Heroes, meet in Maratea il bilancio del festival

La seconda edizione di Heroes, meet in Maratea si è chiusa sabato, con un bilancio di oltre 150 ospiti, 500 startupper e 1000 partecipanti

La seconda edizione di Heroes, meet in Maratea – primo Coinnovation Festival dell’Euro-Mediterraneo – si è chiusa sabato, con un bilancio di oltre 150 ospiti, 500 startupper e 1000 partecipanti. Il vento dell’innovazione ha travolto i presenti, portandoli a confrontarsi sui più temi di maggiore attualità economica e sociale.

Oltre 100 eventi, dislocati in 10 aree differenti allestite per l’occasione. Filo condutture del programma, l’Interazione tra l’Uomo e la Macchina, qui intesa come esaltazione delle facoltà umane tramite una fusione costruttiva con l’elemento tecnologico.

Il tema è stato affrontato nelle sue diverse declinazioni nel corso di interviste, keynote speech, tavole rotonde e workshop. Si è parlato, tra gli altri, di Industria 4.0, Intelligenza artificiale, Fintech, Big Data, Cyber Security e Trasferimento tecnologico. Un suggestivo scenario ha accolto startupper, piccole e medie imprese, ricercatori, digital talents, policy makers e investitori.

Un’occasione di incontro e confronto, per quella che si prefigura come una vera e propria piattaforma collaborativa che proseguirà ben oltre l’evento.

Ospiti nazionali e internazionali a Maratea

Ampio spazio agli ospiti internazionali, tra cui l’ideatore del Couchsurfing a livello internazionale. Si tratta di Casey Fenton, che con il suo intervento sulla fiducia ha ispirato la platea: “Quando ti puoi fidare delle persone, non sai quali incredibili cose succedono”.

Decisamente suggestivo l’intervento di Oliviero Toscani, tra i principali fotografi al mondo, che ha catturato l’attenzione dei presenti interrogandosi sul concetto di bellezza. Le sue parole hanno colpito come spade fendenti: “Quanto tempo dedicate al giorno all’ispirazione e all’immaginazione? Ormai si ascoltano solo i social, quello che la gente dice o dice di pensare. Non c’è modo migliore per uccidere l’immaginazione”.

In tema di Artificial Intelligence, Marco Grossi di Facebook ha rivelato come il social media più diffuso al mondo si stia muovendo verso nuove frontiere, consentendo, ad esempio, alle immagini di interagire con i non vedenti. Un argomento che ha interessato anche Janusz Marecki, Google DeepMind, protagonista di un intervento sulle potenzialità di utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e delle Neuroscienze nei diversi settori produttivi.

Con Savannah Peterson, Savvy Millennials, la riflessione è caduta poi sulle grandi comunità d’acquisto. Un tema influenzato dall’affermazione di una nuova generazione di leader, composto proprio dai cosiddetti Millennials. Secondo la fondatrice del blog seguito in tutto il mondo, il passaggio comporta l’adozione di un linguaggio nuovo e vincente. Dello stesso parere Chris Walts, Ogilvy London, secondo cui i brand devono abbandonare vecchi modelli e orientarsi verso lo storytelling.

Centrale il tema Industria 4.0, che ha interessato, tra gli altri, Rui P. G. Pereira, Google. Per il poliedrico progettista l’Interazione Uomo-Macchina trova la sua massima espressione nella Wearable Technology. Arriva dal Quantum Artificial Intelligence Lab NASA Davide Venturelli, che in Silicon Valley investiga le applicazioni dei computer quantistici. Con Elias Carayannis, George Washington University School of Business, il focus si è spostato invece sulle potenzialità dell’Open Innovation. Per Pier Luigi Dal Pino, Microsoft, la sfida per l’Italia sulla Digital Transformation è perseguire una visione sistemica di piano industriale sul digitale che valorizzi le potenzialità dei territori, ponendo al centro il Dna del Paese e le startup come motore per l’innovazione.

Si fa un salto nei nuovi modelli di business creati dalla Digital Transformation con Matteo Sarzana, Deliveroo, secondo cui l’evoluzione di settori tradizionalmente legati al prodotto non può che andare verso l’offerta di servizi sempre più efficienti e personalizzati. Con Davide D’Atri, Soundreef, l’attenzione si è spostata sui nuovi modelli di fruizione musicale. Il discorso sul tema si è orientato poi sui trasporti, con la voce di Fabio Maccione, Flixbus. E poi, ancora, Giuseppe Di Domenico, CSA, con il suo speech contestualizzato nell’evento dedicato all’innovazione tecnologica per il benessere e la salute.

Inoltre, tra i tanti workshop in programma, quello di Polina Raygorodskaya, Wanderu, sul Fundraising per le startup. Con Armin ZadakBar, The Armin Bar, è la volta delle tecniche del Growth Hacking.

Tra gli altri ospiti che hanno raggiunto Maratea, Ashley Sprague, Quora, Mary Stafford, JWT London, Michelangelo Tagliaferri, Accademia di Comunicazione, Nicola Losito, IBM, Oscar Di Montigny, Banca Mediolanum, Sofie Lindblom, Ideation 360.

Heroes Prize Competition

Ampio lo spazio riservato alle startup con l’Heroes Prize Competition.

Hanno risposto alla call 130 startup, 51 sono quelle che hanno partecipato alla gara presentando a Maratea il proprio progetto nel corso delle Pitch Competition che si sono svolte nei primi due giorni dell’evento, 5 le finaliste, protagoniste di un pranzo molto coinvolgente in cui loro compito è stato convincere le famiglie marateote della bontà della propria idea.

In prima posizione, Fluidia, con la sua soluzione per lo sviluppo, la validazione e la commercializzazione di nuovi test molecolari utili per la diagnosi e la prognosi di malattie umane. Per il team, proveniente da Bari, un premio in beni e servizi pari a 20 mila euro.

Il Coinnovation Lab

E poi, ancora, il Coinnovation Lab, dedicato quest’anno a Education 4.0.

Un vero e proprio tavolo di co-progettazione multistakeholder per l’innovazione dei sistemi educativi. Realizzato in collaborazione con Little Genius International, ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Nicola Christian Rinaldi e Ruhma Yusuf Rinaldi, Little Genius International, Cosimo D’Ercole e Antonella D’Ercole, Lucana Sistemi, Fabio Simonelli, Ulule, Giovanna Roversi, Microsoft Italia, Carlo Frinolli, nois3, Massimo Temporelli, TheFabLab.

Comunicazione politica

Spazio anche alla formazione in ambito politico, con la giornata sostenuta da Coca-Cola Italia, Fastweb e Microsoft e dedicata all’analisi dei nuovi strumenti di comunicazione digitale, dai profili social al web marketing.

Orientato a fornire la cassetta degli attrezzi per la gestione efficace della comunicazione politico-elettorale, l’incontro fa parte di un programma di formazione destinato agli amministratori locali. La sessione è stata aperta da Mario Polese, Consiglio Regionale della Basilicata, Claudia Pollio, Fastweb, Cristina Camilli, Coca-Cola Italia, Pier Luigi Dal Pino, Microsoft.

HeroesFest

Ma non finisce qui. Con HeroesFest, il programma parallelo dedicato all’intrattenimento, le serate sono state accompagnate da piacevoli incontri culinari e musicali.

Su una terrazza affacciata sul mare, gli ospiti si sono dati appuntamento per assaggiare le creazioni al confine tra tradizione e innovazione di Alida Gotta, ex finalista di Masterchef Italia e ora food influencer. Poi, ancora, l’esibizione del Joe Bastianich Project, in cui il poliedrico ristoratore ha smesso i suoi panni più noti per vestire quelli di musicista. É stata poi la volta di TY1, disk jokey e produttore, in scena con un DJ set, e di Clementino, con un coinvolgente showcase.

E poi, ancora, le performance di Theatre Storytelling sui grandi fenomeni imprenditoriali delle aziende dot-com curate da GO2MKT, mobile agency ideatrice del progetto Companies Talk.

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Heroes, meet in Maratea il bilancio del festival - Ultima modifica: 2017-09-28T16:38:37+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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