I robot tolgono posti di lavoro, ma ne creano anche dice Sondergaard di Gartner
I robot e l’Intelligenza toglieranno 1,8 milioni posti di lavoro entro il 2020, ma nel complesso grazie a loro aumenterà il numero di lavoratori entro il 2020, secondo una nuova ricerca mostrata da Gartner durante l’incontro dirigenziale annuale. “L’AI diventerà una creatrice di posti di lavoro entro il 2020” ha affermato Peter Sondergaard durante il Gartner Symposium.
La questione di come l’intelligenza artificiale possa impattare il mondo del lavoro è da sempre una delle ombre più scure che si affaccia sul ventunesimo secolo.
Sondergaard ha affermato che, entro il 2020, l’AI automatizzerà le mansioni di circa 1,8 milioni di persone rendendole quindi disoccupate, ma al contempo sarà in grado di generare 2,3 milioni di nuovi posti di lavoro, con una crescita netta, quindi, di 500.000 nuovi lavori.
Nè Sondergaard, nè i due analisti che hanno approfondito la questione nel keynote di apertura – Tuna Nunno e Leigh McMullen – hanno dettagliato i principi matematici e le metodologie applicate alla ricerca che ha condotto Gartner a diffondere questi numeri in merito ai posti di lavoro.
In ogni modo, una buona parte di Gartner ritiene che l’intelligenza artificiale giocherà un ruolo complementare, in relazione a molti lavoratori, nel renderli più veloci, efficienti e produttivi.
Nunno ha affermato che alcune persone saranno rese disoccupate dall’AI, ma la chiave è come l’AI possa accrescere le potenzialità delle persone.
Il valore delle persone è sorprendentemente stato un elemento centrale del keynote di apertura della conferenza sulla tecnologia e uno stacco dagli anni recenti, in cui centrali sono stati temi come il Cloud computing, i big data, l’intelligenza artificiale e la trasformazione digitale.
Nei primi minuti della presentazione Sondergaard ha detto che “il talento e la cultura sono le principali sfide di tutti i leader funzionali.”
Ha proseguito mostrando dati scoraggianti in merito a come sia più difficile che mai trovare talenti in ambito tecnologico, specialmente per le abilità maggiormente richieste come scienze dei dati e sicurezza informatica. L’analista di Gartner ha inoltre insistito sul fatto che i leder debbano diventare più creativi nel trovare i talenti nascosti e scovare le capacità adeguate nello staff esistente, farsi aiutare da terze parti, cercare talenti in posti non tradizionali e utilizzare l’intelligenza artificiale per aiutare i lavoratori.
“Il segreto del digitale è analogico,” ha aggiunto Nunno, “sono le persone”; ha inoltre detto: “pensa all’intelligenza artificiale come un modo per rendere le persone scalabili.”
Peter Sondergaard – Gartner: l’intelligenza artificiale e i robot toglieranno posto di lavoro, ma ne creeranno anche di più
I sistemi di rilevamento di Kaspersky hanno intercettato una media di 500.000 file dannosi al…
Ilaria Tagliavini, responsabile Operations di EIT, racconta la sua visione sull’innovazione europea: imprenditorialità, educazione, gender…
Kolsquare acquisisce Inflead e rafforza la propria strategia europea nell’influencer marketing data-driven. Un’operazione che unisce…
L'operazione da 11 miliardi di dollari posiziona IBM come leader nella gestione dei dati in…
Nel mondo dell'intelligenza artificiale, la tecnologia "vecchia scuola" si rivela insostituibile. Ecco perché gli hard…
Vilnius si posiziona al primo posto in Europa e al secondo nel mondo per sharing…
Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135
Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011