eSports, Bologna e Empoli tra serie A e gaming professionale

Se i punti salvezza per restare nella massima serie passeranno dal campo di gioco, per il Bologna Fc e l’Empoli Fc, due club storici del nostro campionato, l’avventura nell’universo degli eSports – gli sport elettronici praticati a livello professionistico – già rivela sorprese interessanti e spunti inediti.

Foto: Empoli FC/Getty Images| 27

eSport, una scoperta Come spiega l’Amministratore Delegato degli emiliani Claudio Fenucci, illustrando l’ingresso del Bologna Fc in questo nuovo mondo grazie alla partnership con eSports Academy – azienda affiliata Gec (Giochi elettronici competitivi) e specializzata nei giochi sportivi elettronici – da cui nasce il progetto “Bologna Fc 1909 eSports”. Spiega l’AD: “Stiamo parlando di un mondo nuovo. Anzi, relativamente nuovo”. “Ricordo che alcuni anni fa mi recai a Londra per una conferenza dove già si parlava di eSports e dell’interesse che suscitavano all’estero. Si capì subito l’importanza sia sotto l’aspetto della diffusione ludica del gioco sia in termini di potenzialità d’attrazione di sponsor”.

eSports prossima disciplina Olimpica?

Una vera attività sportiva Oggi gli eSports sono riconosciuti come attività sportiva dal Comitato olimpico internazionale, che ne sta vagliando l’inserimento tra le discipline per i Giochi Olimpici del 2024. Presentare un progetto innovativo che nasce dagli sport elettronici rappresenta un’occasione, per il Bologna Fc, di richiamare ulteriori aspetti, in ambito tecnologico, che il club porta avanti. “A prescindere dal nostro investimento sulle analisi delle performance in allenamento o partita, stiamo lavorando all’app grazie a cui i tifosi avranno la possibilità di comprare i biglietti e, nelle versioni successive, anche prodotti, oppure saltare le file ai bar dello stadio”, spiega Fenucci. Ma l’attenzione oggi è soprattutto per il progetto “Bologna Fc 1909 eSports”, il cui team intende dare ai tifosi rossoblù più giovani, la possibilità di avvicinarsi alla loro squadra del cuore, coinvolgendoli in tante attività sul territorio. Con questo intento verrà inaugurata a Bologna la prima Academy d’Italia, uno spazio gaming aperto al pubblico dove incontrare e sfidare i players, partecipare alla creazione di contenuti esclusivi e tutorial, iscriversi a tornei e scouting di talenti per la successiva stagione.

Nuove frontiereSport elettronici “che oggi rappresentano la frontiera dell’intrattenimento giovanile”, spiega Rebecca Corsi, vicepresidente dell’Empoli Fc, società fondata nel 1920 che è entrata nel mondo degli eSports due anni fa, “siglando una partnership con l’associazione Fury Gaming, un gruppo di giovani appassionati di videogiochi e, ovviamente, di calcio”. In quel periodo erano ancora pochi i club italiani che si erano affacciati al settore: a fare da apripista l’Uc Sampdoria, seguito in ordine sparso dal Cagliari Calcio, dall’As Roma e dal Parma Calcio. “In questi anni il progetto si è evoluto molto, e attualmente lo stiamo sviluppando assieme a Team Revolution, l’associazione in cui sono confluiti alcuni videogiocatori della precedente realtà”, illustra Corsi. “L’accordo consiste in una licenza d’uso del nostro marchio, da parte di Team Revolution, per quanto concerne i campionati e tornei eSports legati ai videogame Fifa e Fortnite”. Una partnership, questa, attraverso cui “i ragazzi di Team Revolution partecipano ai tornei live con il nostro abbigliamento – al pari dei nostri calciatori – e online con il nome Empoli eSports ed il nostro logo. Non solo: per quanto riguarda il videogioco Fifa, i ragazzi utilizzano la nostra squadra per svolgere le competizioni”.

eSports: la diffusione in Italia

La tendenza Dunque, una tendenza nata – e già fortemente radicata – nei paesi asiatici, inizia ad imporsi anche nell’Occidente. E a livello nazionale? “In Italia siamo in una fase embrionale – replica la vicepresidente dell’Empoli Fc – ma l’interesse ed il relativo numero di praticanti non smette di tendere verso l’alto”. La conseguenza sarà “la nascita di associazioni e organizzazioni sempre più strutturate, capaci anche di competere in gare nazionali e internazionali con un seguito importante di spettatori sia live sia attraverso piattaforme di comunicazione e interazione social”, continua Corsi. Che fa una previsione: “Non è da escludere che, come è accaduto in altri paesi, la Federazione Italiana Giuoco Calcio possa istituire un campionato di eSports parallelo a quelli di serie A e serie B”. Così, ogni club dotato di un proprio team di videogiocatori “potrebbe affrontarsi in concomitanza delle partite di calcio, con eventi live in grado di coinvolgere anche gli spettatori negli stadi, creando ancora più engagement e migliorando in generale la fun experience”, conclude Corsi.

di Massimo Canorro

Da sinistra: Marco Barbieri (Player Team Bologna Fc 1909 eSports), Giacomo Bortolani (Player e capitano Team Bologna Fc 1909 eSports)

Da sinistra: Massimiliano Renzi (Responsabile eSports Academy), Marco Barbieri (Player Team Bologna Fc 1909 eSports), Claudio Fenucci (AD Bologna Fc 1909), Giacomo Bortolani (Player e capitano Team Bologna Fc 1909 eSports) e Tommaso Giaretta (Responsabile Merchandising Bologna Fc 1909)


eSports, Bologna e Empoli tra serie A e gaming professionale - Ultima modifica: 2019-03-23T08:08:26+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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