Privacy su Zoom: dagli USA “usate app di videoconferenza alternative”

Non si placano i rumors sui problemi di privacy su Zoom. Secondo quanto riporta il Financial Times, ai senatori americani è stato chiesto di trovare piattaforme alternative da usare per lo smart working. Non è un vero divieto all’utilizzo del servizio di Zoom. Ma un invito formale a no n farlo.

Le continue verifiche di privacy su Zoom si spiegano in fretta. Tanti politici, funzionari degli uffici governativi, manager e dipendenti d’azienda, scuole e università in tutto il mondo stanno usando Zoom per connettersi durante il lavoro e lo studio in questo periodo di lockdown dovuto al coronavirus. Zoom aveva 10 milioni di utenti a fine 2019, adesso ne ha 200 milioni.

Già da diverse settimane Zoom era stato sotto la lente di ingrandimento riguardo falle sulla sicurezza del servizio. La più clamorosa quella per cui  l’azienda con sede in Silicon Valley aveva ammesso di avere “per errore” fatto passare alcuni dati dei suoi utenti attraverso i suoi due server in Cina. L’ammissione dell’involontario routing di dati verso la Cina (nel mese di febbraio)  è arrivata dopo che una ricerca di Citizen Lab (laboratorio universitario canadese che si occupa delle minacce digitali alla società civile) ha svelato che in alcuni casi le chiavi di cifratura dei dati di Zoom erano probabilmente state spedite verso i server a Pechino.

Privacy su Zoom, troppe falle

Tra gli altri problemi portati alla luce ci sono la condivisione non autorizzata di dati con terze parti, vedi Facebook e Instagram, la possibilità di entrare in riunioni cui non si è invitati (il cosiddetto Zoombombing) e la comunicazione poco trasparente sulle misure di cifratura.

Il ceo di Zoom Eric Yuan si è scusato con gli utenti ammettendo che l’azienda ha deluso le aspettative della sua community in fatto di sicurezza e privacy e ha assicurato che sta provvedendo a risolvere i problemi. In un video su YouTube si è scusato per i problemi di privacy e sicurezza. “Abbiamo chiaramente molto lavoro da fare per garantire la sicurezza. Posso promettere che prendiamo queste questioni molto, molto sul serio. Stiamo esaminando ognuna di esse. Se troveremo un problema, lo risolveremo“, ha dichiarato Yuan che ha ora assunto come consulente l’ex capo della sicurezza di Facebook, Alex Stamos.

In un tempo di crisi globale, Zoom è diventato n collegamento importante tra lavoratori, famiglie, amici e, più importante, tra insegnati e studenti“, ha scritto Stamos, ora docente all’università di Stanford, in un post sulla piattaforma Medium. “Zoom ha del lavoro importante da svolgere sulla sicurezza dell’applicazione, dell’infrastruttura e la progettazione crittografica“, ha aggiunto specificando di non essere né un dipendente né un manager di Zoom, bensì un consulente.

 


Privacy su Zoom: dagli USA “usate app di videoconferenza alternative” - Ultima modifica: 2020-04-10T09:00:43+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

Recent Posts

La tecnologia in scena alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026

Olimpiadi di Milano-Cortina: Digital twin dinamici, reti broadcast con AI e sistemi predittivi per sicurezza…

20 ore ago

Strumenti AI gratuiti per aziende: le migliori soluzioni per iniziare a innovare senza costi

Scopri i migliori strumenti di intelligenza artificiale gratuiti per aziende: automazione, marketing, analisi dati e…

21 ore ago

Migliori App per Apple Watch 2025: la guida completa

Scopri come scegliere le migliori app per Apple Watch 2025: consigli pratici per selezionare solo…

21 ore ago

Zing di Var Group: l’intelligenza plurale che ridisegna il futuro dell’innovazione

Zing segna un cambio di passo per Var Group: da convention a piazza aperta, dove…

2 giorni ago

Intelligenza artificiale e ERP: BlueIT e Formula disegnano il futuro con IBM

Dal paradosso di Netflix all'innovazione sostenibile: come IBM, BlueIT e Formula stanno trasformando il rapporto…

3 giorni ago

ChatGPT versione erotica: arriva entro dicembre

OpenAI annuncia una svolta: dal dicembre 2025 arriva ChatGPT Erotica consentirà contenuti erotici per utenti…

6 giorni ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011