Coronavirus: l’Antartide è il luogo più sicuro della Terra

In Antartide non c’è il coronavirus e ci si può ancora abbracciare senza il timore di contagi, le testimonianze degli italiani nella base al Polo Sud

Ci si può ancora abbracciare, stringersi le mani, vivere una vita “normale”. Accade in Antartide, l’unico continente totalmente sfuggito alla pandemia di Covid-19. Certo. Trattasi sì del solo continente ancora libero dal coronavirus, ma in cui non si trascorre una vita semplice. Affrontare l’inverno lì è dura, immersi nel buio in un’interminabile distesa di ghiaccio e con temperature che in questi giorni scendono fino a 80 gradi sotto zero.

In Antartide ventotto nazioni hanno installato basi per ricerche scientifiche. Circa 4 mila residenti tra tecnici, scienziati, militari, medici. C’è anche una spedizione italiana, installata nella Stazione Zucchelli tra i ghiacci del Polo Sud. E sono proprio loro a parlare intercettati dall’Ansa. “Qui possiamo ancora abbracciarci” – dice Loredana Faraldi, anestesista e rianimatrice dell’ospedale Niguarda di Milano. “Qui sono utile, ma lì potrei dare una grande mano“. I sentimenti provati da ogni membro dell’equipaggio sono contrastanti, mentre la pandemia colpisce i loro Paesi. “Non è facile descriverli. Da un lato ci si sente privilegiati perché qui non è arrivato il coronavirus, ma questo sentimento è sopraffatto dal dispiacere di non poter essere vicini ai nostri affetti. Sappiamo di essere lontani e di non poterli aiutare“.

missione in antartide non c'è coronavirus

La Faraldi è una dei quattro italiani che fanno parte dell’equipaggio della base, che si trova nel plateau antartico, gestita dal Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra), frutto della collaborazione di Enea e Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), e dall’Istituto polare francese ‘Paul Émile Victor’ (Ipev). Con Loredana Faraldi sono presenti il fisico dell’atmosfera Alberto Salvati, il meccanico Andrea Ceinini e l’informatico Luca Ianniello. Per il resto l’equipaggio è composto da sette fra ricercatori e tecnici francesi e da una ricercatrice olandese dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa).

“Quando siamo partiti le nostre famiglie erano preoccupate per noi, ma ora accade il contrario. Ci dicono ‘per fortuna lì siete al sicuro’ e siamo noi a essere in pensiero per loro” racconta Alberto Salvati.

Il luogo più sicuro dal coronavirus

In Antartide le spedizioni scientifiche si installano stabilmente da ottobre a fine febbraio, la stagione primaverile ad estiva laggiù. Non ci sono stati contatti con il resto del mondo in questi mesi e per questo il personale internazionale è rimasto alla larga dal nuovo coronavirus esploso a Wuhan a dicembre e poi diventato pandemico. Mantenere l’Antartide pulito dal coronavirus è un impegno decisivo per consentire la permanenza scientifica dell’uomo nella regione. In quelle condizioni curare un paziente aggredito dal virus sarebbe estremamente difficile ed evacuarlo richiederebbe tempi lunghi.


Coronavirus: l’Antartide è il luogo più sicuro della Terra - Ultima modifica: 2020-03-30T12:00:01+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

e-book guida ecm

Non rimanere indietro, iscriviti ora

Ricevi in tempo reale le notizie del digitale

Iscrizione alla Newsletter

controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy

Grazie! Ora fai parte di Digitalic!