App per il coronavirus: come funzionerà per monitorare il contagio

Si fanno sempre più insistenti le voci dell’arrivo di un app per il coronavirus. O meglio un’applicazione che consenta di monitorare il contagio attraverso il “contact tracing”. Quindi nessun modello  coreano fatto di analisi delle immagini delle videocamere di sicurezza e dei dati inviati dal gps, ma “semplice” mappa delle prossimità fra cittadini grazie al bluetooth. A patto che i cellulari delle persone coinvolte abbiamo l’applicazione istallata.

In realtà l’app italiana per il contact tracing non c’è ancora. Arriverà, assicura il ministro dell’innovazione Paola Pisano. Ma si tratterà sicuramente di un’app che si limiterà a registrare segnali di vicinanza in forma anonima, grazie a bluetooth e wi-fi, e avverte chi è entrato in contatto con una persona risultata positiva.

App per il coronavirus, come funzionerebbe

L’applicazione dovrebbe in sostanza consentire di tracciare i contatti di un soggetto positivo al Coronavirus, attraverso una app scaricata sugli smartphone dei cittadini italiani. L’utilizzo dello strumento dovrà, comunque, garantire il rispetto di alcune condizioni, a partire dalla volontarietà di partecipazione e dalla garanzia di anonimato. L’intero sistema dovrebbe essere, inoltre, gestito da uno o più soggetti pubblici. Condizione indispensabile è anche che la soluzione adottata sia effettivamente efficace sul piano epidemiologico.

Il sistema potrebbe basarsi sulla tecnologia bluetooth, consentendo di identificare gli smartphone venuti a contatto con quello di un soggetto positivo. I possessori di tali smartphone riceverebbero, dunque, attraverso la app, una segnalazione, inviata in via automatica o con il coinvolgimento delle Asl, con l’invito a sottoporsi a accertamenti.

A Bergamo c’è un app già utilizzata

Un app per il coronavirus in realtà esiste già a Bergamo, realizzata dal Comune, uno dei più falcidiati dall’epidemia di COVID-19. E’ una web app che si chiama www.oggicomestai.it  e coinvolge tutti i 243 comuni della provincia bergamasca.

Per partecipare al monitoraggio, bisogna andare sul sito e registrarsi tramite il numero di cellulare. Va scelta una password e poi inizia la profilazione dell’utente. “Ti sposti per lavoro?“, chiede la web app. E poi: “In questo momento ti trovi nella tua abitazione?“. Se la risposta è sì, i dati dell’indirizzo dell’utente vengono compilati in automatico. “Si cerca così — spiega Christophe Sanchez, amministratore delegato di Visit Bergamo (che ha coordinato lo sviluppo e assicurerà l’assistenza tecnica agli utenti) — di far digitare poche informazioni, per avere dati più certi possibile“. Segue la richiesta del nome e del cognome, per calcolare il codice fiscale. Si domanda poi all’utente se, negli ultimi due mesi, ha avuto sintomi riconducibili al coronavirus.

AllertaLOM l’app di Regione Lombardia

C’è poi AllertaLOM un’applicazione realizzata da Regione Lombardia che permette di ricevere gli alert di Protezione Civile ad esempio riguardanti i nubrifagi. Ha avuto un’esplosione di download (arrivando a oltre 500.000 in pochi giorni) nel momento in cui è stata aggiunta la funzionalità di automonitoraggio associata al Covid19.

La funzione di automonitoraggio permette grazie a poche e semplici domande di inviare a Regione Lombardia, una volta al giorno, informazioni relative al proprio stato di salute, in maniera anonima. Questo permette a Regione Lombardia di raccogliere big data (grandi quantità di dati sullo stato dei cittadini) e poterli processare in modo da verificare lo stato di salute della popolazione che si presta a scaricare l’applicazione e compilare quotidianamente il brevissimo questionario.

App per il coronavirus, le parole del ministro Paola Pisano

Siamo in un campo sperimentale che può aiutare nel contrastare il virus e allo stesso tempo può non essere infallibile”, mette le mani avanti Paola Pisano, cosciente che per arrivare a dei risultati tangibili la strada potrebbe essere ancora lunga.”Dalla scelta dell’app al suo utilizzo molto è ancora da fare, compresa una fase di test“.


App per il coronavirus: come funzionerà per monitorare il contagio - Ultima modifica: 2020-04-14T11:00:03+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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