Startup Intelligenza Artificiale: i cinque unicorni della tecnologia AI

Ecco le 5 startup di successo, i cinque unicorno dell’ Intelligenza Artificiale. La società CB Insights si occupa di fornire un database di informazioni sulle società private, con dati ottenuti attraverso l’intelligenza artificiale che vengono venduti a quelle società che hanno bisogno di dati accurati. Di recente la CB Insights ha tenuto il Summit sull’Innovazione e uno dei momenti più significativi dell’evento ha coinciso con la diffusione della lista degli unicorni e delle 100 migliori startup di AI determinate da un criterio metrico ben preciso.
Vi proponiamo le 5 migliori startup per l’ Intelligenza Artificiale, secondo la lista di CB Insights, determinate dal prezzo del capitale di rischio che le società sono disposte a pagare per una certa percentuale di equità. Nel caso in cui si vendesse il 10 % della propria società per 100 milioni di dollari, la valutazione sarebbe 1 miliardo di dollari. E questo tipo di startup vengono chiamate “unicorni” e quindi, ecco i 5 “unicorni” della tecnologia AI, ovvero quelle valutate più di un miliardo.

iCarbonx

Fondata nel tardo 2015, la startup cinese iCarbonX ha ottenuto finanziamenti per 600 milioni di dollari e ha come intento quello di digitalizzare le informazioni della vita di tutti. La iCarbonX ha arruolato 7 società nel progetto “Digital Life Alliance”. Inoltre, ha svelato la piattaforma di gestione digitale sanitaria “Meum” che adesso verrà nutrita dai dati genetici della gente. Accade lo stesso con Illumina e la sua venture Helix che aspira a diventare il più grande database di DNA esistente al mondo.
Il fondatore di iCarbonX ha dichiarato che oltre ai 200 milioni di dollari di finanziamenti pubblici, la società ne ha raccolti altri 400 grazie ai partner, che rendono così la startup quella a più alto finanziamento finora ottenuto.

 

Zoox

Fondata nel 2014 nella Silicon Valley, la startup Zoox ha ottenuto 290 milioni di dollari per sviluppare i loro taxi autonomi che operano in modalità invisibile, capaci di guidare sia in avanti che indietro e sembra che stia dando vita ad una serie di taxi senza conducente, totalmente autonomi. Il capitale così ingente serve per migliorare le infrastrutture al fine di riuscire a farli funzionare in modo ottimaler. Ad ottobre del 2016 la Zoox ha ottenuto altri 50 milioni di dollari, raggiungendo così i 290 milioni complessivi.

 

 

Insidesales.com

Fondata nel 2004 nello Utah la startup InsideSales.com ha ottenuto 201 milioni di dollari di finanziamenti per sviluppare Neuralytics, una piattaforma di accelerazione di vendita, potenziata dall’intelligenza artificiale. Avvalendosi di un database da più di 100 miliardi di transazioni, la Neuralytics è in grado di dire quando le persone sono più predisposte a rispondere al telefono, accrescendo la percentuale di contatti del 300%. Il sito web è pieno dei cliché tanto graditi al mondo degli affari come “creare team di vendita altamente performanti attraverso una tecnologia dirompente”, “aiutare il vostro team a lavorare in modo più smart”, ma il sistema si basa sull’analisi predittiva che collega le fonti esterne di dati a quelle interne riferite alle transazioni di vendita. Non sorprende che sia la Microsoft che la Salesforce.com abbiano investito nella startup.

 

UBTECH

Fondata nel 2012, la startup cinese UBTECH ha ottenuto 120 milioni, fino ad oggi, per sviluppare la propria linea di robot umanoidi. Ha sviluppato un robot che insegna lo yoga, ma anche robot educativi che consentono ai bambini di muovere i primi passi nella robotica.
Nel corso del CES, tenutosi a Las Vegas e conclusosi da poco, sono stati presentati una serie di robot – tra cui l’umanoide Linx e un robot di servizio che si chiama Cruzr. Il mercato cinese consumer, attualmente, richiede un numero elevato di strumenti e di dispositivi elettronici in grado di interagire con gli umani. In ambito industriale, la Foxconn ha rimpiazzato 60.000 dipendenti con i robot, ragion per cui non stupisce il ruolo di leader nella robotica che si sta conquistando la Cina.

 

Benevolent.ai

Fondata nel 2013, la startup Britannica BenevolentAI ha ottenuto finanziamenti per 100 milioni di dollari per lavorare alla diffusione accelerata di medicinali sul mercato, avvalendosi dell’intelligenza artificiale. Secondo la FierceBiotech, è stata la prima azienda europea ad acquistare uno dei nuovi supercomputer di deep learning NVidia DGX-1.
Gli algoritmi di deep learning di BenevolentAI avrebbero già dato vita a due nuovi farmaci per la cura dell’Alzheimer, che varrebbero almeno 800 milioni di dollari. La BenevolentAI avrebbe anche già ingaggiato dei candidati dalla Johnson & Johnson per entrare nella fase di sperimentazione clinica IIb attorno alla metà del 2017.

 


Startup Intelligenza Artificiale: i cinque unicorni della tecnologia AI - Ultima modifica: 2017-01-18T08:15:14+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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