Nuovi colori delle regioni: solo cinque regioni arancioni, 16 in giallo

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà in giornata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da lunedì 1 febbraio

Nuovi colori delle regioni previsti dopo il calo di contagi registrato in Italia per la seconda settimana consecutiva. Con l’indice RT sotto 1 (0,84) solo quattro Regioni e una Provincia restano in arancione: Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e provincia di Bolzano. Tutte le altre sono gialle. Quelle che si trovavano in quella condizione da alcune settimane, e cioè Campania, Toscana, Molise, Basilicata e Provincia di Trento e tutte le altre che invece scendono a quel livello questa settimana: Lazio, Piemonte, Val d’Aosta, Marche, Friuli, Abruzzo, Lombardia, Veneto, Emilia, Calabria e Liguria.

Le nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da lunedì 1 febbraio (e non da domenica 31 gennaio, come si pensava in un primo momento, in linea con le scansioni temporali delle ultime ordinanze.

Nuovi colori delle regioni, gli indici RT

nuovi colori delle regioniAbruzzo 0,81, Basilicata 0,91, Calabria 0,82, Campania 0,97, Emilia 0,77, Friuli 0,68, Lazio 0,73, Liguria 0,87, Lombardia 0,84, Marche 0,88, Molise 1,51 (ma con un intervallo inferiore di 1,16), Piemonte 0,82, Provincia di Bolzano 0,8, Provincia di Trento 0,56, Puglia 0,9, Sardegna 0,81, Sicilia 0,98, Toscana 0,95, Umbria 0,96, Val d’Aosta 0,82, Veneto 0,61.

Secondo le previsioni, la Lombardia sarebbe dovuta rimanere in zona arancione, poiché la collocazione in questa zona era arrivata il 22 gennaio. Come noto, non si può cambiare colore — andando verso una zona con norme meno rigide di contenimento della pandemia — prima che siano trascorse due settimane. Ma il ministero ha considerato come settimana in «arancione» anche quella tra il 17 e il 24 gennaio, quando la Lombardia fu in zona rossa per un errore. Con i nuovi colori delle regioni anche Lazio e Piemonte, che rischiavano di rimanere in zona arancione, sono invece passate in zona gialla. Secondo il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, «le curve» di contagi e decessi “decrescono ma molto lentamente. Dunque l’epidemia resta in una fase delicata e non ci dobbiamo rilassare troppo, ma mantenere una grande attenzione“.

Cosa si può fare in zona gialla?

In zona gialla ci si può spostare liberamente durante il giorno, sia all’interno del Comune sia all’interno della Regione. Rimane il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. L’autocertificazione per gli spostamenti servirà dunque solo in quella fascia oraria. Rimangono chiusi i centri commerciali nel weekend ma riaprono i bar e i ristoranti (non oltre le 18).

 

Riaprono musei e mostre (dal lunedì al venerdì, e solo con ingressi contingentati). i negozi sono aperti (come detto nei centri commerciali lo sono solo durante i giorni feriali). Ci si può anche muovere per andare a trovare amici e parenti, in ambito regionale, spostandosi verso una sola abitazione privata abitata e una sola volta al giorno, “nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi”.


Nuovi colori delle regioni: solo cinque regioni arancioni, 16 in giallo - Ultima modifica: 2021-01-29T21:00:08+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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