Dove vanno i Vip della Silicon Valley per superare l’odio del Web

Esalen Institute è un insieme di villette unite da rigogliosi spazi verdi a ridosso della scogliera del Big Sur, nel nord della California. A circa tre ore da San Francisco, questo istituto privato immerso nella natura e lontano dalla civiltà è diventato il luogo di ritrovo per i grandi nomi del settore tecnologico americano.

Sui giornali americani si rivela come i direttori di aziende come Google, Facebook, Uber e Twitter amano passare qualche giorno qui, lontano dal lavoro e dalle accuse che arrivano verso i loro siti web. Perfino semplici dipendenti e sviluppatori della Silicon Valley accettano sempre più spesso di pagare le costose tariffe dell’Esalen Institute per dimenticare la negatività del web.

Lavorare nelle aziende tech più famose al mondo non è più un sogno come era agli inizi e come molti utenti si immaginano: gli stipendi sono ancora alti, ma lo stress portato dalle novità della rete ha finito per travolgere anche i creativi che hanno inventato i portali più visitati al mondo.

Esalen Institute: Un luogo sperduto sulle colline di San Francisco coniuga filosofia hippie e meditazione per aiutare i milionari della Silicon Valley.

La storia dell’istituto Esalen

Esalen Institute è stata fondato da Michael Murphy e Dick Price nel 1962 dopo che i due si erano conosciuti nell’università di Stanford in California.

Appassionati del movimento hippie che si stava formando in quegli anni e che avrebbe avuto il suo culmine nel Sessantotto, la loro intenzione era quella di trovare metodi alternativi per esplorare la coscienza umana. Dopo aver acquistato il terreno nel Big Sur, Esalen divenne sin da subito un centro di pratiche e credenze che richiamavano al nascente movimento New Age, fatto di meditazione, filosofie orientali, medicina alternativa ed esplorazione della mente umana.

La posizione favorevole e una segretezza sempre ferrea sui nomi degli ospiti e sui programmi proposti, ha fatto sì che l’istituto Esalen diventasse il buen retiro preferito dai ricchi di San Francisco, categoria composta a partire dagli anni Duemila quasi esclusivamente dai Ceo delle grandi aziende digitali.

I prezzi dell’Esalen Institute

Seminari su come affrontare gli ostacoli, liberare la mente e dimenticare le critiche sono offerti negli splendidi spazi di Esalen a prezzi non irrisori: un weekend qui costa 420 dollari se si dorme in un sacco a pelo, tremila dollari se si affitta una villetta. Massaggi rilassanti, piscine per nudisti e incontri di sfogo sono offerti a tutti gli ospiti che a volte abitano nell’istituto per più di una settimana.

Qui c’è una luce guida, una freccia che ci indica il modo migliore di essere pienamente umani. C’è una consapevolezza nascente che emerge nella Silicon Valley: le persone riconoscono che il loro successo non sta necessariamente rendendo il mondo un posto migliore. Alcune persone stanno iniziando a svegliarsi e stanno capendo dove le cose sono andate male, e il loro ruolo in tutto ciò. Alla fine se una manciata di persone ha così tanto potere è meglio che prendano in futuro decisioni più etiche così i miliardi di utenti saranno meno dipendenti dai loro prodotti“, ha detto un anonimo ospite di Esalen al N.Y. Times.

Esalen Institute, il segreto dei CEO

Oggi il web non è più un paradiso di innovazione e creatività ma è un luogo virtuale spesso astioso e difficile da vivere. Era una sorte inevitabile, perchè l’arrivo delle masse su internet avrebbe per forza di cose portato il peggio della popolazione sulla rete, oppure è stata anche colpa dei pionieri della Silicon Valley che, stupiti dai primi ingenti guadagni, hanno approfittato degli utenti spacciandosi per paladini quando erano solo un’altra faccia del capitalismo? Forse la risposta sta nel mezzo e i responsabili della rivoluzione digitale devono ora ricorrere a seminari sulla coscienza, nella splendida cornice dell’Esalen Institute, per venirne a capo.


Dove vanno i Vip della Silicon Valley per superare l’odio del Web - Ultima modifica: 2019-09-27T12:54:23+00:00 da Andrea Indiano

Giornalista con la passione per il cinema e le innovazioni, attento alle tematiche ambientali, ha vissuto per anni a Los Angeles da dove ha collaborato con diverse testate italiane. Ha studiato a Venezia e in Giappone, autore dei libri "Hollywood Noir" e "Settology".

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