Le riunioni sono noiose, per fortuna ci ha pensato la start-up WorkLife

Spesso le riunioni sono lunghe, noiose, inconcludenti. La startup WorkLife ha creato uno strumento per migliorare le cose

Spesso le riunioni sono lunghe, noiose, inconcludenti.
La startup WorkLife, una delle realtà incubate in Y Combinator, ha creato uno strumento per migliorare le cose.
I punti di forza dell’idea del team di Dave Kashen, Ceo e co-fondatore della startup, sono la sua semplicità, il fatto che non stravolge le abitudini lavorative, l’utilità. Interviene nei tre momenti legati alla riunione: prima, durante e dopo. Prima, tutti i partecipanti possono creare ed editare una lista di argomenti all’ordine del giorno. Durante, è possibile seguire l’agenda, spuntare gli argomenti già affrontati, prendere appunti e assegnare compiti. C’è anche un timer che mostra quanto tempo manca alla fine prevista della riunione.
Una volta terminato l’incontro, WorkLife invia un resoconto a tutti i partecipanti in modo da poter condividere e riutilizzare in futuro gli appunti presi. 
Nessuna di queste funzioni è completamente nuova, ma solo il fatto di avere un’agenda definita e un orologio che tiene il tempo aiuta a rimanere in argomento e a non perdersi in digressioni.
Anche gli appunti condivisi, nella loro semplicità, sono qualcosa di molto utile per proseguire il lavoro nella direzione giusta o per aggiornare anche chi non era presente in riunione.
Al momento il servizio – che funziona anche su dispositivi mobili – è gratuito ma WorkLife sta progettando funzionalità premium a pagamento per il futuro.
“Vogliamo che la nostra tecnologia aiuti le persone ad amare il loro lavoro, migliorare le riunioni è un buon punto di partenza” spiega Kashen (che inizialmente aveva chiamato la soluzione MeetingHero, per poi modificare il nome in WorkLife).

Cecilia Cantadore


Le riunioni sono noiose, per fortuna ci ha pensato la start-up WorkLife - Ultima modifica: 2015-03-19T11:00:28+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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