Rapporto sulla sicurezza di Uber, 6000 i casi di aggressioni sessuali

Il primo rapporto sulla sicurezza di Uber, l’ormai noto servizio di trasporto automobilistico privato attraverso un’applicazione mobile, è stato pubblicato la scorsa settimana con numeri concentrati esclusivamente sul mercato statunitense. Dati arrivati da oltreoceano decisamente preoccupanti per chi li legge in un ottica di utilizzo del servizio “italiano. Questa mossa in seguito a numerose critiche su una serie di questioni, tra cui la salvaguardia di passeggeri e conducenti, con segnalazioni diffuse di corse che terminano con aggressioni sessuali.

Uber ha dichiarato di aver ricevuto 5.981 segnalazioni di violenza sessuale negli Stati Uniti tra il 2017 e il 2018 (2.936 nel 2017 e 3.045 nel 2018). Di questi assalti, c’erano 464 segnalazioni di stupro; 587 segnalazioni di tentato stupro; 1.164 segnalazioni di baci di “parti del corpo non sessuali” e 766 segnalazioni di baci di “parti del corpo sessuali“.

Le cifre reali si presumono probabilmente molto più alte. Si ritiene che meno di un quarto delle aggressioni sessuali siano denunciate alla polizia negli Stati Uniti, secondo i dati del Dipartimento di Giustizia. La relazione di Uber inoltre non include casi di molestie sessuali.

Secondo il rapporto, i passeggeri sono stati gli autori di violenze sessuali in quasi la metà dei casi. Le vittime di stupro nei viaggi di Uber erano l’89% donne e di questa percentuale il 92% erano clienti. Solo il sette per cento erano invece i drive.

Mentre il numero di aggressioni sessuali segnalate è aumentato nel 2018, il tasso di incidenti è diminuito del 16% in quanto il numero totale di viaggi intrapresi era più elevato.

Secondo Tony West, Chief Legal Officer di Uber: “Solo negli Stati Uniti, ogni secondo si verificano più di 45 corse su Uber. Di fronte a questo numero non siamo immuni alle più gravi sfide della sicurezza della società, compreso la violenza sessuale”

Il rapporto ha anche rivelato 19 casi di aggressioni fisiche mortali, e di queste quattro vittime non erano né conducenti né clienti.

Uber ha chiaramente sottolineato con forza il contesto delle cifre di cui si parla. Il rapporto copre un periodo in cui sono stati effettuati 2,3 miliardi di viaggi, per il quale Uber ha affermato che ben il 99,9% è stato concluso in modo sicuro.

Il rapporto sulla sicurezza di Uber a quanto detto dalla stessa società verrà pubblicato ogni due anni.Tuttavia, ha dichiarato alla BBC che non sarà in programma la pubblicazioni di tali rapporti sia Regno Unito che in altri mercati non statunitensi.


Rapporto sulla sicurezza di Uber, 6000 i casi di aggressioni sessuali - Ultima modifica: 2019-12-09T11:30:36+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

Recent Posts

Intelligenza artificiale e sostenibilità: la rivoluzione silenziosa dell’automotive

L’elettrificazione non basta più. La vera sostenibilità dell’auto passa oggi per algoritmi intelligenti, dati in…

3 giorni ago

NVIDIA lancia il primo cloud AI industriale europeo

Il ceo di Nvidia, Jensen Huang, annuncia 10.000 GPU DGX B200 in Germania per BMW,…

3 giorni ago

LinkedIn Global Gender Gap Report 2025: il gender gap che frena l’innovazione, analisi

LinkedIn Global Gender Gap Report 2025: il tasso di assunzione femminile in ruoli di leadership…

5 giorni ago

WWDC 2025 Apple riparte dal vetro liquido e rilancia sull’AI

Alla WWDC 2025 Ddebutto per l’interfaccia Liquid Glass, nuovo corso per iOS 26 e un…

6 giorni ago

Come l’Unione Europea vuole allungare la vita degli smartphone

Aggiornamenti software, meno sprechi e più diritti per gli utenti: ecco le leggi europee Energy…

1 settimana ago

Computex 2025: gli annunci più importanti

Computex 2025 conferma Taipei come centro globale dell’innovazione AI, tra supercomputer, chip avanzati e soluzioni…

1 settimana ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011