L’AI prevede la disposizione delle cellule staminali umane

Le strutture delle cellule staminali possono variare in modo ampio, anche nel momento in cui queste sono geneticamente identiche. Questa scoperta potrebbe rivelarsi fondamentale per prevenire l’insorgenza di malattie come il cancro.

Ma come si fa a sapere in che cosa una cellula staminale sarà simile ad un’altra fino a quando non sarà formata? Ecco in quale ambito l’Istituto Allen vuole mettersi a disposizione: lanciando una banca dati online, l’Allen Cell Explorer, all’interno della quale l’apprendimento profondo dell’intelligenza artificiale (AI) prevede la disposizione delle cellule staminali umane. Sarà quindi sufficiente individuare un paio di strutture, come la posizione del nucleo, ad esempio, per compilare il resto dell’interno di una cellula.

Il team ha imparato il modo attraverso il quale addestrare il proprio sistema AI per le modifiche dei geni. Dopo aver fatto convertire le cellule adulte allo stadio di cellule staminali, i ricercatori hanno contrassegnato i geni per rendere le strutture delle cellule luminose e monitorarne la struttura.

Tutto questo ha contribuito a individuare la chiara relazione che intercorre tra le posizioni delle strutture cellulari, rendendo inoltre possibile la previsione di come si sarebbe sviluppata una cellula staminale.

Si trattava quindi di insegnare all’intelligenza artificiale come comprendere questa relazione, utilizzando esempi reali per poi verificare che ci si trovasse sulla strada giusta.

Attualmente ci sono migliaia di immagini del Cell Explorer e gli scienziati stanno programmando di estendere il Cell Explorer ad altre immagini delle cellule staminali mentre si sviluppano nella loro forma adulta. Questo potrebbe consentire di individuare i processi chiave che consentirebbero di capire il modo in cui certe malattie si sviluppano.

Nel caso in cui il database dovesse avere successo, si potrebbe intravedere la prospettiva di creare trattamenti più mirati ed efficaci per quelle condizioni che un tempo erano un mistero.


L’AI prevede la disposizione delle cellule staminali umane - Ultima modifica: 2017-04-09T08:05:19+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

Recent Posts

AI Accelerator: l’umanesimo dell’AI. Il 9 ottobre scoprite con BlueIT come usare davvero l’AI

Arriva l'evento AI Accelerator 2025: AI Accelerator - l’umanesimo dell’AI tra etica, sicurezza ed esperienze,…

4 giorni ago

Intelligenza artificiale nel canale IT: tutti i dati della ricerca esclusiva

Il 50% dei clienti mostra interesse medio verso l'AI, ma solo il 38,8% dei rivenditori…

7 giorni ago

AI e Innovazione: Roma diventa la capitale del futuro con DESTINATION AI

Intelligenza artificiale: il 23 settembre a Roma DESTINATION AI di TD SYNNEX, trend, casi d’uso…

7 giorni ago

iPhone 17 Pro: prezzo, design e caratteristiche del primo vero upgrade di design dal 2020

Il nuovo iPhone 17 Pro segna una svolta epocale: addio al titanio, torna l'alluminio per…

1 settimana ago

iPhone Air, l’iPhone più sottile di sempre dal design innovativo

iPhone Air non è solo l'iPhone più sottile di sempre, celebra il ritorno di Apple…

1 settimana ago

Apple per le PMI italiane: la semplicità come leva competitiva

Come la semplicità di Apple aiuta le PMI italiane: ecosistema integrato, zero-touch, TCO più basso…

1 settimana ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011