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I mercati stanno navigando verso la trasformazione digitale e le aziende dell’Information Technology italiana si stanno attrezzando per accompagnarli: il 2015 riparte con un +1,7%, rimettendo in moto l’ecosistema digitale.
Lo dice il nuovo Assintel Report 2015, la ricerca annuale sul mercato del Software e Servizi IT in Italia effettuata Da Nextvalue per conto di Assintel, l’associazione nazionale delle imprese ICT di Confcommercio – Imprese per l’Italia.
Il mercato IT nel 2015 vale 24.701 milioni di Euro, trainato dalla robusta crescita del Software (+2,7%). Recuperano dallo scorso anno ma restano negativi i Servizi IT (-1%), minati dal calo delle tariffe professionali, e l’Hardware (–0,8%), compresso fra una crescita dei device mobili accompagnata da un’erosione dei prezzi da un lato, e dalla costante discesa di pc e infrastrutture che fa da contrappunto alla crescita del Cloud in tutti i suoi ambiti.
Continua la crescita della Digital Economy: le applicazioni di Digital Marketing segnano un +31%, il Cloud cresce del 20%, Internet of Things +16,7%, Business Intelligence, Analytics e Big Data +7,3%.
La spesa IT cresce oltre il 3% nelle medie e grandi imprese, soprattutto Banche (+3,7), Assicurazioni (+3,4%), Utility (4,3%), TLC (+3,5%). Ancora al palo il Consumer (-1,1%) e i mercati legati alla Pubblica Amministrazione (sotto il -2%).
Numeri e trend del mercato IT
Il tema ormai maturo del 2015 è la customer experience, che diventa il punto di riferimento per ogni politica di investimento sull’innovazione. A riprova di ciò, per oltre il 45% dei 500 Direttori IT e CIO intervistati per l’Assintel Report, essa è il driver principale per i nuovi progetti attivati quest’anno. I budget IT delle aziende sono aumentati per il 31% di loro e aumenteranno per il 36% nel 2016. Parallelamente, nel 2016 scenderanno al 22% le imprese che dichiarano di dover diminuire il budget in Information Technology. Cresce però solo il budget legato ai nuovi progetti di Innovazione: questo è un segnale importante per gli Operatori IT, che ci dice quanto sia strategico concentrarsi sul nuovo piuttosto che cercare rendite di posizione.
E nella classifica del “nuovo” per il 2016 spicca fra le priorità di investimento la Business Intelligence, con tutto quanto è utile per monitorare la Customer Experience, dal CRM al Digital Marketing agli Analytics ai Big Data, e il Cloud Computing, ormai adottato dal 64% delle imprese top e in crescita del +20%.
A livello di settori verticali, sono in crescita i big spender, che sono tendenzialmente medio grandi imprese e che da sole coprono i 2/3 del valore del mercato. In particolare le Banche (+3,7), le Assicurazioni (+3,4%), le Utility (4,3%), le TLC (+3,5%). Riprende finalmente anche la crescita dell’Industria (+2%), mentre restano stagnanti le aziende del Commercio & Servizi, tendenzialmente micro e piccole (-0,7%), seppur con alcuni segmenti positivi come quello del Retail. Il “Consumer” conferma la discesa già vista lo scorso anno con un -1,1%. Inutile nascondere le note dolenti, che arrivano soprattutto dall’ambito pubblico: Sanità -2,6%, PA -2,5%, Enti locali -2%.
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