Anita Borg è stata un’informatica americana. Ha fondato l’Istituto per Donne e Tecnologia (che oggi si chiama Anita Borg Institute for Women and Technology) e lanciato le conferenze Grace Hopper Celebration of Women in Computing.
Anita Borg (17 gennaio 1949 – 6 aprile 2003) ha ispirato, motivato e stimolato numerose donne ad avvicinarsi alla tecnologia. Nata a Chicago, in Illinois, ha iniziato a programmare nel 1969. Studentessa di informatica all’Università di New York, ha lavorato in numerose aziende di tecnologia americane, inizialmente come ricercatrice. Sviluppò Mecca, un sistema di comunicazione via mail per comunità virtuali basato su web, quando ancora il concetto di community non esisteva. Nel 1987 fondò “Systers”, la più grande comunità al mondo per lo scambio di email tra donne che operavano in ambito informatico, un luogo privato in cui condividere opinioni professionali e portare avanti discussioni tecniche. È lei la responsabile dell’inclusione femminile nella rivoluzione tecnologica, non come spettatrici passive ma come partecipanti attive e in alcuni casi anche come vere e proprie leader. Nel 1994 ha fondato il Grace Hopper Celebration of Women in Computing: inizialmente l’idea era quella di creare un convegno annuale in rosa dell’informatica, le partecipanti alla prima edizione furono 500. Ancora oggi l’appuntamento è tra i più seguiti e partecipati in Usa.
Nel 1997, Anita Borg lasciò la Digital Equipment Corporation ed iniziò a lavorare come ricercatrice presso l’Office of the Chief Technology Officer allo Xerox PARC. Poco dopo, fondò l’Institute for Women and Technology, che nel 2003 – ormai cresciuto e attivo a livello internazionale – è stato rinominato in suo onore.
Le sue attività hanno favorito l’inclusione delle donne in tutti gli aspetti dell’informatica. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, come ad esempio l’Heinz Award per la Tecnologia, l’Economia e l’Occupazione. Nel 1999 il presidente Clinton ha incaricato Anita di costituire la Commissione per l’Avanzamento delle Donne e delle Minoranze in Scienze, Ingegneria e Tecnologia. Il suo obiettivo al 2020 era quello di far sì che le donne nella tecnologia fossero il 50% della forza lavoro. Anche Google le ha dedicato una borsa di studio, rivolta a studentesse in Informatica e Ingegneria Informatica di tutto il mondo.
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