Gli italiani attivi sulle piattaforme social sono oltre 35 milioni (il 59% della popolazione): una goccia nel mare tra i 3,48 miliardi di utenti social nel mondo (con una crescita del 9% nel 2018) e anche nel vecchio continente, dove gli utenti attivi su base mensile sono il 67% nel nord Europa (71 milioni di utenti), il 58% nel sud Europa (89 milioni), il 53% nell’ovest Europa (104 milioni) e, fanalino di coda, il 48% nell’est Europa (139 milioni). Secondo il report “Digital 2019” di We Are Social e Hootsuite, in tutto il pianeta 3,26 miliardi di persone accedono da mobile, mentre gli italiani che navigano da telefono sono 31 milioni (il 52% della popolazione).
Nello Stivale, il 98% degli utenti fa segnare almeno un accesso su base mensile e 3 italiani su 4 dichiarano di partecipare attivamente alle attività sulle piattaforme. Quotidianamente i connazionali spendono 1.51 ore sui social network, medaglia di bronzo in Europa dopo irlandesi (01.53 ore) e portoghesi (02 ore e 09).
Il 98% degli italiani che usano Internet ha visitato o utilizzato un social network o un servizio di messaggistica nell’ultimo mese: le interazioni sulle piattaforme coinvolgono il 74% dei connazionali che hanno, mediamente, 7,4 account social, utilizzati per scopi lavorativi solo nell’11% dei casi.
Se il 59% degli italiani è considerato utente attivo sui social, questo ci pone al 30° posto a livello mondiale, nel vecchio continente dietro a Svezia (72%), Danimarca (71%), Regno Unito (67%), Irlanda (66%), Portogallo e Belgio (65%), Paesi Bassi (64%) e Spagna 60%).
In Italia le piattaforme social più attive sono Youtube (87%), Whatsapp (84%), Facebook (81%), Instagram (55%) e Messenger (54%); tutti gli altri social devono accontentarsi di percentuali inferiori al 32%. La classifica a livello mondiale è un po’ diversa: l’oro va a Facebook (2,271 milioni) seguito a ruota da YouTube (1,9), WhatsApp (1,5), Messenger (1,3), WeChat (1,083) e Instagram (1,0).
Nel Bel Paese non si riscontra mai una netta differenza tra uomini e donne, ma piuttosto tra le fasce d’età: gli utenti più attivi sono i maschi (12%) e le femmine (11%) tra i 25 e i 24 anni, a seguire uomini e donne tra i 35 e i 44 e tra i 45 e 54 anni, tutti fermi al 10%. Anche a livello globale la fascia d’età 25-34 anni è la più attiva (19% uomini e 13% donne), ma lascia il secondo gradino del podio ai giovani (18-24 anni) e il terzo agli utenti tra i 35 e i 44 anni.
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