Manta5: la bici elettrica che va sull’acqua, come funziona e quanto costa

Manta5, la bici per andare sull’acqua, ha già attirato molte attenzioni fra gli appassionati di tecnologia e gli sportivi al Ces 2020 . D’altronde un mezzo elettrico in grado di pedalare su mari e nei laghi non poteva che suscitare l’interesse di un vasto numero persone, data la novità e le particolari forme della ebike in questione. Ma i creatori della startup neozelandese Manta5 non hanno intenzione di fermarsi al capitolo curiosità e, oltre ad aver iniziato la produzione della bici, stanno progettando un ingresso in grande stile nel mondo dello sport professionistico.

Manta5 e la bici Hydrofoiler XE-1

Se Manta5 è il nome della startup con base in Nuova Zelanda dietro al progetto, il mezzo in sé si chiama Hydrofoiler XE-1: l’appellativo prende spunto dalla traduzione di aliscafo in inglese (“hydrofoil”) dato che la bicicletta al posto delle ruote ha proprio delle ali tipiche di quel tipo di imbarcazione. L’ultima versione è stata quella introdotta al Ces 2020 ed è anche il modello che verrà immesso sul mercato.

Questa bici acquatica motorizzata è in grado di raggiungere una velocità di 20 km/h e può essere ripiegata per adattarsi al trasporto in auto; la struttura in fibra di carbonio la rende leggera nel suo peso di circa 20 kg. Un profilo aerodinamico efficiente che già nei video della compagnia neozelandese dimostra come sia facile adattarsi ai nuovi movimenti, dopo alcuni inevitabili tentativi a vuoto. Infatti si può salire sulla bici sia da una riva, sia direttamente in acqua: i pedali sono facili da azionare in ogni condizione e la spinta data dal motorino elettrico garantisce energia e sostegno.

Manta5: la bici elettrica che va sull’acqua

Manta5 prezzo bici elettrica e caratteristiche

Al momento l’ebike acquatica si può acquistare sul sito di Manta5 (recentemente offline per le troppe visite) al prezzo di ottomila euro nel suo modello base.
Anche per la questione sicurezza i creatori hanno pensato a tutto: il motore da 400 W è stato impermeabilizzato con un grado di protezione IP68 e, in caso di necessità, vi è inoltre una batteria agli ioni di litio, con notifiche se dovessero esserci sovraccarico, cortocircuito o surriscaldamento per pedalare senza alcun rischio. La batteria può essere ricaricata da qualsiasi presa standard; una singola carica fornisce un’ora di pedalata assistita per un ciclista di 85 kg in condizioni normali. Inoltre gli indicatori di livello della batteria consentono di ottimizzare la velocità di andatura e quindi la durata della pedalata.

Test in mare aperto della Bici che va sull’acqua

La speciale bicicletta Manta5 è stata testata sia in acque calme sia in quelle mediamente agitate e può essere usata in mare aperto. La startup dietro il lancio è stata fondata all’inizio del 2011 da Guy Howard-Willis e dal progettista di biciclette Roland Alonzo, entrambi si definiscono”ciclisti appassionati”.

L’idea originale di Alonzo era di creare una bici d’acqua leggera, veloce, agile e facile da trasportare: “volevamo che il ciclista fosse in grado di salire da varie posizioni tra cui la spiaggia, i moli o persino da acque profonde. Abbiamo trascorso più di sette anni a innovare per offrire un mezzo all’avanguardia con un’esperienza di guida davvero unica” ha detto l’ideatore. Dato che nelle prove svolte in Oceania ci sono stati collaudatori d’eccezione come il canoista olimpico Eric Murray, la speranza degli inventori è che sempre più atleti scelgano questo strumento per allenarsi, in attesa di gare vere e proprio sopra le Manta5. “Voglio che queste bici vadano ben oltre il semplice essere un prodotto per il tempo libero – ha dichiarato Howard-Willis – se sono competitive ci sarà un mercato completamente diverso per loro, e chissà, un giorno potrebbero arrivare alle Olimpiadi”.

Manta5: la bici elettrica che va sull’acqua


Manta5: la bici elettrica che va sull’acqua, come funziona e quanto costa - Ultima modifica: 2020-01-18T08:58:27+00:00 da Andrea Indiano

Giornalista con la passione per il cinema e le innovazioni, attento alle tematiche ambientali, ha vissuto per anni a Los Angeles da dove ha collaborato con diverse testate italiane. Ha studiato a Venezia e in Giappone, autore dei libri "Hollywood Noir" e "Settology".

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