La vita su Venere verrà studiata da una piccola startup prima della Nasa

C’è stata vita su Venere? La presenza di fosfina nell’atmosfera di Venere ha sconvolto gli appassionati di spazio e non solo, dato che ciò potrebbe significare l’esistenza della vita su questo pianeta del Sistema solare. Gli scienziati della Royal Astronomy Society hanno sì scoperto l’esistenza di tracce di fosfina, ma per confermare e approfondire la loro ricerca avranno bisogno di ulteriori dati e di satelliti nelle vicinanze per raccoglierli. Fortunatamente per loro, l’azienda neozelandese Rocket Lab aveva in programma il lancio di un razzo verso Venere ancora prima dell’incredibile scoperta. Adesso la missione assume rilevanza mondiale e la startup oceanica si è detta pronta ad avvicinarsi a Venere e ad entrare nella storia.

C’è stata vita su Venere? La scoperta di una sostanza nell’atmosfera dice di sì. Presto una missione per scoprirlo. Foto NASA

Vita su Venere

L’azienda Rocket Lab ha già lanciato dodici razzi nello spazio e ha in progetto una missione verso la Luna chiamata Capstone insieme alla Nasa. Di recente, ha sviluppato inoltre un piccolo satellite chiamato Photon che prevede di mandare verso Venere sul proprio razzo Electron. “Questa missione servirà a vedere se riusciamo a trovare la vita- ha detto al New York Times Peter Beck, fondatore e amministratore delegato – ovviamente la scoperta della fosfina aggiunge molta importanza a questa possibilità. Dobbiamo andare a dare un’occhiata lì”. La ditta, che di solito effettua i lanci dalla base di Nuhaka in Nuova Zelanda, ha iniziato a esaminare la possibilità di una missione su Venere l’anno scorso, prima di venire a conoscenza della presenza di fosfina. Sebbene il suo razzo Electron sia molto più piccolo di quelli usati da SpaceX e altri concorrenti, può inviare una sonda spaziale sul pianeta senza troppe difficoltà e a un costo minore rispetto ai programmi spaziali governativi. L’Electron farà entrare Photon in orbita, consentendo al velivolo di raggiungere Venere con il suo motore monopropellente Curie. All’arrivo, il satellite lancerà una sonda nell’atmosfera del pianeta che si occuperà di raccogliere preziose informazioni.

Missione su Venere, il progetto

Ci vorrà comunque ancora del tempo prima di ricevere altre notizie da Venere. Rocket Lab prevede di lanciare il suo razzo nel 2023, ma chissà che l’incredibile scoperta non possa far anticipare i tempi. La sonda Photon ha fatto il suo primo volo di prova questo mese e verrebbe lanciata quando la Terra e Venere si allineano, così da fare un viaggio più breve che comunque durerà vari mesi. La startup neozelandese sta lavorando con gli scienziati per decidere quali strumenti scientifici la sonda e il veicolo spaziale potrebbero trasportare, e fra i collaboratori ci sono anche alcuni ricercatori coinvolti nel ritrovamento della fosfina. La missione sarà breve, dato che la sonda non sopravviverà a lungo e probabilmente non avrà una fotocamera, ma sarà comunque in grado di analizzare i gas presenti nell’atmosfera del pianeta e verificare la presenza di fosfina.

 

I programmi di Esa e Nasa su Venere

L’agenzia spaziale americana Nasa sta organizzando due missioni su Venere, una chiamata Davinci+ e l’altra Veritas. Mentre l’europea Esa è al lavoro su EnVision che vorrebbe raggiungere lo stesso pianeta. Ma preparare, e finanziare, questi programmi potrebbe richiedere molto più tempo rispetto al progetto di Rocket Lab. Con l’annuncio della fosfina, la missione di Rocket Lab ha ora l’entusiasmante prospettiva di contribuire a un’importante scoperta scientifica e cambiare il modo in cui i ricercatori conducono l’esplorazione planetaria. “Venere ha moltissimo da insegnarci sul nostro pianeta” è il parere di Beck. Forse nemmeno lui avrebbe potuto immaginare un futuro migliore per il proprio satellite.


La vita su Venere verrà studiata da una piccola startup prima della Nasa - Ultima modifica: 2020-09-27T11:13:21+00:00 da Andrea Indiano

Giornalista con la passione per il cinema e le innovazioni, attento alle tematiche ambientali, ha vissuto per anni a Los Angeles da dove ha collaborato con diverse testate italiane. Ha studiato a Venezia e in Giappone, autore dei libri "Hollywood Noir" e "Settology".

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