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5 cose da sapere sugli Spectacles di Snapchat

Nel caso in cui vi foste appassionati ai progressi che Snapchat sta portando avanti con i suoi smartglasses in lungo e in largo negli Stati Uniti, sappiate che diverse centinaia di Spectacles sono già tra le mani di persone sparse tra la California e l’Oklahoma.

Basta indossarli per circa un’ora per scoprire diverse caratteristiche:

1. Il processo di connessione con lo smartphone è molto facile e veloce.
Indossate gli Spectacle, accendete il Bluetooth del vostro telefono e aspettate che sullo schermo appaia lo Snapcode. Ed ecco che l’abbinamento pronto. Potrete rinominare i vostri Spectacles a piacere, ma – di default – vi apparirà per convenzione Specs di + username Snapchat.

2. Una volta che avrete realizzato il video, sarà possibile scaricare il footage in HD.
Per farlo basterà connettere gli Spectacle all’hotspot Wi-Fi nelle impostazioni del vostro telefono. Bastano solo pochi minuti per scaricare tre clip da 10 secondi.

3. Quando connettete gli Spectacle otterrete un nuovo trofeo nella app di Snapchat app. In fondo sono le piccole cose quelle che contano, no?

4. Potete prendere gli Spectacle di chiunque e abbinarli al vostro telefono. E potete persino rinominarli a piacere.
Ad alcuni utenti è accaduto che – in fase di abbinamento con un altro telefono – non fosse possibile risalire ad alcun video da scaricare. Probabilmente l’inconveniente è stato dovuto a batteria residua bassa. Appena ci saranno ulteriori recensioni e feedback, vi aggiorneremo.

5. La ricarica. Diamo un breve annuncio di pubblica utilità su un argomento che ha fatto impazzire molt. C’è un pezzetto di plastica che copre la porta per la ricarica. Sarà necessario rimuoverlo per ricaricare gli occhiali con il cavetto in dotazione. Più utenti si sono chiesti come fosse possibile che un paio di Spectacle nuovi di pacca non si ricaricassero!


5 cose da sapere sugli Spectacles di Snapchat - Ultima modifica: 2016-11-20T09:06:20+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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