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Netalia: crescita nel segno del public cloud nazionale

Il 2022 ha certamente segnato un cambio di passo per Netalia, azienda italiana di Public Cloud: i numeri infatti parlano di un fatturato di circa 6 milioni di euro, pari a una crescita del 66% rispetto all’anno precedente, con una previsione ancora più ambiziosa per i prossimi anni.
Con una squadra specializzata di oltre 40 persone, 3 data region già attive (Genova, Milano e Palermo), che si apprestano a diventare 4 con l’aggiunta di Roma entro fine anno, investimenti in ambito Noc in arrivo per il 2024, Netalia si rivolge principalmente ai settori industriali regolamentati (come la sanità pubblica e privata, l’energia, la finanza, i media e l’editoria, il retail e la grande distribuzione, la Pubblica Amministrazione) e in particolare ad aziende oltre i 50/60 milioni di fatturato, puntando ad occupare una fetta di mercato pari al 2% entro il 2030.

Netalia: Public Cloud su misura per l’Italia

A raccontare i piani e la visione di Netalia è Michele Zunino, Amministratore Delegato dell’azienda dal 2010, anno della sua fondazione. Netalia nasce da “un’intuizione legata al trattamento dei dati e alla necessità di tutelarne la proprietà giuridica e intellettuale” che si è trasformata in un’idea di business fondata su due pilastri: il modello di erogazione del servizio, ovvero il Public Cloud e il perimetro di azione, che corrisponde geograficamente e per diritto a quello nazionale. Prendere buone decisioni dipende sostanzialmente da due fattori: la quantità e la qualità delle informazioni che si hanno a disposizione e la capacità di elaborarle bene e velocemente.

“Nel terzo millennio, ampiezza d’archivio e potenza di calcolo sono indissolubilmente legate alla tecnologia: chi la presidia, ha vinto la gara della competitività e dell’innovazione”, prosegue Zunino. “Per questo, la sovranità nazionale non è protezionismo formale: è difesa di un intero sistema produttivo, contro qualunque evenienza. Una necessità che i delicatissimi equilibri geopolitici di oggi dimostrano”. “L’idea era essenzialmente quella di un provider che potesse garantire la struttura normativa” spiega Zunino: il cloud di Netalia assicura la residenza fisica, normativa e giuridica dei dati e delle applicazioni in Italia con un focus sugli aspetti di compliance, business continuity e sicurezza della distribuzione.

Michele Zunino AD Netalia

Competenze e personalizzazione Netalia

Applicato al Cloud, questo si traduce in uno spostamento di focus lungo la catena del valore. Il nucleo più sostanziale della gestione delle informazioni si sta infatti spostando dalle infrastrutture fisiche e virtuali (IaaS) alle architetture che compongono le piattaforme (PaaS), fino ai servizi virtualizzati (SaaS), ed è a quei livelli superiori che convergono e si elaborano le nuove funzioni e i nuovi processi che permettono alle organizzazioni di crescere e migliorare. “Anche nel Cloud, le competenze mangiano la tecnologia a colazione: se l’IT – Data Center compresi – è sempre più una commodity, la capacità di interpretare bisogni specifici e di accompagnare il cambiamento passo passo e in modo personalizzato è il vero fattore di successo. Per i nostri clienti e per Netalia stessa, che cresce sempre più convintamente attraverso un Public Cloud nazionale certificato, sicuro e altamente disponibile”.


Netalia: crescita nel segno del public cloud nazionale - Ultima modifica: 2023-05-15T15:32:56+00:00 da Digitalic

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