Village Global il fondo startup finanziato dai Big

È appena stato lanciato Village Global , un fondo di venture capital per gli stadi seed e pre-seed delle startup, che intende far incontrare gli imprenditori, denaro e mentori d’eccellenza. Il fondatore è Erik Torenberg che è stato supportato da grandi nomi: Mark Zuckerberg di Facebook, Jeff Bezos di Amazon, Reid Hoffman di LinkedIn, Eric Schmidt di Google, Marissa Mayer di Yahoo e Bill Gates di Microsoft sono alcuni di coloro che stanno mettendo soldi e consulenza in Village Global.

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Torenberg si è rifiutato di commentare la notizia, affermando che Village Global è ancora in fase di raccolta fondi. Seppur la compagnia non ha specificato quanto siano vasti i piani di finanziamento, dalla documentazione depositata a giugno al SEC americano emerge che Village Global avrebbe come obiettivo la raccolta di $50 milioni, anche se non è al momento chiaro quanto esattamente riuscirà a raccogliere.

Come mai luminari come l’ex sindaco di New York, Mike Bloomberg, il fondatore di WMWare, Diane Greene o il CEO di Disney, Bob Iger, sono interessati a finanziare questo progetto, tenendo di conto che sono già incredibilmente benestanti e di sicuro non lo fanno per questioni economici? “Questi innovatori non hanno perso l’amore per il gioco delle startup, infatti hanno molta saggezza da condividere in merito ai propri viaggi imprenditoriali e intuizioni da ottenere dall’interazione con la prossima generazione d’innovatori”, ha scritto Village Global nel suo post di lancio.

È possibile che questi titani del web si fidino di Village Global per via del suo collegamento con le nuove generazioni. Potrebbe aiutare i CEO a rimanere al passo col mondo delle startup, grazie ai nomi che compaiono tra i fondatori di Village Global.

Il team di Village Global include infatti anche Ben Casnocha, co-autore del libro di strategia imprenditoriale The Startup of You, scritto insieme a Hoffman, prima di diventare il suo responsabile del personale in LinkedIn. Altri partner in Village Global includono membri di realtà come IAC, 500 Startups, Queensbridge e ulteriori.

Focalizzarsi su startup in stadio iniziale potrebbe permettere a Village Global di essere d’impatto, senza il bisogno di raccogliere enormi somme, o offrire i servizi di Andreessen Horowitz o GV (precedentemente nota come Google Ventures) nel recruiting, design e altre aree. Village Global potrebbe invece alludere al possibile accesso al suo network di consiglieri famosi, attirando fondatori di startup interessanti grazie alla risonanza delle star ad esso collegate.

L’opportunità di Village Global risiede nel mantenere le orecchie tese e annusare l’alto potenziale di alcuni fondatori di startup prima che fondi e investitori più affermati se ne accorgano, poiché. Allo stadio in cui Village Global opera un piccolo investimento può equivalere a una partecipazione in azioni sostanziosa.

“Uno dei modi in cui operiamo è quello di affidarci ad angel investor di successo e fondatori ispirati con capitale da investire per conto di Village. I network leader di Village, che rappresentano diversi background, differenti settori e provenienze etniche, geografiche e di genere varie, sono in prossimità dei fondatori, inclusi quelli che potrebbero essere altrimenti sottostimati”, spiega la compagnia.

Invece di accentrare tutti gli accordi e le decisioni nel piccolo team centrale, Village Global svilupperà un’ampia rete scout, il tipo di persone a cui i fondatori di startup promettenti si rivolgono già, quando hanno bisogno di consigli e verifiche. Questi “network leader” includono anche il responsabile del VR di YouTube Erin Teague, la Vice Presidentessa di Quora Sarah Smith, il primo dipendente di Dropbox Aston Motes, il board director di Target, Hilton e Verizon Mel Healey.

Si tratta di un modello che riconosce il fatto che i ritorni sulle startup sono binari, poiché o sono fallimenti, o successi enormi, con molto poco d’interessante per gli investitore nel mezzo. Grazie alle generosità del modo in cui distribuisce agli scout i diritti sui risultati dei suoi investimenti, Village Global potrebbe ottenere l’accesso a quegli affari che ripagano un intero fondo.

Con tanti fondatori fuoriusciti da altre compagnie e individui ricchi che si stanno buttando sul campo degli investimenti nei primi stadi delle startup, la competizione è forte, ma Village Global più lanciare una reta ampia e sperare in futuri unicorni (startup valutate oltre $1 miliardo) con la promessa di poter offrire come mentori degli eroi del tech.


Village Global il fondo startup finanziato dai Big - Ultima modifica: 2017-09-30T14:00:46+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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