Huawei ha pubblicato l’elenco degli smartphone che continueranno a ricevere gli aggiornamenti di Android e future release come Androide Q.
In una nota ufficiale l’azienda di Shenzhen ha rassicurato i suoi sostenitori informandoli che i device più popolari, inclusa la serie P30, riceveranno l’aggiornamento ad Android Q. Preparativi e test tecnici sono già iniziati su 13 modelli. Per Huawei Mate 20 Pro, Google ha permesso di mantenere attivo il programma con la versione Beta di Android Q.
Ed ecco la lista degli smartphone che l’azienda aggiornerà con Android Q, quando verrà rilasciata:
L’effetto immediato di chiusura rapporti, trasmesso dall’azienda di Mountain View nei confronti di Huawei dopo il fermo di Trump, sembra si stia ammorbidendo ben oltre i 90 giorni dichiarati.
Huawei in continui comunicati ufficiali rassicura, tutti i possessori di smartphone della casa cinese, che non avranno problemi di aggiornamenti o di blocchi futuri a causa del divieto imposto dagli USA. Tutti gli smartphone Huawei continueranno ad avere completa accessibilità a Play Store e a tutti gli altri servizi di Google. Gli utenti con il device Huawei potranno continuare ad usare:
Anche le App scaricate da PlayStore come WhatsApp, Facebook, Telegram e altre ancora, continueranno a funzionare come sempre, come pure i servizi di sicurezza di Google Play Protect.
Ma allora sta finendo tutto a tarallucci e vino? Trump sta chiudendo un occhio o anche gli americani sono bravi a fare le leggi e trovare subito il modo di aggirarle? È passato poco più di un mese da quando Reteurs comunicava la notizia della decisione presa dal presidente Trump nei confronti di Huawei, ritenuta una minaccia per la sicurezza nazionale.
L’azienda di Mountain View fu la prima a rispettare l’ordine, trasmettendo un comunicato nel quale informava che avrebbe chiuso i rapporti con Huawei, con effetto immediato.
Solo dopo qualche giorno Google ammorbidisce l’effetto immediato e concede all’azienda cinese 90 giorni per trovare una soluzione. Nel frattempo sembra che Huawei se lo aspettasse e avesse giocato d’anticipo correndo ai ripari.
Ma il potere economico spesso supera il potere politico e oggi, dopo 40 giorni dal “ban imposto dal Presidente Trump” ci sono già molte soluzione che rendono meno nero il futuro dei possessori di smartphone Huawei. Tra notizie sicure, dedotte o presunte c’è una certezza, il G20 in Giappone e Trump e Xi Jinping si incontreranno, senza coltelli tra i denti e sembra neppure in tasca.
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