intelligenza artificiale

L’AI generativa entra nel design: ecco la piattaforma italiana che aggiorna l’esperienza d’arredo

Dopo testi e immagini, l’AI fa il suo ingresso nel mondo del design, rivoluzionando i progetti d’arredo. Al Salone del Mobile 2025, Dexelance ha presentato una nuova piattaforma sviluppata insieme a Meridiani e al partner tecnologico Metaverso (Gruppo Horsa), portando l’intelligenza artificiale direttamente nei flussi di lavoro di architetti e interior designer. L’obiettivo? Chiudere il gap tra idea progettuale e percezione visiva del cliente, accorciando i tempi di sviluppo e moltiplicando le opzioni creative.

Come funziona l’AI nel design

Quello che viene introdotto è un sistema di AI generativa addestrato per riconoscere e riprodurre lo stile, i materiali e le finiture del brand Meridiani. A partire da input minimi – una foto d’ambiente, una palette di colori, una preferenza formale – la piattaforma genera ambientazioni coerenti, realistiche e soprattutto fedeli all’identità estetica del marchio. È un salto di paradigma per chi progetta e per chi acquista. La piattaforma, testata per ora sul catalogo Meridiani, verrà estesa progressivamente anche agli altri marchi di Dexelance. L’idea è costruire un ecosistema interconnesso, dove ogni brand del gruppo d’alta gamma possa essere combinato attraverso AI, senza perdere coerenza stilistica.
L’integrazione dell’AI generativa nel settore dell’arredamento arriva in un contesto di crescita significativa per queste tecnologie. Secondo una stima di McKinsey, l’AI generativa potrebbe generare un impatto economico compreso tra 2.600 e 4.400 miliardi di dollari all’anno, prendendo in considerazione 63 casi d’uso in diversi settori industriali, dal marketing alla progettazione di prodotto. Parallelamente, Gartner prevede che entro il 2026 oltre il 75% delle aziende utilizzerà sistemi generativi per creare dati sintetici dei clienti, rispetto a meno del 5% registrato nel 2023. Tra le applicazioni chiave già individuate figura anche il design visivo, dove l’AI assiste nell’idea grafica creando visual originali a partire dagli input dell’utente.

Nuovi strumenti per la creatività

“Immagino che gli studi di architettura più innovativi possano in futuro creare e addestrare il proprio agente AI, personalizzato sul loro stile specifico e integrato con i brand e i prodotti partner con cui lavorano”, spiega Mirco Cervi, Chief Digital Officer di Dexelance. “L’obiettivo finale è offrire strumenti sempre più evoluti per migliorare la progettazione, semplificare il lavoro dei professionisti e avvicinare sempre di più il consumatore alla sua casa ideale”.
L’impatto è duplice. Sul lato B2B, l’uso dell’AI riduce drasticamente tempi e costi nella progettazione di showroom e ambienti contract, sostituendo i tradizionali render con generazioni rapide, modificabili e contestualizzate. Per i professionisti del settore – architetti, designer, consulenti – si tratta di uno strumento operativo che sblocca tempo e risorse, accelerando le fasi preliminari del progetto e lasciando più spazio alla sperimentazione creativa.

Cos’è Dexelance

Dexelance è un gruppo italiano con sede a Milano, attivo nel design di alta qualità. Riunisce marchi noti come Meridiani, Gervasoni, Saba Italia, Davide Groppi, Axolight e Gamma Arredamenti. Ciascuno con una propria identità, ma parte di un disegno industriale integrato. L’ingresso dell’AI generativa nei processi interni segna una svolta culturale oltre che tecnologica, indicando una direzione chiara: non sostituire l’uomo, ma potenziare la creazione di progetti, riducendo la distanza tra l’idea e la sua realizzazione visiva.


L’AI generativa entra nel design: ecco la piattaforma italiana che aggiorna l’esperienza d’arredo - Ultima modifica: 2025-04-26T16:42:29+00:00 da Andrea Indiano

Giornalista con la passione per il cinema e le innovazioni, attento alle tematiche ambientali, ha vissuto per anni a Los Angeles da dove ha collaborato con diverse testate italiane. Ha studiato a Venezia e in Giappone, autore dei libri "Hollywood Noir" e "Settology".

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