard militari. Consente di apporre la firma grafometrica, applicazione molto richiesta nei settori bancario, assicurativo e commerciale. È un notebook che garantisce massima libertà di movimento, ma offre anche un’esperienza desktop grazie alla tastiera integrata. Un’altra esigenza crescente è quella di poter disporre sempre della migliore connettività e facilità d’uso possibile. Per questo, tra i device presentati da HP, c’è una docking station dall’elegante design a forma di cubo, senza fili. Collega automaticamente il tablet alla rete dell’ufficio e permette di visualizzare un monitor esterno utilizzando mouse e tastiera. Meritano una menzione speciale, infine, anche i due tablet della gamma Slate, con schermi rispettivamente da 8 e 12,5 pollici. Si rivolgono a un’utenza business, integrano tecnologie di sicurezza, hanno case in alluminio e una risoluzione elevata di schermo. Attraverso un’apposita penna dual-pen consentono di prendere appunti direttamente su tablet o sul tradizionale foglio di carta, trasferendoli poi tra i file del dispositivo.


HP, le nuove dimensioni della Mobility - Ultima modifica: 2015-10-25T15:43:13+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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