Come creare lavoro attraverso la Rete

5 milioni di posti di lavoro andranno persi entro il 2020, per via dell’intelligenza artificiale, ma si può creare lavoro attraverso la Rete in nuovi modi

Si può creare lavoro attraverso la Rete?
wef_future_of_jobs-come creare lavoro5 milioni di posti di lavoro andranno persi entro il 2020, per via dell’intelligenza artificiale, della robotica, le nanotecnologie e di altri fattori economico-sociali che cancelleranno l’esigenza di lavoratori umani, ma attraverso la Rete si può creare lavoro, in modi nuovi.
Secondo il report Future of Jobs pubblicato dal World Economic Forum, tuttavia, questi stessi avanzamenti tecnologici creeranno 2,1 milioni di nuove posizioni.

di Emanuela Zaccone

Si perderanno 5 milioni di posti e se ne creeranno 2,1 milioni… se la proporzione tra i due numeri può indurre al pessimismo ad una prima occhiata, è invece preferibile osservare questo cambiamento in prospettiva, come un’opportunità per attivare circoli virtuosi di mutua collaborazione e formazione, una spirare positiva per creare lavoro con attraverso la Rete.

Creare lavoro con attraverso la Rete è possibile

Viviamo infatti in un’epoca storica in cui, come evidente, sono stati abbattuti i confini nazionali, Internet ha dato accesso a conoscenza, contatti, potenzialità precedentemente inimmaginabili. Ma se l’elenco tecnologico sembra essere quello più rilevante, la breve storia della rete dimostra come il fattore umano ne sia cuore e motore. I social network hanno cambiato radicalmente il modo in cui ci connettiamo, condividiamo le idee, i momenti della nostra vita, le notizie, come testimoniamo il reale, costantemente.
Abbiamo contribuito a creare la più grande enciclopedia al mondo, Wikipedia, abbiamo accesso a corsi online altamente specializzati e prestigiosi attraverso piattaforme Mooc come Coursera. Internet ci ha insomma abilitato a diventare fruitori di conoscenza, ma non solo.
Siamo anche distributori: quando scriviamo o modifichiamo una voce su Wikipedia, retwittiamo una notizia, pubblichiamo un tutorial su YouTube, quello che stiamo facendo è proprio contribuire all’attivazione di un circolo positivo di diffusione della conoscenza.

Condividere la conoscenza per creare lavoro

Quale potrebbe essere dunque il ruolo di Internet e di ciascuno nel creare lavoro e lavori? O anche solo di arginare la perdita di lavoro prevista per i prossimi anni? Cosa accadrebbe se restituissimo il privilegio di aver ricevuto una certa formazione, condividendola con chi non ha avuto le stesse opportunità e guidando anche gli altri in questo processo?
In altre parole, cosa accadrebbe se diventassimo mentor oltre che creatori e distributori di conoscenza?
Soprattutto, come realizzare un progetto del genere in un contesto in cui la risorsa più preziosa è il tempo? Uno dei fattori che potrebbero probabilmente spingere verso processi simili è il remote working. Per decenni abbiamo visto dislocare call center, fabbriche e sedi locali in paesi con un più basso costo del lavoro, portando in questi luoghi sì un beneficio ma non offrendo di fatto l’opportunità di accedere a posizioni e conoscenze di un certo livello: in altre parole, in moltissimi casi, si tratta di posti di lavoro che non richiedono alte specializzazioni e che sono facilmente intercambiabili.

Remote working

Il remote working invece offre a chiunque, in tutto il mondo, la possibilità di accedere a lavori qualificati e qualificanti. Se una logica di questo tipo si sposa all’offerta di una formazione da pari a pari – una sorta di “remote mentorship” – allora non si sta semplicemente portando lavoro ma educando allo stesso.
Qual è la prima cosa che si cerca di fare dopo o durante l’esperienza universitaria? In molti casi si cerca uno stage, per apprendere affiancandosi a chi ha più esperienza. Pensiamo al remote working e alla remote mentorship dunque come a una sorta di stage distribuito che può generare un vero cambiamento attraverso gli strumenti digitali.
Portare lavoro e conoscenza significa anche, dal punto di vista delle aziende, poter avere accesso a un bacino di potenziali lavoratori che non conosce confini nazionali.
A patto ovviamente che ci sia anche una crescente diffusione dell’accesso alla rete Internet, aspetto assolutamente non scontato ma su cui si concentrano numerosi sforzi.

Collaborare e condividere anche per il lavoro

Ragionare nell’ottica di una mutua collaborazione, supportata da un concreto impegno di governi, istituzioni, enti privati ad abilitare l’accesso alla Rete a chi ancora ne è tagliato fuori, significherebbe attivare strumenti di mutua collaborazione che arginerebbero il pericolo che chi non sia in grado di adattarsi ai cambiamenti imposti dalla Quarta Rivoluzione Industriale rischi di essere lasciato indietro.
Viviamo in un’epoca in cui la responsabilità del nostro avanzamento come società è anche nelle mani di ciascuno di noi e nella nostra volontà di condividere le conoscenze acquisite.
Nel binomio “Digital Transformation”, la vera spinta all’evoluzione e al cambiamento è abilitata dalla tecnologia ma realizzata dalle persone.


RISORSE

• Internet ci ha abilitato a diventare fruitori di conoscenza, ma non solo. Siamo anche distributori. Quale potrebbe essere dunque il ruolo di Internet e di ciascuno di noi nell’arginare la perdita di lavoro prevista per i prossimi anni? Cosa accadrebbe se diventassimo una rete di mentor?

• Qual è la prima cosa che si cerca di fare dopo o durante l’esperienza universitaria? In molti casi si cerca uno stage, per apprendere affiancandosi a chi ha più esperienza. Pensiamo al remote working e alla remote mentorship dunque come a una sorta di stage distribuito che può generare un vero cambiamento attraverso gli strumenti digitali.

• Siamo in un momento storico in cui la responsabilità del nostro avanzamento come società è anche nelle mani di ciascuno di noi e nella nostra volontà di condividere le conoscenze acquisite.

*Social TV Entrepreneur, Social Media Strategist & Analyst
Digital Entrepreneur, Co-founder e Social Media Strategist di TOK.tv.
Ha oltre 7 anni di esperienza come consulente e docente in ambito Social Media Analysis e Strategy per grandi aziende, startup e università.
Nel 2011 ha completato un Dottorato di Ricerca tra le università di Bologna e Nottingham con una tesi su Social Media Marketing e Social TV.


Come creare lavoro attraverso la Rete - Ultima modifica: 2017-04-26T07:52:11+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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