Play Copy. Il convegno per non mettere in pausa la buona scrittura

Sabato 4 febbraio, a Roma, si è tenuto Play Copy il primo convegno/ workshop per non mettere in pausa la buona scrittura aziendale.

Vogliamo iniziare a raccontare questa giornata con le parole del mago Walter Klinkon: “Per avere cose che non hai mai avuto, devi fare cose che non hai mai fatto”. E così, per Play Copy, il team di Pennamontata si è buttato in qualcosa di nuovo: un evento dentro uno spazio televisivo, un format più vicino a uno show che a un convegno, con tanta pratica, tante risate e un pizzico di magia. Cosa ne è venuto fuori? Un convegno davvero originale.

11 speaker hanno incontrato 400 persone, tra presenti in sala e in streaming, per chiacchierare su tematiche connesse alla scrittura. Per parlare e lavorare insieme. Ma prima di accennare a cosa si è detto a Play Copy, vogliamo darti giusto due informazioni sul luogo dell’evento. Perché non è stato scelto a caso. Play Copy si è tenuto al Tag Cinecittà, dentro quello che era uno studio televisivo. Il pubblico, seduto sulle gradinate, abbracciava il palco: a un convegno sulle parole bisogna essere vicini abbastanza per poter comunicare.

Poi bisogna conoscersi. E così ogni relatore è stato introdotto da una presentazione speciale animata dalle voci dei doppiatori di Voxfarm. Nessun preambolo in pompa magna, ma delle intro divertenti, per rompere il ghiaccio e far conoscere al pubblico ciascuno speaker. E a giudicare dai sorrisi dei presenti, i video sono piaciuti. Dopo le presentazioni, via con gli interventi: alcuni brevi di 20 minuti, altri più lunghi, di 50, con una parte dedicata all’esercitazione. Si sono dati da fare davvero tutti (in sala e in streaming) e i relatori hanno dispensato più feedback possibili (forse alcuni di loro stanno ancora correggendo compiti).

Durante Play Copy si è parlato di parole in tutte le salse: di quelle che colpiscono al cuore (Carlotta Politano), di quelle per gestire una crisi (Valentina Falcinelli), di quelle giuste per presentarsi (Leonardo Luccone), delle parole adatte per scrivere un’email di risposta a un cliente o una newsletter (Annamaria Anelli). Si è cercato di far luce su come impostare una strategia di comunicazione misurabile (Paolo Zanzottera) e una editoriale su LinkedIn (Valentina Falcinelli e Federica Fiorillo). Non solo. Si è sondato con serietà l’universo dell’ironia (Nicola Bonora) e poi è stata la volta delle fake news con uno dei redattori del celebre Lercio.it (Alfonso Biondi). E ancora, relatori e partecipanti hanno fatto un viaggio tra le parole che creano brand (Carlotta Silvestrini) e tra quelle che descrivono l’invisibile (Sarah McCartney). Daniela Montieri ed Eliana Pavoncello hanno raccontato il loro impegno nella creazione dell’Associazione Italiana Copywriter, mentre il mago Walter Klinkon ha dato una lezione molto importante: siamo tutti un po’ maghi quando impariamo a credere in noi stessi.

Alla prossima edizione di Play Copy. E chissà che non ce ne sia un’altra ancora nel 2017…


Play Copy. Il convegno per non mettere in pausa la buona scrittura - Ultima modifica: 2017-02-11T12:12:19+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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