Alla conferenza degli sviluppatori di giochi del mese prossimo il gigante dei motori di ricerca rivelerà i dettagli sul suo servizio di streaming per il gaming. Martedì mattina la società ha inviato alcuni inviti per il discorso di apertura del 19 marzo al GDC, ma non ha confermato l’argomento dell’intervento.
Alcuni esperti del settore hanno affermato, tuttavia, che l’evento sarà l’occasione per festeggiare il debutto di Google nel mondo dei videogiochi e l’azienda sta spendendo molto per coinvolgere i media.
Si prevede che l’unità di gaming sia un servizio di streaming simile a Netflix, basato sul successo di Project Stream. I giochi verrebbero eseguiti sui server cloud e trasmessi direttamente ai PC dei giocatori, tablet, TV o praticamente qualsiasi cosa abbia uno schermo. Questa modalità è molto diffusa in questi giorni con film e programmi, ma la natura interattiva dei giochi (e la lentezza della maggior parte delle connessioni Internet) rendeva il meccanismo poco pratico per i giochi.
Google ha avuto un ruolo importante nel mondo dei giochi per cellulare, ma questo progetto la metterà in competizione diretta con diversi protagonisti chiave del settore, sia nello spazio delle console che in quello dei giochi per PC, come Steam e Epic Games lo store in rapida crescita.
Google dovrebbe essere la prima di molte aziende non tradizionali ad entrare nello spazio dei giochi, che nel 2017 ha visto i consumatori statunitensi spendere 36 miliardi di dollari sui videogiochi, secondo gli ultimi numeri della Entertainment Software Association. Dieci anni fa, l’industria registrava solo 9,5 miliardi di dollari in vendite.
In casa Verizon sono in corso test per un servizio simile ed Apple e Amazon potrebbero entrambi entrare nel mercato a medio-breve termine. Dettagli ulteriori sul progetto di Google non sono ancora disponibili; un servizio simile di Sony, chiamato PlayStation Now, offre ai giocatori l’accesso immediato a una libreria di 650 giochi (per lo più vecchi titoli di catalogo) a 99 dollari all’anno e più avanti quest’anno, Microsoft inizierà le prove pubbliche di Project xCloud, che permetterà ai giocatori di trasmettere i giochi Xbox One a computer, telefoni e tablet.
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