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Mind Milano, cos’è: il nuovo quartiere milanese dedicato all’innovazione

Mind Milano è il nuovo quartiere del capoluogo lombardo pensato per la scienza, l’innovazione e la tecnologia. Il futuristico distretto sta sorgendo nella zona di Rho dove si svolse l’Expo 2015: il vasto quartiere fieristico al centro dell’evento mondiale è finalmente pronto per un rinnovamento. Mind Milano prende spunto dalla Silicon Valley e da altre zone dedicate all’innovazione presenti nelle megalopoli del mondo. L’area grande più del doppio del Vaticano diventerà un centro tecnologico sostenibile pronto a rilanciare la città nel periodo post-pandemia. La riqualificazione da 4,5 miliardi di euro di quello che era uno dei più grandi lotti liberi d’Europa comprende laboratori di ricerca, un acceleratore di startup, un ospedale e un campus scientifico. Multinazionali tech e aziende sanitarie hanno già aperto i propri uffici nell‘Innovation District meneghino.

Mind Milano – © Cristina Barbaro

 

Mind Milano Case ed uffici tech

Con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per l’urbanistica green, il quartiere sarà completamente alimentato da energie rinnovabili e sarà chiuso al traffico, con accesso fornito dall’alta velocità e dal sistema di trasporto pubblico di Milano: una seconda stazione della metropolitana sarà operativa da 2025. Per limitare gli sprechi, alcuni dei vecchi padiglioni saranno ristrutturati, mentre il materiale di quelli demoliti è stato riciclato al 98%. Il legno è stato scelto come materiale strutturale principale per gli edifici e uffici. Come riporta il sito Bloomberg, che insieme ad altre testate internazionali si è interessata al progetto, Mind Milano avrà alloggi e spazi di lavoro per 60.000 persone, nonché alloggi per 3.000 studenti.

Mind Milano – © Cristina Barbaro

Come arrivare a Mind Milano

Il metodo più comodo per raggiungere il quartiere è quello di arrivare alla stazione di Rho Fiera: le fermate della metropolitana, del passante ferroviario e di Trenitalia sono raggruppate a circa 15 minuti di distanza dall’hub. All’interno del distretto, oltre alle sedi di alcune eccellenze di interesse pubblico (lo Human Technopole, l’ospedale IRCCS Galeazzi, la Fondazione Triulza e il Campus scientifico dell’Università di Milano), si incontreranno ambienti di ricerca, formazione, attività produttive, servizi e commercio, abitazioni, insieme a spazi condivisi e grandi parchi. Il prestigioso college statunitense di Berkeley ha già inaugurato SkyDeck, acceleratore di start up che dopo i successi in California punta a lanciare aziende innovative nel capoluogo lombardo. L’impresa a capo del progetto è Lendlease che ha ricevuto dal Comune di Milano e da Arexpo la concessione per un periodo di 99 anni dell’area di sviluppo di Mind Milano Innovation District.

Mind Milano – © Cristina Barbaro

Masterplan e ospedale di Mind

Il masterplan dà nuovo valore al Decumano, il viale centrale ispirato alle antiche città romane che faceva da corridoio principale del sito durante Expo 2015. Si trasformerà in una vivace passeggiata verde di 1,5 km, via di mobilità leggera, asse connettivo dell’intero tessuto del distretto. Ci saranno inoltre le aree verdi note come Parco Verde Blu, Parco del Cibo e della Salute e Parco dello Sport e Intrattenimento. A fine 2022 i progressi del polo tecnologico sono già avanzati: alcune startup, aziende ed autorità locali hanno aperto i propri uffici; cartelli stradali, panchine, prati e corsi d’acqua sono state installati ed è presente una navetta per l’ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio. Alla stazione di Rho Fiera sono evidenti le indicazioni per attirare i visitatori come fatto in precedenza con Expo 2015. L’Albero della Vita diventato famoso durante l’Expo è ancora presente e ora è protagonista insieme ai nuovi edifici dall’aspetto futuristico; una nuova ondata di tecnologia è pronta a ridisegnare un pezzo di Milano.

Mind Milano – © Cristina Barbaro


Mind Milano, cos’è: il nuovo quartiere milanese dedicato all’innovazione - Ultima modifica: 2022-10-19T13:09:00+00:00 da Andrea Indiano

Giornalista con la passione per il cinema e le innovazioni, attento alle tematiche ambientali, ha vissuto per anni a Los Angeles da dove ha collaborato con diverse testate italiane. Ha studiato a Venezia e in Giappone, autore dei libri "Hollywood Noir" e "Settology".

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