Google Toolkit, vademecum per implementare siti e app

Da Stephen Griffiths, esperto mobile di Google, un Google Toolkit per spiegare alle imprese come muoversi per implementare lo sviluppo di app e siti

In uno scenario in continua evoluzione, è importante che le aziende prendano le giuste decisioni per determinare, progettare e sviluppare il tipo di sito web o di app per dispositivi mobili più appropriato in base agli obiettivi di business, considerato che una volta intrapreso un percorso, coinvolgerà l’azienda per alcuni anni. Lo racconta Stephen Griffiths, Mobile Transformation Expert, Emea Google, in un post Google Toolkit pubblicato in concomitanza con il Mobile World Congress di Barcellona.

Primo passaggio: la produzione

È possibile seguire due percorsi produttivi principali: la creazione di un sito web o la creazione di un’app per dispositivi mobili. In alcuni casi potrebbe rivelarsi necessario creare entrambi, come prodotti differenziati (che non si escludono a vicenda). I punti salienti da prendere in considerazione sono:
> Iniziare dal cliente e diventare “ossessionati” dalla sue esigenze
La decisione in merito al percorso di produzione da intraprendere dovrebbe basarsi sulla conoscenza e sulla comprensione dei problemi che si sta tentando di risolvere per i clienti. A tale scopo, bisogna coinvolgere il cliente e interagire con lui
> Ripensare la propria proposta in base alle funzionalità specifiche di ogni prodotto
Riconoscere che ogni prodotto ha funzionalità e potenzialità uniche e svolge un ruolo diverso lungo il ciclo di vita del cliente (un sito per desktop non è un sito per dispositivi mobili che, a sua volta, non è un’applicazione)
> Stabilire un obiettivo in base alla copertura o alle funzioni
Se l’obiettivo è la copertura, un sito può sfruttare l’immensa portata del Web e favorire le vendite occasionali tramite la rete di ricerca e i canali social. Se invece l’obiettivo sono le funzioni, un’app nativa può sfruttare gli ultimi sensori e servizi e favorire la maggior parte delle vendite ripetibili e il coinvolgimento È possibile coinvolgere nuovamente i clienti in modo proattivo sullo smartphone, aggiornando la propria app, con widget pertinenti o notifiche. Se l’obiettivo riguarda sia la copertura che le funzioni, è opportuno tenere in considerazione il percorso dell’applicazione web

Secondo passaggio: la progettazione

La proliferazione e la crescente frammentazione dei dispositivi utilizzati rendono la progettazione per il digitale complessa come mai prima d’ora. Oltre alle nuove piattaforme, tra cui le smart TV e gli smartwatch, occorre supportare nuovi tipi di input e contesti. Gli utenti visualizzano e toccano le piattaforme a diverse distanze e con differenti posture, mentre le dimensioni e gli orientamenti dello schermo annoverano combinazioni quasi illimitate. I punti salienti da prendere in considerazione per orientarsi tra i diversi percorsi di progettazione sono:
> La complessità è la nuova, difficile realtà che deve essere accettata per sviluppare progetti avendo piena consapevolezza del comportamento del consumatore. La frammentazione è evidente nell’ambito di piattaforme (ad esempio desktop, smartphone, smartwatch), dispositivi (ad esempio smartphone iOS e Android), dimensioni, orientamenti e risoluzioni dello schermo, metodi di immissione (ad esempio, mouse, tocco, voce) e posture (sono molti i modi per tenere in mano o interagire con uno smartphone) e così via.
> I percorsi più flessibili e sostenibili per un sito sono quelli di design responsivo e adattivo, ovvero un approccio di design flessibile e sostenibile, che utilizza griglie fluide per riformattare e posizionare gli elementi, tra cui immagini, elementi multimediali e contenuti, a seconda del dispositivo dell’utente
> Il material design è un percorso di progettazione dell’interfaccia utente che unifica e rende coerenti le esperienze tra vari dispositivi, per il Web e le app native. Il linguaggio visivo del material design consente a ciascun dispositivo di riprodurre, in modo visivamente diverso, lo stesso sistema di base e di uniformare l’interfaccia utente tra vari dispositivi, siti web e applicazioni native. L’approccio di progettazione deve dare la priorità ai dispositivi mobili, sfruttando le innate limitazioni dello smartphone, come lo spazio dello schermo, a proprio vantaggio.

Terzo passaggio: lo sviluppo


Lo sviluppo prevede due soluzioni principali: la tecnologia web (codifica con HTML, CSS e JavaScript) e il codice nativo (codifica con Java, Objective C e così via). I siti web e le applicazioni accessibili da browser impiegano tecnologie web, mentre le app per dispositivi mobili installabili da app store possono utilizzare sia codici nativi (nel caso di app native) che tecnologie web (nel caso di applicazioni ibride). I punti salienti da prendere in considerazione per orientarsi tra i diversi percorsi di sviluppo sono:
> Ottimizzare il rendimento tecnico di un sito web con i più recenti strumenti di sviluppo
A differenza di quanto fa la maggior parte delle aziende, che si concentra sull’ottimizzazione dell’esperienza utente e dell’interfaccia utente, è fondamentale porre l’attenzione sulle prestazioni tecniche in primis, per poi migliorare l’esperienza utente e favorire la conversione
> Adottare moderni strumenti di sviluppo per il Web, come Google Polymer, per rendere il sito più simile a un’applicazione o realizzare applicazioni web ad hoc
> Sviluppare applicazioni native ricche di contenuti e funzionalità, sfruttando la vasta popolazione di sviluppatori e gli strumenti di un settore maturo
> Evitare il percorso dell’app ibrida, inferiori a quelle native per prestazioni tecniche ed esperienza utente, a meno che non si debba sviluppare solo applicazioni semplici. Se invece l’azienda ritiene prioritari la velocità e il costo, rispetto all’esperienza del cliente, o ha solo bisogno di sviluppare prototipi o applicazioni semplici per consumatori o dipendenti, il percorso di sviluppo ibrido potrebbe essere più appropriato di quello nativo

In sintesi:

Scegliere accuratamente i percorsi
Una volta intrapreso un percorso, potrebbero essere necessari anni per portarlo a termine
Considera le tue esigenze in materia di copertura e/o funzionalità, sia a breve che a lungo termine
Considera l’impegno e i costi necessari, sia inizialmente (fino al lancio) che continuativamente (ordinaria amministrazione)
Accertati di avere il giusto mix e la preparazione opportuna di progettazione, sviluppo e analisi


Google Toolkit, vademecum per implementare siti e app - Ultima modifica: 2016-02-25T11:00:24+00:00 da Cecilia Cantadore
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