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Digitalic n. 132 Mobility: L’insostenibile leggerezza della tecnologia

Lo smartphone, lo smartwatch, il laptop non sono più strumenti: sono estensioni; delle nostre idee, del nostro lavoro, della nostra identità.
Non li accendiamo: li viviamo.

Una volta, la tecnologia era un altare: grande, statico, inavvicinabile. Per accedervi, bisognava inchinarsi: fisicamente (nei templi informatici aziendali) e culturalmente (nell’apprendimento iniziatico del linguaggio macchina).
Oggi la tecnologia è mobile. È nella borsa, in tasca, sul polso e soprattutto, è intima.

Una volta era il peso l’elemento determinante per decretare se una tecnologia fosse davvero “mobile”, insieme all’autonomia e alla connettività. La leggerezza era la caratteristica fondamentale e oggi questo elemento si arricchisce di nuovo significato. La tecnologia che ci porteremo dietro non sarà solo quella più leggera, ma quella in grado di alleggerirci.

L’AI sta entrando nei nostri strumenti portatili, silenziosa, trasversale, rivoluzionaria, come un alleato invisibile che ottimizza, prevede, consiglia.
I nostri dispositivi mobili non sono più solo terminali di calcolo, ma terminali di pensiero con la loro capacità di apprendimento, di dialogo, di previsione.

L’Intelligenza Artificiale sta cambiando radicalmente la tecnologia anche quella mobile, non tanto aggiungendo funzionalità, ma trasformandone l’essenza.

L’AI nei nostri dispositivi personali ci alleggerisce e non nel senso superficiale del termine.
Ci alleggerisce nel profondo: libera la nostra mente dalla zavorra dei compiti ripetitivi.
Ci risparmia passaggi, ricerche, ripetizioni, elimina frizioni, ci restituisce il tempo, parte del tempo che l’iper-connessione ha occupato.

La vera mobilità non è solo spostarsi fisicamente, è anche muoversi mentalmente con più leggerezza, con meno difficoltà, con maggiore velocità.
L’AI porta nei nostri dispositivi mobili una nuova leggerezza cognitiva, fatta di automatismi intelligenti, suggerimenti mirati, decisioni semplificate.

La mobilità ha cambiato le aziende, i modelli di business, le abitudini, ora l’intelligenza artificiale si appresta a farlo nuovamente, in modo ancora più radicale quando è utilizzabile anche in movimento, si preannuncia una nuova ondata di leggerezza, saremo in grado di sostenerla?


Digitalic n. 132 Mobility: L’insostenibile leggerezza della tecnologia - Ultima modifica: 2025-05-27T17:37:13+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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