Sono tre T quelle che determinato l’indice della creatività di ciascun paese: Tecnologia, Talento e Tolleranza. Sono questi gli elementi che compongono il “Global Creativity Index” realizzato dal “Martin Prosperity Institute”. L’idea è che la creatività sia alla base della crescita economica delle nazioni. Non sono più i fattori fisici a determinare la ricchezza di un popolo ma è soprattutto l’innovazione. Al primo posto svetta la Svezia, seguita dagli Stati Uniti e dalla Finlandia. I paesi del Nord la fanno da padroni con la Danimarca al 4° posto e la Norvegia al 7°. L’Italia si piazza 19a alle spalle di Germania, Francia e Spagna, ma prima (se può essere una consolazione) di Honk Kong, Austria e Grecia. L’analisi ha interessato 82 nazioni. Per misurare il fattore “tecnologia” sono stati presi in considerazioni gli investimenti in ricerca e sviluppo, il numero (per abitante) di persone che svolgono lavoro di ricerca, il numero di brevetti registrati. Il “Talento” è composto da due fattoti: dal livello di istruzione della popolazione e dal numero dei “lavoratori creativi” (quelli che per lavoro risolvono problemi complessi dalla matematica al design). Infine la “Tolleranza” misura la capacità di apertura alle minoranze, alle idee che arrivano dalle comunità di diverse etnie, perché è nella diversità che le idee si arricchiscono.
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