Mobile

Più di 3000 app per bambini tracciano in modo illecito dati ed attività

Un test effettuato sul Play Store ha rivelato che su 5855 applicazioni dedicate a bambini e famiglie più di 3000 acquisiscono illecitamente dati ed attività degli utenti.

Profilazione, dati e diritto alla privacy: sembra non aver fine la questione del mancato rispetto nel trattamento dei dati degli utenti e, dopo Facebook, è la volta di Google di rispondere a presunte violazioni della privacy.

Il test sulle app per bambini

L’esame, eseguito attraverso l’ausilio di uno strumento di analisi automatica, ha effettuato i controlli su 5855 applicazioni pubblicate sul Play Store, e che hanno quindi aderito alle condizioni del COPPA, ovvero il Children’s Online Privacy Protection Act.
Questo trattato, steso per la prima volta nel 1998 negli Stati Uniti, prevede le condizioni da rispettare per garantire la tutela della privacy dei minori di 13 anni, in termini di raccolta e gestione dati sugli stessi da parte dei servizi online.

A quanto emerge dal test, sembra che molte applicazioni non rispettano i criteri fissati dal COPPA, violando in maniera più o meno grave diversi dati sensibili, sia del proprietario del dispositivo utilizzato per scaricare le app, che dei fruitori stessi (ovvero i bambini).

È stato rilevato che di 5855 applicazioni poste sotto esame, il 28% ha avuto accesso a dati sensibili, mentre il 73% trasmette dati sensibili su internet, anche ad applicazioni di terze parti – com’è accaduto con il caso di Cambridge Analytica che ha acquistato i dati raccolti dall’app This is your digital life su Facebook.

Nello specifico, sono diverse le informazioni alle quali molte delle applicazioni analizzate hanno potuto accedere, ma più in generale ciò che preoccupa è che le stesse sono in grado tra l’altro di:

  • Conoscere la posizione, attraverso la geolocalizzazione del dispositivo;
  • Condividere l’indirizzo e-mail del proprietario dello smartphone;
  • Condividere il numero di telefono della scheda inserita nel device;
  • Trasmettere l’Android Advertising ID, che viene utilizzato in ambito di profilazione per la pubblicità mirata.

La mancata verifica dei genitori sulle app per bambini

Sebbene in realtà queste applicazioni non abbiano agito in maniera del tutto illegale, richiedendo specifica autorizzazione per accedere ai dati sensibili che venivano raccolti e proseguendo quindi soltanto in caso di conferma da parte dell’utente, in realtà il problema a monte è molto più complesso.

Dal momento che si tratta di applicazioni prettamente dedicate ai minori di 13 anni, infatti, non basta soltanto chiedere l’autorizzazione per avere l’accesso a tali informazioni, ma si ritiene a questo punto necessaria la verifica da parte di un genitore per poter procedere a tale raccolta dei dati.

Il che riporta l’attenzione su un segmento della già delicata questione del trattamento dati degli utenti: l’acquisizione ed il trattamento dei dati relativi a minori.

Al momento attuale, comunque, non si può ancora procedere ad una regolamentazione chiara e specifica sulla raccolta dati dei minori, poiché è necessario svolgere un’analisi più approfondita in Google, per poi passare al setaccio anche il digital store di Apple: è necessario capire se si tratta soltanto di casi isolati oppure se è la norma nelle applicazioni dedicate ai bambini.


Più di 3000 app per bambini tracciano in modo illecito dati ed attività - Ultima modifica: 2018-04-18T06:40:47+00:00 da Maria Grazia Tecchia

Giornalista, blogger e content editor. Ha realizzato il sogno di coniugare le sue due più grandi passioni: la scrittura e la tecnologia. Esperta di comunicazione online, da anni realizza articoli per il web occupandosi della tecnologia a più livelli.

Recent Posts

Kaspersky ha rilevato mezzo milione di file dannosi al giorno nel 2025

I sistemi di rilevamento di Kaspersky hanno intercettato una media di 500.000 file dannosi al…

16 ore ago

I ponti dell’innovazione europea, la visione di Ilaria Tagliavini di EIT

Ilaria Tagliavini, responsabile Operations di EIT, racconta la sua visione sull’innovazione europea: imprenditorialità, educazione, gender…

6 giorni ago

Kolsquare acquisisce Inflead: nasce un nuovo capitolo nell’Influencer Marketing europeo

Kolsquare acquisisce Inflead e rafforza la propria strategia europea nell’influencer marketing data-driven. Un’operazione che unisce…

7 giorni ago

IBM acquisisce Confluent per 11 miliardi: nasce la piattaforma intelligente per l’AI d’impresa

L'operazione da 11 miliardi di dollari posiziona IBM come leader nella gestione dei dati in…

1 settimana ago

HDD e AI: perché gli hard disk tradizionali sono più strategici che mai secondo WD

Nel mondo dell'intelligenza artificiale, la tecnologia "vecchia scuola" si rivela insostituibile. Ecco perché gli hard…

1 settimana ago

Vilnius è la capitale europea della sharing economy: il modello che sta cambiando le città

Vilnius si posiziona al primo posto in Europa e al secondo nel mondo per sharing…

2 settimane ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011