IBM medaglia d’oro dei supercomputer

IBM ancora una volta leader nella classifica mondiale dei supercomputer. Nella gara di velocità vince su tutti Sequoia, che raggiunge 16,32 petaflops (un petaflops equivale a un quadrilione di operazioni a virgola mobile al secondo). Ccostruito per la National Nuclear Security Administration, è un sistema Blue Gene/Q a 96 rack dedicato al programma Advanced Simulation and […]

IBM ancora una volta leader nella classifica mondiale dei supercomputer. Nella gara di velocità vince su tutti Sequoia, che raggiunge 16,32 petaflops (un petaflops equivale a un quadrilione di operazioni a virgola mobile al secondo). Ccostruito per la National Nuclear Security Administration, è un sistema Blue Gene/Q a 96 rack dedicato al programma Advanced Simulation and Computing (ASC) per la gestione della riserva di armi nucleari statunitense, un impegno congiunto di LLNL, Los Alamos National Laboratory e Sandia National Laboratory.

Ma i successi di IBM conquistano anche altre importanti posizioni nella Top 500 annunciata alla International Supercomputing Conference (ISC12) di Amburgo.

Al quarto posto a livello internazionale si piazza il SuperMUC, il computer più veloce in Europa installato al Leibniz Supercomputing Center (LRZ). La sua caratteristica principale è una innovativa tecnologia di raffreddamento, non ad aria ma ad acqua calda. Inventata da IBM, consente la costruzione di un sistema 10 volte più compatto a fronte di un consumo energetico del 40% inferiore rispetto a una macchina equiparabile raffreddata ad aria. I suoi server IBM System x iDataPlex Direct Water Cooled dx360 M4, dotati di oltre 150.000 core, possono fornire prestazioni massime fino a tre petaflops.

Queste prestazioni possono accelerare ricerche nei campi più disparati: dalla simulazione del flusso sanguigno dietro una valvola cardiaca artificiale all’ideazione di aerei più silenziosi, fino alla ricerca geofisica, inclusa la comprensione dei terremoti.

Al settimo posto esordisce il sistema di calcolo FERMI, installato al CINECA nel giugno 2012 per la ricerca scientifica e industriale italiana ed europea. Un grande debutto, fra i primi 10, per questo Blue Gene/Q composto da 10.240 sockets PowerA2, 1.6GHz di frequenza, ciascuno con 16 core, per un totale di 163.840 computing core e una peak performance di sistema di 2,1 PFlops.

Per ospitare il sistema FERMI, particolare attenzione è stata data alla progettazione della infrastruttura di raffreddamento del data center del CINECA, realizzata con una combinazione di raffreddamento a liquido e raffreddamento ad aria. La combinazione della infrastruttura del data center con l’alto livello dei Flops per Watt del BG/Q ha come risultato un PUE estremamente efficace, nell’ordine di 1.15.


IBM medaglia d’oro dei supercomputer - Ultima modifica: 2012-06-19T14:49:32+00:00 da Francesco Marino
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