In tempi recenti è stata compiuta una vera e propria rivoluzione in tema di richiesta di referendum. Grazie all’introduzione dell’utilizzo della firma digitale, infatti, coloro che desiderano firmare e appoggiare una causa possono farlo comodamente dal proprio device, senza doversi recare fisicamente presso i banchetti che un tempo erano deputati alla raccolta delle firme. Una svolta senza precedenti, che ha permesso alla prima proposta di referendum che ha beneficiato di questa nuova metodologia – quella sull’eutanasia, lanciata dall’Associazione Luca Coscioni – di raggiungere e addirittura di superare l’obiettivo delle 500mila firme in pochissimo tempo. Un’innovazione di cui andar fieri in Italia, dato che il Belpaese è tra i pochissimi Stati al mondo – e l’unico in Europa – che attualmente consentono di raccogliere digitalmente le firme per le proposte referendarie.
Firmare una proposta di referendum online è molto semplice poiché coloro che desiderano farlo devono possedere soltanto uno SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale che molti utilizzano già per accedere ai portali istituzionali (INPS, enti della pubblica amministrazione, Agenzia delle Entrate…) ma anche all’app IO, ai più nota in quanto necessaria per partecipare al cashback di Stato o per ottenere il green pass.
Grazie allo SPID è quindi possibile firmare in modo virtuale una proposta di referendum, semplicemente collegandosi al sito indicato per la raccolta delle firme referendarie che i promotori mettono a disposizione dei cittadini. Tutto ciò è consentito poiché la firma digitale che lo SPID permette di utilizzare è una firma elettronica qualificata, che garantisce l’autenticità di chi la sta apponendo.
Una volta raggiunto il sito della proposta di referendum che si desidera firmare, è necessario inserire alcuni dati preliminari (indirizzo e-mail, regione e città in cui si vive e Comune in cui si è iscritti ai registri elettorali). L’indirizzo e-mail deve essere valido e corretto poiché è presso di esso che si riceve subito dopo una mail che contiene un link. Cliccando su tale link comparirà una pagina che chiederà di identificarsi attraverso lo SPID e soltanto allora sarà possibile firmare. Se l’operazione è andata a buon fine, si riceverà ulteriore mail di conferma nella propria casella di posta.
Grazie all’introduzione della firma digitale per referendum è lecito attendersi una crescita esponenziale di richieste di sottoscrizione per le cause più varie. Al momento, ad esempio, è altresì possibile firmare le proposte di referendum per la legalizzazione della cannabis e per l’abolizione della caccia.
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