Quali sono le nuove disposizioni per Natale attualmente al vaglio?
Il bollettino quotidiano sul codice RT è diventato il nuovo appuntamento quotidiano, che seguiamo con un interesse come mai registrato primo: sarà questo a determinare le regole per Natale, i nostri spostamenti, cosa permesso di fare, i limiti e i permessi. C’è anche un calendario di riaperture, che ricalca quelle che potrebbero essere le riaperture tra fine novembre e Natale.
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Partiamo dalle certezze: non sarà un Natale come tutti gli altri. Scordiamoci la messa di Mezzanotte (salvo cambiamenti dell’ultimo minuto), le grandi riunioni con i parenti, le cene di Natale con amici e colleghi, le serate a Capodanno. Tutto sarà rivisto e vietato, come da nuovo DPCM in arrivo a giorni.
Per quanto riguarda le discussioni in atto, il governo italiano si trova davanti a scelte che potrebbero anche essere impopolari: le regole per il prossimo Natale. Sul tavolo i temi sono tanti che interesseranno molte categoria e tutta la popolazione italiana.
Si sta parlando in primis dei “colori” delle varie Regioni, con la possibilità di passare da zona rossa a zona arancione o addirittura gialla, l’apertura delle piste di sci, le regole per una nuova apertura di locali e ristoranti, e quali spostamenti saranno concessi per Natale.
Secondo le indiscrezioni che trapelano dai palazzi del Governo Italiano, è previsto un avvicinamento per tappe al Natale, tenendo sempre sotto controllo l’andamento della curva epidemiologica. Vediamo quali sono:
Partiamo da un’analisi dell’attuale situazione dei colori assegnati alle Regioni dal precedente DPCM e che potrebbero cambiare in occasione del Natale.
Regioni in zona rossa (rischio alto) sono: Abruzzo, Calabria, Campania, Lombardia, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta oltre alla Provincia autonoma di Bolzano.
Regioni in zona Arancione (Rischio sostenuto) sono: Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Marche, Puglia, Sicilia, Umbria.
Regioni in zona gialla (rischio moderato) sono: Lazio, Molise, Trentino Alto Adige, Sardegna, Veneto
Sicuramente le Regioni più interessate a questo “processo di scolorimento” sono quelle attualmente inserite in zona rossa, dove le regole su spostamenti e aperture sono molto restrittive, definito da molto un lockdown soft.
Sul tavolo ci sarebbe questa soluzione: per le zone arancioni passaggio alla gialle, mentre per le rosse dal 4 dicembre un periodo di due settimane come zona arancione, per poi passare a zona gialla a ridosso del Natale. Così facendo saranno riaperte molte attività, se non tutte, così da permettere gli acquisti di natale presso i negozi fisici, e concedere la possibilità per piccoli gruppi, di organizzare le classiche cene per gli auguri di Natale. Ma tutto dipenderà dai dati.
Ipotesi di spostamenti a Natale, emergono dalle dichiarazioni del Ministro Speranza. A determinare le regole sarà la curva di contagio: a seconda dei dati che emergeranno nelle prime due settimane di dicembre, il Governo deciderà sulle eventuali concessioni per gli spostamenti.
Una cosa è certa: gli spostamenti tra Regioni, salvo per motivi già noti e con autocertificazione, potranno avvenire solo dal 20 dicembre e comunque solo tra regioni annoverate in zona gialla. In questo caso sarà possibile raggiungere non solo i parenti stretti, verso destinazioni do ve non si ha il domicilio (pensiamo agli spostamenti Nord-Sud verso le Regioni d’origine), e una deroga sarà anche prevista per spostamenti verso la seconda casa.
Arriva la notizia tanto attesa dai negozianti no food: la riapertura dei negozi. Questa avverrà con tutta probabilità dal 4 dicembre, e saranno compresi i centri commerciali, dove ad oggi è concessa solo l’apertura dei punti vendita di alimentari. Ma non cambia l’orario di chiusura già prevista: alle 22 serrande abbassate e tutti a casa.
Brutta notizia per i gestori di ristoranti, pub e locali serali in genere: non è prevista una riapertura a dicembre. La decisione che sta prendendo sempre più piede è dettata dai numeri di contagi e morti giornalieri, che non garantirebbero riaperture in sicurezza per questa tipologia di attività.
Ma su questo tema si sta dibattendo molto, in quanto l’impatto socio-economico di una non riapertura della ristorazione, pub e locali nel periodo natalizio, potrebbe essere sicuramente un duro colpo all’economia e anche all’umore degli italiani.
Premesso che sarà possibile spostarsi al di fuori della propria Regione, e in alcuni casi vogliamo dire anche al di fuori del proprio comune, con autocertificazione per comprovati motivi di necessità come salute o lavoro, al vaglio la decisione anche sulla riapertura degli spostamenti tra le Regioni.
La decisione finale sarà presa nei prossimi giorni e sarà comunque sempre condizionata dal vincolo dell’andamento della curva dei contagi. La prima idea è quella di una riapertura agli spostamenti tra regioni dal 20 dicembre, così da poter raggiungere i propri cari.
Se le nuove regole potranno garantire gli spostamenti a Natale, diverso sarà il discorso per le piste da sci, che quasi sicuramente rimarranno chiuse. Troppo alto il rischio di contagio secondo il cts e quindi meglio evitare la riapertura delle piste. Salterà quindi il classico ponte dell’Immacolata quando si apre ufficialmente la stagione sulle piste da sci, e niente neve tra Natale e l’Epifania.
Questo salvo decisioni in corsa che saranno comunque legate alla curva dei contagi e quindi al vaglio del cts.
Il coprifuoco alle ore 22 si manterrà anche nel mese di dicembre e almeno fino al 7 gennaio: tranne per il 24 e il 31 dicembre, dove potrebbe esserci una deroga fino alla 1, in modo da permettere lo scambio degli auguri e la partecipazione alla Santa Messa.
Il rientro a casa dovrà comunque avvenire entro e non oltre l’una.
Concludiamo con quella che sembra essere la direzione che sta prendendo il Governo sul numero di partecipanti a pranzi e cene durante le feste: a tavola massimo in otto anche se c’è una linea più rigida che spinge per limitare a sei persone.
Restiamo quindi in attesa delle decisioni che verranno prese su queste prime indiscrezioni trapelate, tra conferme e smentite.
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