Green Pass: come ottenerlo, quanto dura e a cosa serve

Il Green Pass è stato istituito dal decreto legge dello scorso 22 aprile, la certificazione verde Covid-19, il Green pass, è stata inserita con delle novità nel testo finale dell’ultimo decreto legge del 18 maggio firmato da Roberto Speranza. La novità più importante riguarda il fatto che “Il Green Pass” può essere rilasciato “anche contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino” e sarà valido dal quindicesimo giorno dopo l’inoculazione fino “alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale”. Insomma in base al Dl di Maggio già con la prima dose si ha un Green Pass provvisorio che dura fino all’appuntamento per la seconda dose e garantisce vacanza più serene per tutti.

Ma a cosa serve questa certificazione Green Pass?

Green Pass, quando serve e che ruolo ha

Il Green Pass o certificazione verde dimostra di essere stati vaccinati o di essere guariti dal Covid-19 o di essersi sottoposti a tampone con esito negativo. Serve per spostarsi tra le regioni in fascia arancione e rossa (anche se in questa fase l’Italia in realtà è tutta gialla), ma anche per visitare gli anziani nelle case di riposo (Rsa). E servirà dal 15 giugno per partecipare a feste e banchetti di nozze. Possibile il ricorso a questo certificato per presenziare ad altri eventi, come i concerti con capienza maggiore di quella attualmente consentita (fino a un massimo di mille spettatori in impianti all’aperto e fino a 500 al chiuso), ma anche per andare in discoteca.

Green Pass come si ottiene?

A questo punto serve capire come ottenere il Green Pass. Al momento per averlo bisogna richiederlo dai soggetti autorizzati. Quando ci si vaccina viene consegnato anche il documento che certifica la somministrazione del siero. Se invece siamo appena guariti dal Covid allora sarà il medico a certificare l’immunizzazione oppure la struttura sanitaria presso la quale ci si è curati. Infine, nel caso di tampone, è la struttura che ha eseguito il test a rilasciare il documento. Tutto questo in attesa di avere il Green Pass digitale che dovrebbe agevolare tutti i passaggi appena descritti.

Quando entra in vigore e che durata ha

Il Green Pass è già in vigore ma mancano ancora gli ultimi dettagli da definire in base alle indicazioni che dovrebbero arrivare a breve dal Ministero della Salute. I certificati vaccinali sono già disponibili in alcune regioni. Il Lazio è una delle regioni che si sono attivate per prime. Una volta ricevute entrambe le dosi del vaccino (oppure una sola, nel caso del monodose Johnson & Johnson) il certificato vaccinale Covid è disponibile sul fascicolo sanitario elettronico. Ad esso si accede tramite Spid. Dopo i rilievi del garante della privacy non c’è ancora chiarezza invece sul rilascio del certificato di avvenuta guarigione.

La durata del Green Pass per i vaccinati è stata portata da 6 mesi a 9 mesi “a far data dal completamento del ciclo vaccinale”. Non solo. È stato deciso di rilasciare la certificazione contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino, “con validità dal «quindicesimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale”. La durata della certificazione verde in caso di guarigione resta di sei mesi a far data dall’avvenuta guarigione dal Covid. In caso di tampone negativo, il certificato ha una validità di quarantotto ore dall’esecuzione del test.

Quanto costa il Green Pass?

Il certificato è gratuito. A pagamento è solo il tampone. Il tampone molecolare rimane il “gold standard” per la diagnosi del Covid. Il costo varia tra i 60 e i 100 euro a seconda delle strutture e delle regioni. Il prezzo medio per fare un test rapido antigenico (eseguibile anche in farmacia) è di 30-40 euro.

Vaccini per il Covid-19: prenotabili con Poste italiane tramite sito e app

 


Green Pass: come ottenerlo, quanto dura e a cosa serve - Ultima modifica: 2021-05-20T11:34:50+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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