École 42, come funziona la scuola di coding senza professori

L’Università École 42 è la creazione di Xavier Niel, per entrare si supera un test tipo “hunger games” ecco come funziona la scuola gratuita del futuro

École 42, è una suola per programmatori senza insegnanti, atipica, diversa da tutte le altre a cominciare dall’arredamento: una collezione provocatoria di street-art, un distributore di preservativi alla reception, infiniti iMac a perdita d’occhio e un mormorio costante e palpabile proveniente dai circa 1.000 studenti presenti nell’edificio.

Ecole 42 test , com’è

École 42 è alla seconda settimana de La Piscina, un test in stile Hunger Games della durata di un mese che gli studenti devono superare per ottenere un posto presso questo istituto. Non sono richieste qualificazioni particolari o speciali doti per richiedere di accedere e coloro che sono alla fine ammessi possono frequentare l’istituto gratuitamente dai tre ai cinque anni. Circa l’80% degli studenti ottiene un lavoro prima ancora di aver completato i corsi e il 100% hanno un’occupazione al termine del periodo di studio.

École 42 : l’idea di Xavier Niel

Questa università è la creazione di Xavier Niel, un miliardario francese che ha speso circa €48 milioni per il campus parigino e una cifra simile per una scuola nella Silicon Valley che si aggira intorno ai €46 milioni. Niel è il fondatore di Free, il secondo più grande internet provider della Francia; è un imprenditore seriale continuamente alla ricerca dei migliori e più brillanti talenti. Nel 2013, non riuscendo a trovare i talenti necessari, ha dichiarato che il sistema educativo francese era malfunzionante e che avrebbe cercato di sistemarlo, almeno in parte.

Il risultato è qualcosa di assolutamente diverso da qualsiasi altra scuola francese o di altra parte del mondo.

École 42 Parigi

Xavier Niel

Nicolas Sadirac : École 42 una scuola diversa

“Noi non insegniamo nulla” dice Nicolas Sadirac, direttore dell’École 42; “gli studenti creano quello che gli serve continuamente,” prosegue.

Alle 8.42 ogni mattina, agli studenti viene assegnato un progetto digitale da completare. Gli studenti hanno 48 ore per terminarlo, quindi devono destreggiarsi sempre fra diversi compiti nello stesso periodo di tempo, un po’ come succede nella vita reale.

Il nome dell’istituto proviene dalla “risposta definitiva alle questioni della vita, dell’universo e di tutto” del romanzo di fantascienza umoristica Guida Galattica per Autostoppisti. La risposta è 42.

Non essendoci insegnanti, è compito degli studenti di trovare la giusta soluzione e la giusta strada per ottenere i risultati necessari. Tutto è giudicato dai colleghi. “Gli studenti gestiscono il loro tempo come meglio credono”, afferma Sadirac; “è tutto totalmente auto-organizzato”, prosegue. In termini educativi, École 42 è al contempo un modello di apprendimento basato sui progetti e risultati e anche una modalità di apprendimento peer-to-peer.

Ecole 42 piscine 2017

La scuola è basata al 100% sul merito: nella più recente ondata di studenti, 64.000 hanno affrontato un test logico online per la prima qualificazione per l’accesso, più di 20.000 sono passati, ma la scuola ha ammesso solo i primi 3.000 per via di ristrettezze di spazio. I 3.000 inizialmente ammessi alle selezioni hanno dovuto, in turni di un mese, 1.000 alla volta, completare progetti digitali e solo un terzo, coloro che hanno dimostrato le migliori prestazioni, sono stati ammessi all’istituto. Di questi ultimi il tasso di abbandono si è aggirato fra il 5 e il 15%.

Nonostante inizialmente questa università richiedesse agli studenti di apprendere un set minimo di abilità prima di completare il percorso, adesso ne ha cancellato l’obbligo. L’istituto prevedeva anche periodi di gruppo di 1 anno, ma anche eliminato l’aspetto temporale, poiché gli studenti lavorano a ritmi differenti.

Scuola 42 test di ingresso

Il curriculum è soggetto a gamification e Sadirac lo descrive come World of Warcraft, ma dove le segrete sono state sostituite da progetti digitali. Ci sono dei moduli (integrazione tecnologica, Intelligenza Artificiale) e linguaggi (Python, C, Java, Docker-tech).

Per potersi far correggere i progetti, gli studenti devono utilizzare “punti di correzione” che possono guadagnare correggendo i progetti di qualcun altro. Se avviene un illecito disciplinare, gli studenti devono far girare una ruota per sapere quale sarà la loro punizione, fra cui: “prendi gli ordini alla macchinetta del caffè,” oppure “pulisci le finestre con lo spazzolino.” Comportamenti positivi, invece, fanno guadagnare “punti di portafoglio”, che possono essere spesi dagli studenti.

In contrasto con il preconcetto che tutte le grandi innovazioni iniziano nella Silicon Valley, École 42 ha esordito in Francia, prima che in California, dove il campus a Fremont ha aperto l’anno scorso, tre anni dopo la sede di Parigi.

École 42 Parigi

A chi importa delle scuole di programmazione?

Le scuole in giro per il mondo cercano di decidere quali abilità i ragazzini debbano imparare nel corso del loro percorso di studi. Molti contrasti inoltre si formano in merito a quali skill dovrebbero avere priorità rispetto ad altre, ma le varie opinioni riescono a essere concordi su un mix di: collaborazione, creatività, pensiero critico, comunicazione e iniziativa. Mentre molti istituti educativi incorporano questi elementi in sistemi educativi tradizionali, ben pochi sono costruiti con questi principi fin dall’inizio.

Niel ha inteso affrontare due principali problemi: la carenza di talenti della programmazione in Francia e la radicata diseguaglianza, che preclude i migliori impieghi agli studenti più poveri che non possono permettersi di frequentare le Grandes Ecoles, le università d’élite. Nell’affrontare queste tematiche, ha creato una scuola basata sulla collaborazione, la creatività, il pensiero critico e l’iniziativa, in altre parole, una scuola del futuro.

“Che tu abbia un passato criminale, o sia scarso in matematica, dica cose stupide, a noi non importa. Non prendiamo queste cose in considerazione, noi ci basiamo solo su due criteri,” ha proseguito: questi criteri sono la logica e l’innovazione”.

École 42 come una scuola d’arte

Quando Sadirac descrive l’École 42, è facile dimenticarsi che sta parlando di una università.

“Direi che non è principalmente orientata all’apprendimento.”

“Pensiamo sia come una scuola d’arte.”

“La conoscenza è poco utile, pericolosa e rimuove la tua libertà.”

“Dovremmo tentare di non memorizzare le cose, è pericoloso, ti rende meno agile.”

Riuscire a far sì che le informazioni rimangano “appiccicate” nel cervello è una cosa complicata e dura. Rimuovere queste nozioni per far spazio a cose nuove è forse ancora più difficile. Il precedente mestiere di Sadirac includeva la riqualificazione professionale degli adulti. Il più grande impedimento ad apprendere cose nuove è stato, dice, disimparare cosa avevano già in mente. Nel caso specifico: circa il 30% degli studenti arrivano con già delle nozioni ed esperienza di codice, ma, dopo un mese, quelli con esperienza hanno performance non diverse da quelli senza.

École 42 : come una scuola d’arte per la programmazione

Sadirac considera École 42 una scuola d’arte perché la programmazione è più una forma d’arte che scienza, afferma. Due miti che ancora persistono in merito alla programmazione è che devi essere bravo in matematica e che si tratta di uno sforzo solitario. Questi miti sono anche parte di quello che ancora tiene molte donne alla larga dal codice: solo il 10% degli studenti presso École 42 sono donne. L’istituto ha comunque avviato un programma per includere un numero maggiore di studenti donne nel periodo estivo, al fine di dirimere questi preconcetti e interessare u numero maggiore di donne alla programmazione.

La conoscenza è “pericolosa,” dice Sadirac, per via di come la tecnologia è cambiata. Le società prima utilizzavano la tecnologia digitale per trasformare processi esistenti che richiedevano alti livelli di organizzazione e conoscenza, ma non molta creatività. Adesso, invece, mentre le compagnie si stanno re-inventando in modelli che ruotano intorno al digitale, è la programmazione stessa che deve re-inventare i processi e questo richiede che le persone lavorino insieme e pensino con un approccio olistico in merito a come risolvere problemi reali in maniera creativa.

École 42 Parigi

Nicolas Sadirac, direttore di École 42 a Parigi

École 42  come tutto è iniziato

Prima di École 42, Sadirac ha fondato Epitech, una delle principali scuole di programmazione in Francia. Una fondazione contattò la scuola e chiese al suo management se volessero insegnare coding in alcune aree povere di Parigi.

Una delle studentesse del programma di educazione al codice finì a lavorare per Free, l’ISP di Niel. Questa donna entusiasmò tutti e Niel le chiese dove fosse andata a scuola. “Vendevo criceti due anni fa,” disse. Niel riconobbe che troppe persone promettenti venivano tenute lontane dalla programmazione solo perché non erano nate nelle famiglie giuste. Di fatto, in base a quanto denotato dalla OECD, l’Organizzazione internazionale per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo, gli studenti francesi dimostrano uno dei più bassi livelli di appartenenza nel mondo sviluppato per via di un sistema educativo altamente stratificato.

Niel si unì a Sadirac per costruire l’Ecole 42.

Se Niel riuscisse a far funzionare il suo modello di École 42 negli Stati Uniti – il suo obiettivo per la Silicon Valley è di ospitare fino a 10.000 studenti –  penserà ad aprire una filiale anche in Cina.

Altri avamposti di École 42 sono sorti in giro per il mondo indipendentemente: in Romania, in Sud Africa, in Ucraina in Bulgaria e due in Tunisia e Olanda stanno nascendo. Queste scuole devono aderire alla filosofia dell’insegnamento gratuito senza richiesta di esperienze accademiche pregresse particolari e devono poter raccogliere una somma in denaro sufficiente a educare 150 studenti minimo.

I costi di gestione di École 42 a Parigi sono di circa €7 milioni all’anno, poco meno della sorella statunitense. Niel afferma che finanzierà l’istituto per 10 anni, dopo di che spera che un laureato in “stile Mark Zuckerberg” possa finanziare la scuola nel futuro.

Dunque il modello è scalabile se qualcuno di molto ricco lo finanzia dietro le quinte.

Ecole 42 è gratis

Il fatto che École 42 sia gratuita per coloro che sono ammessi è sicuramente un plus, ma 3 anni è altresì un periodo lungo in cu rinunciare a uno stipendio, anche se gli studenti riuscissero a ottenere delle internship durante il percorso. Negli Stati Uniti ci sono circa 95 boot camp di programmazione, in base a quanto riportato da Course Report, dove il percorso è tipicamente molto più breve, circa 14 settimane, ma il costo molto più alto, circa $14.000. Questo modello più tradizionale ha le sue pecche: lo stesso report ha riportato che otto di questo boot camp di programmazione hanno chiuso quest’anno, incluso l’Iron Yard e il Dev Bootcamp, nonostante entrambi avessero un sostegno finanziario significativo.

La New York Code a Design Academy ha proposto un nuovo metodo: coloro che hanno completato i corsi e non ottengono un lavoro dopo il termie degli studi non devono ripagare la scuola, mentre coloro che ottengono un lavoro al termine dei corsi devono pagare l’8% del loro reddito fino al raggiungimento del tuition fee di $15.000.

L’ultimo parametro del successo è di certo il lavoro. Niel è stato descritto come un incrocio fra Elon Musk e Mark Zuckerberg alla francese. A Parigi è un nome e la École 42 è molto nota, quindi, come risultato, molte aziende vengono a cercare talenti pressi questo istituto. “Non c’è alcun problema a trovare lavoro agli studenti”, dice Niel, “e potremmo avere dieci volte la quantità di studenti attuali.” Di fatto i datori di lavoro inviano agli studenti progetti digitali da completare, ad esempio il Ministero della Cultura francese vuole nuove idee su come costruire un museo digitale, il governo francese richiede idee relative alla cybersecurity e PSA, collegata a Peugeot, ha chiesto agli studenti di immaginare come le automobili a guida autonoma potranno cambiare le nostre vite.

L’arrivo in America di Scuola 42

L’anno scorso Niel ha aperto School 42 in Fremont, in California, nel cuore della Silicon Valley. Un video sul sito della scuola mostra un tripudio di celebrità della Silicon Valley che definiscono l’istituto come quello che ci voleva, non ultimi anche Spiegel di Snapchat, Jack Dorsey di Twittere Square e Stuart Butterfield di Slack. “Rimuove i muri” declama Peter Fenton, un partner di Benchmark Capital.

Niel ha sostenuto che uno delle principali sfide negli Stati Uniti è stato il superare la sfiducia delle persone verso quello che è gratis: “quando è gratis, pensano che ci sia dietro sempre qualcosa, una qualche fregatura,” ha affermato Niel. Quando l’Ecole 42 ha aperto, 70.000 ragazzi fra i 18 e i 30 anni hanno fatto richiesta di ammissione, negli USA, invece, si è trattato di poco più di qualche migliaia, ha detto Brittany Bir, il COO di School 42, ad Ars Technica.

Ci sono altri fattori che si oppongono a School 42 negli Stati Uniti, oltre al sospetto verso le cose gratuite, fra cui il fatto che l’istituto non è accreditato e quindi non può aiutare gli studenti con i visti. Gli studenti, inoltre, tendono a essere più grandi e ad avere diplomi universitari di qualche tipo, quindi l’assenza di accreditamento significa anche che non possono mettere in stand-by i prestiti universitari mentre frequentano la School 42.

La più grande sfida, in ogni modo, arriverà nel momento in cui la prima ondata di studenti che hanno terminato studi dovrà cercare lavoro. La competizione nella Silicon Valley è fortissima e Niel non ha in loco la stessa forza che ha in Francia, dove sostanzialmente ha inserito Parigi nella mappa della tecnologia globale.

Per migliaia di giovani, però, che hanno possibilità limitate, School 42 offre di fatto una serie di opportunità altrimenti non disponibili: un’educazione, una comunità e possibilità di apprendere competenze effettivamente richieste nella vita reale dai datori di lavoro.

École 42 Parigi


École 42, come funziona la scuola di coding senza professori - Ultima modifica: 2017-09-06T11:15:26+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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