Dal 20 giugno 2025, chi vende smartphone e tablet nel mercato europeo dovrà adeguarsi a un nuovo quadro normativo. Con l’entrata in vigore del Regolamento europeo 2023/1670 sull’ecodesign e del Regolamento 2023/1669 sull’etichettatura energetica, i dispositivi elettronici mobili saranno sottoposti a requisiti tecnici vincolanti in termini di durabilità, riparabilità, aggiornabilità e trasparenza verso il consumatore. Si tratta del primo intervento normativo europeo che introduce uno standard ambientale strutturato per gli smartphone, simile a quello già applicato agli elettrodomestici.
Il regolamento sull’ecodesign prevede che i produttori garantiscano aggiornamenti di sicurezza e di sistema per almeno cinque anni a partire dalla data in cui l’ultimo dispositivo della serie viene ritirato dal mercato. In sostanza, se un modello rimane in vendita per due anni, il supporto software dovrà essere assicurato fino a sette anni dopo il lancio commerciale. I produttori dovranno inoltre mettere a disposizione, entro quattro mesi dalla commercializzazione, tutta la documentazione tecnica necessaria per le riparazioni, inclusi gli aggiornamenti firmware e i tool diagnostici. La normativa impedisce che aggiornamenti software peggiorino intenzionalmente le prestazioni del dispositivo.
Un’altra novità riguarda la disponibilità delle parti di ricambio. Le aziende saranno obbligate a garantire, per almeno sette anni dopo la fine della vendita del dispositivo, la fornitura di componenti chiave come batterie, display, connettori, microfoni, altoparlanti, fotocamere e pulsanti. I ricambi dovranno essere consegnati ai centri di riparazione professionali entro un massimo di dieci giorni lavorativi. È vietato l’uso di blocchi software o firmware che impediscano la sostituzione autonoma delle parti da parte di tecnici qualificati. Il regolamento prevede anche specifici test di resistenza alle cadute, ai graffi, alla polvere e ai liquidi. Le batterie dei telefoni, in particolare, dovranno mantenere almeno l’80% della capacità originale dopo 800 cicli completi di carica e scarica.
Viene introdotta per la prima volta un’etichetta energetica obbligatoria anche per smartphone e tablet. L’etichetta dovrà essere chiaramente visibile sia online sia nei negozi fisici. Dovrà riportare la classe di efficienza energetica su una scala da A a G, l’autonomia della batteria espressa in ore e minuti in scenari d’uso standardizzati, il grado di protezione contro polvere e acqua secondo le certificazioni IP e un punteggio sintetico di riparabilità, calcolato su base tecnica con parametri che includono la disponibilità di ricambi, l’accessibilità delle parti interne, la facilità di smontaggio e la compatibilità degli aggiornamenti software. Ogni dispositivo dovrà essere accompagnato da una Product Information Sheet accessibile tramite QR code, che raccoglie tutte le informazioni tecniche certificate.
Secondo i calcoli della Commissione europea, l’applicazione combinata di questi regolamenti permetterebbe entro il 2030 un risparmio energetico annuale di circa 14 terawattora. È l’equivalente del consumo elettrico medio annuo di un Paese come la Croazia. Oltre alla riduzione delle emissioni di CO₂, Bruxelles punta a diminuire la quantità di rifiuti elettronici e a stimolare un mercato secondario più efficiente e meno vincolato alla sostituzione precoce dei dispositivi. Per la prima volta, la durata, la riparabilità e la trasparenza tecnica diventano condizioni obbligatorie per vendere uno smartphone in Europa.
Computex 2025 conferma Taipei come centro globale dell’innovazione AI, tra supercomputer, chip avanzati e soluzioni…
Reddit denuncia Anthropic per 100.000 accessi non autorizzati ai suoi contenuti. Una causa da miliardi…
Google Veo 3 trasforma semplici testi in video realistici grazie all’intelligenza artificiale. Una rivoluzione per…
Il primo torneo di kick boxing, anzi di arti marziali meccaniche miste per robot si…
WhatsApp introduce nuove funzioni per gli Status: collage con layout personalizzati, musica integrata, adesivi creati…
Frugal tech: l’innovazione a basso costo e basso impatto che punta su semplicità, sostenibilità e…
Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135
Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011